Wise Society : Piante officinali, una scorta di benessere nell’orto di casa

Piante officinali, una scorta di benessere nell’orto di casa

di Mariella Caruso
27 Ottobre 2021

Menta, malva, salvia, rosmarino. Sono tante le piante che contengono principi importanti per il benessere del corpo. Facili da coltivare, non richiedono grandi cure e si prestano alla creazione di un bel giardino aromatico e officinale per avere i rimedi naturali sempre a portata di mano

Sono molte le piante che contengono sostanze attive che possono essere veri ingredienti di salute. Piante officinali dagli interessanti effetti benefici e curativi che vengono usati da sempre in ambito fitoterapeutico e medicinale. E anche se il fai da te è fortemente sconsigliato quando si tratta di salute e benessere, è indubbio che esistano piante di uso comune da poter coltivare in casa in tutta sicurezza per avere sempre a portata di mano una scorta di benessere e da impiegare in oleoliti, infusi, decotti e zuppe curative. E allora andiamo subito a scoprire quali sono le erbe che non dovrebbero mancare nel nostro orto officinale casalingo.

Piante dall'orto officinale

Foto Shutterstock

Che cosa sono le piante officinali

In molti usano il termine officinale solo per riferirsi alle piante come menta, rosmarino, origano, timo: tutte erbe aromatiche che sono sì officinali ma sono una parte dell’intera tipologia di piante. Le piante officinali, infatti, sono tutte quelle piante che possono essere utilizzate per essere trasformate o utilizzate per quelli che erano gli antichi scopi di un’officina farmaceutica ovvero estrazioni, tisane, distillati, unguenti, olii essenziali.

Perché coltivarle a casa

Insomma, le ragioni per coltivarle ci sono e sono davvero tante. Oltre al fatto che fanno crescere bene le altre piante intorno a loro e in molti casi tengono lontani gli insetti fastidiosi, attirando invece quelli impollinatori, la motivazione principale per coltivare le piante officinali nel proprio giardino o sul proprio balcone, è sapere che si ha a portata di mano una piccola riserva di benessere: piccole foglie che aiutano a calmare il mal di pancia, a liberare il naso chiuso, alleviare il mal di gola e attutire il mal di testa.

Basta pensare che menta, timo, salvia e origano hanno proprietà balsamiche e sono indicati in caso di alte vie respiratorie congestionate. Origano, aglio, cipolla e peperoncino, invece, aiutano a contrastare i disturbi gastrointestinali. Camomilla, calendula e arnica sono utili per disinfiammare e calmare le contrazioni muscolari.

Camomilla

Foto di Nia Ramirez / Unsplash

Orto officinale: cosa c’è da sapere prima di cominciare

Prima di cominciare a dar vita all’orto officinale e a usare le erbe coltivate per poter combattere piccoli disturbi comuni e ovviare a fastidi che possono arrivare normalmente, bisogna innanzitutto conoscere bene le piante e le loro caratteristiche. Non si può improvvisare e anzi l’ideale è seguire corsi specifici e rivolgersi agli esperti.

Detto questo, per coltivare le piante officinali più comuni, bisogna avere un piccolo spazio – orto con i vasi o le mini aiuole curate e separate. La posizione più adatta è quella più esposta al sole ma con il riparo di di una piccola siepe. Per il resto, seminate o propagate per talea o radice, sono facili da coltivare, piuttosto resistenti  e non richiedono grandi cure. Il consiglio è, ovviamente, quello di ricorrere solo a mezzi naturali per scongiurare eventuali attacchi da parte di batteri o parassiti. In questo modo si potrà creare una sorta di farmacia in balcone (o nell’orto) coltivando le più comuni erbe officinali.

Erbe aromatiche in vaso

Foto di Elle Katie da Pixabay

Le piante da coltivare nell’orto officinale

Le piante officinali più comuni sono davvero tante: dall’echinacea, tarassaco, ortica, passiflora, timo, lavanda, alloro, rosa canina, finocchio, calendula, achillea, aglio, malva, melissa, aneto, timo, salvia, origano, camomilla, menta e erba cedrina. Eccone alcune con le principali caratteristiche benefiche, sempre tenendo conto dell’importanza di rivolgersi agli esperti.

Melissa

La Melissa si propaga piantando una piccola porzione di radice presa da qualunque pianta madre. Può essere assunta sotto forma di infuso o in tintura madre, ha potere calmante, leggermente sedativo, agisce favorevolmente sull’insonnia e la tachicardia e tutti gli stati di ansia in generale, ha effetti benefici anche nelle emicranie soprattutto da stress.

Malva

La malva (Malva silvestris) è una pianta officinale perenne, della quale vengono utilizzati fiori e foglie per la preparazione di rimedi erboristici. La malva contiene mucillagini che la rendono adatta a proteggerci dai bruciori di stomaco e a disinfiammare l’intestino. È inoltre un lassativo molto leggero. L’infuso di malva può essere utilizzato come collutorio per calmare i fastidi causati dalle gengive infiammate.

Salvia

La salvia è un arbusto sempreverde con delle belle foglie verdi ricche di essenza e con piccoli fiorellini viola. Da sempre usata per l’alitosi e per avere denti brillanti. È un battericida naturale, ha grandi proprietà digestive ed è utile per il sistema gastrointestinale visto che è un antispasmodico e aiuta in caso di contrazioni ed è disintossicante del fegato.

orto officinale: la salvia

Foto si Paulina H. / Unsplash

Rosmarino

Il rosmarino fa parte delle labiate, la sua droga sono i ramoscelli con le foglie aghiformi ed i suoi fiorellini.  In fitoterapia è un ottimo antiossidante, agisce infatti contro i radicali liberi, è ottimo per la digestione in quanto stimola le secrezioni gastriche ed è inoltre anche un buon diuretico. Il suo uso esterno è utile in caso di cattiva circolazione. L’olio essenziale calma la tosse e sembra stimoli la memoria.

Menta piperita

La menta piperita ha una concentrazione di essenza molto alta nelle foglie. Per uso interno agisce a livello del sistema gastrointestinale, perché aiuta la digestione e l’olio essenziale ha un’azione antispasmodica della muscolatura liscia. Serve come espettorante: agisce sulla tosse e come uso esterno è possibile anche in questo caso farne un olio curativo a base di un olio vegetale a scelta con l’aggiunta di olio essenziale; questo olio così ottenuto sarà utile in caso di pruriti o infiammazione della cute o ancora dermatiti.

Calendula

La calendula fiorisce praticamente tutto l’anno. Facile da riprodurre per semina  o per talea ha proprietà cicatrizzanti, emollienti, sfiammanti per quello che riguarda i problemi cutanei inclusi eczemi, herpes, couperose, ferite o punture d’insetto. Per uso interno come estratto idroalcolico o infuso ha un effetto blandamente sedativo e antidolorifico.

Piante officinali nell'orto: calendula

Foto Shutterstock

Aloe vera

L’aloe vera è tra le piante curative più versatili. Il gel contenuto nelle foglie dell’aloe vera è una vero panacea: dalle proprietà cicatrizzanti, lenitive, antiarrossamento, antietà. Mentre il succo di  aloe vera, sempre estratto dalle foglie, ha effetto lassativo,  depurativo e attivatore del sistema immunitario.

Camomilla

I fiori di camomilla si raccolgono a fine primavera, prima che appassiscano e si possono far essiccare stendendoli su una griglia. Le proprietà sono conosciute: dall’effetto lenitivo dell’infuso a quello decongestionante, antiinfiammatorio degli impacchi, oltre ovviamente all’effetto calmante, blandamente sonnifero, digestivo.

Cardo Mariano

Molto simile al carciofo, il cardo mariano è caratterizzato dal tipico fiore viola. Le piantine sono abbastanza resistenti e possono raggiungere anche il metro e mezzo di altezza. Le foglie più tenere possono essere mangiate anche crude in insalata, altre si possono essiccare e il decotto è ottimo per disintossicare fegato e reni.

Bardana

Molto simile al cardo mariano, la bardana può essere consumata cotta o in decotto. Aiuta a depurare il fegato e organismo in genere, abbassa il livello degli zuccheri nel sangue, ha proprietà lassative ed apporta importanti sali minerali come potassio e magnesio.

Mariella Caruso

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