Wise Society : Milano: una mostra fotografica di grande impatto per sensibilizzare al tema dell’acqua

Milano: una mostra fotografica di grande impatto per sensibilizzare al tema dell’acqua

di La Redazione
17 Aprile 2024

Trenta meravigliosi scatti del pluripremiato fotografo Alessandro Bergamini in una mostra dal 15 maggio a Milano dedicata alla remota isola di Sumba e al tema dell'acqua voluta dal brand animal-free Save The Duck nell'ambito dell'ambizioso progetto "Nothing Like Water"

Ismail Serageldin, ex vicepresidente della Banca Mondiale, nel 1995 lanciò l’allarme: “Se le guerre del ventesimo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del ventunesimo avranno come oggetto l’acqua”. Parole attualissime se si considera che oggi nel mondo sono stati già documentati dalla Banca Mondiale oltre 500 conflitti legati al controllo delle risorse idriche (ormai definite l’oro blu non soltanto del futuro, ma già anche del presente). E che ben 785 milioni di persone non hanno accesso a una fonte di acqua potabile, soprattutto nei Paesi poveri, mentre in Occidente gli sprechi di questa preziosa risorsa raggiungono livelli allarmanti. Un dato destinato a peggiorare ulteriormente, a causa dell’aumento esponenziale della popolazione mondiale: nella sola Africa si stima che il numero di abitanti – oggi di circa 1,2 miliardi – è destinato a raddoppiare entro il 2050.

Fra le persone che oggi non hanno accesso all’acqua potabile, ci sono quelle di un popolo straordinario e dal grande fascino, che con le sue tradizioni ancestrali, “resiste” (ancora) agli influssi della standardizzazione culturale della globalizzazione. Si tratta del popolo di Sumba, remota isola indonesiana dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda, a poco più di un’ora di volo da Bali e non lontana dalla costa nordorientale dell’Australia, che conserva angoli di natura selvaggia e incontaminata e usi e costumi primordiali.

famiglia e pozzi d'acqua potabile

Uno degli scatti della mostra di Alessandro Bergamini che si tiene a Milano dal 15 maggio al 15 giugno.

Save The Duck e The Sumba Foundation insieme per l’acqua potabile e per un futuro sostenibile

Per questo, nel 2023, Save The Duck, il brand di outerwear e lifestyle 100% animal-free, ha dato vita al Progetto Nothing Like Water, avviando un’azione di bilanciamento idrico in collaborazione con The Sumba Foundation, Ngo indonesiana attiva sul territorio dell’omonima isola, con l’obiettivo di condividere il privilegio – troppo spesso dato per scontato, soprattutto in Occidente – dell’accesso a una risorsa preziosa come l’acqua.

Una partnership che il brand italiano celebra con una mostra fotografica a Milano, in Corso Vittorio Emanuele II, visitabile gratuitamente per un mese, a partire dal 15 maggio

30 splendidi scatti realizzati dal fotografo Alessandro Bergamini, pluripremiato autore già di altri importanti lavori in giro per il mondo, dove ha immortalato con il suo obiettivo alcuni dei popoli più remoti (e in pericolo) della Terra.

bambina

Foto: Alessandro Bergamini

Le foto di Alessandro Bergamini per un coinvolgente viaggio sulla remota Isola di Sumba

Le 30 opere di Alessandro Bergamini che compongono la mostra, realizzate fra luglio e agosto 2023 durante una spedizione voluta da Save The Duck sull’Isola di Sumba insieme con il giornalista Vincenzo Petraglia e il filmmaker Mattia Bianco e coordinata da Wise Society, catturano in maniera straordinaria le meraviglie naturalistiche dell’isola e soprattutto la bellezza delle popolazioni locali, caratterizzate da una dignità e da un’eleganza innata davvero incredibili, nonostante la povertà e le problematiche ad essa connesse in cui vivono.

Uno sguardo profondo, empatico, coinvolgente, in grado di far “sentire”, toccare con mano un mondo lontano, eppure così vicino, e tutta l’umanità delle donne e degli uomini che lo abitano. 

cavalli

Foto: Alessandro Bergamini

Acqua, malaria, istruzione: i risultati ottenuti a Sumba

Pur essendo un’isola paradisiaca, ancora non toccata dal turismo di massa, con la sua vegetazione lussureggiante, i suoi paesaggi sconfinati, le sue spiagge deserte, Sumba nasconde svariati problemi a livello umanitario: oltre alla carenza di acqua potabile, combatte anche con la presenza di malaria ed altre malattie endemiche derivanti da insufficienti condizioni igienico-sanitarie, e con problematiche quali la malnutrizione e la bassissima scolarizzazione.

La costruzione di pozzi e di riserve idriche è dunque di fondamentale importanza per migliorare la qualità della vita degli abitanti locali e garantire uno sviluppo più equo e sostenibile. Obiettivo che si pone sin dalla sua nascita, nel 2001, The Sumba Foundation, finanziata da donazioni private, con i suoi numerosi progetti in favore delle popolazioni locali.

Soltanto attraverso la collaborazione e il sostegno di Save The Duck nel bilanciare il consumo idrico legato alla produzione dei propri capi e dei materiali necessari per realizzarli, la Fondazione è riuscita garantire l’accesso all’acqua potabile a 4.216 persone e 37 villaggi.

Tessitrice

Foto: Alessandro Bergamini

Sviluppo sostenibile, micro-imprenditoria e lotta all’analfabetismo

L’acqua pulita garantisce ovviamente maggiore igiene, che riduce notevolmente le occasioni di contrarre infezioni e malattie e le stesse abitudini di vita sono mutate.

Donne e bambini, in passato costretti a percorrere quotidianamente anche diversi chilometri per raggiungere le sorgenti naturali e trasportare poi l’acqua al villaggio, oggi possono dedicarsi, grazie al tempo e alle fatiche risparmiati, ad altre attività, quali andare a scuola o cimentarsi in piccole attività di micro-imprenditoria, come la realizzazione di splendidi tessuti (gli ikat) tinti in modo naturale e orditi con telai tradizionali, che possono poi vendere nei mercati o ai commercianti di stoffe.

Non solo acqua. The Sumba Foundation ha avviato svariati progetti per contrastare la povertà, la malnutrizione, l’analfabetismo e la diffusione della malaria, i cui contagi negli ultimi anni si sono ridotti di ben il 93%, circoscritti ormai in aree molto limitate e remote dell’isola. Il tutto per favorire una migliore qualità della vita e uno sviluppo sostenibile, sempre nel rispetto della cultura e delle tradizioni locali.

La Redazione

© Riproduzione riservata
Altri contenuti su questi temi: , , ,
Continua a leggere questo articolo: