Cinque giornate nella sede milanese di Wise per formare i manager del futuro a modelli di business più sostenibili
Si fa presto a dire sostenibilità, ma fra i proclami e le azioni e soprattutto i risultati concreti, c’è di mezzo il mare. Un mondo quello della sostenibilità, che anche fra le imprese più virtuose in passato ha privilegiato soprattutto la sfera ambientale, relegando in secondo piano quella sociale. Uno squilibrio che soprattutto i brand più all’avanguardia stanno tentando di colmare dando pieno compimento a quei criteri Esg (Environmental, Social, Governance) che ogni azienda che vuole provare a essere realmente sostenibile dovrebbe perseguire.
Anche perché ormai, seppure di fondamentale importanza, l’impegno nella sola sfera ambientale non soddisfa più le aspettative degli stakeholder, primi fra tutti i consumatori, soprattutto quelli delle nuove generazioni, sempre più attenti a tematiche di Diversity, Equity & Inclusion, ma anche di azionisti e investitori.
Di questa tendenza in atto, di idee e di progetti virtuosi e della capacità anche delle aziende di comunicarli, condividendoli con le proprie comunità, si parla nelle 5 giornate di formazione (1, 2, 7, 8 e 9 febbraio) nella sede di Wise Society con alcune delle imprese più virtuose in ambito sostenibilità, per formare professionisti e manager a strumenti e modelli di business sempre più sostenibili.
Si tratta di un modulo dedicato alla Sostenibilità curato per il quinto anno consecutivo da Wise Society per il Master “Brand extension: from design to business” del Poli.Design, costola creativa del Politecnico di Milano.
Studenti e imprese sostenibili ospiti nella sede di Wise Society
Nel corso del modulo dedicato alla Sostenibilità del Master porteranno la loro testimonianza agli studenti alcune aziende che stanno portando avanti interessanti progetti e azioni concrete in ambito Esg per rendere migliore possibile il loro impatto sull’ambiente e sulla comunità.
Un tema, quello degli Esg, che coinvolgerà sempre più imprese, anche in virtù dell’obbligo di rendicontazione di sostenibilità a un crescente numero di aziende, tramite indicatori misurabili e comparabili, voluto dalla Commissione Europea attraverso la Corporate sustainability reporting directive (Csrd), che proprio quest’anno entra nel vivo.
Le aziende ospiti del Master quest’anno, che si alterneranno nel corso delle cinque giornate, saranno Unilever, rappresentata da Valentina Serio, Head of Communications & Corporate Affairs per l’Italia, e Luigi Amicarelli, Brand Manager di Mentadent; BMW, per cui interverrà Marco Di Gregorio, Comunicazione e Relazioni Istituzionali e
Corporate Communication Manager Italia; Carrefour, con uno speech della Csr Manager Marta Casella; Unifarco, con il Sustainability Manager Marco Melchiori; Yamamay, con un intervento di Barbara Cimmino, Head of Corporate Social Responsibility; Roche, rappresentata da Antonio Modola, Corporate Communication Manager Italia.
Il modulo dedicato alla sostenibilità curato da Wise Society per il Master “Brand extension: from design to business” del Poli.Design vede la partecipazione di diverse aziende molto impegnate nel campo della sostenibilità a 360 gradi (Foto: Scott Graham / Unsplash).
Nelle passate edizioni del Master hanno partecipato al modulo dedicato alla sostenibilità già molte altre organizzazioni, fra cui Patagonia, illycaffè, Pirelli, Loacker, Gruppo San Pellegrino, Bolton Food, Esselunga, Bonduelle, Save the Duck, Aboca, Salvatore Ferragamo, Alce Nero, Ricola, Costa Crociere, Banca Bnl Bnp Paribas, Iper, Acer, L’Erbolario, Gruppo Iren, Banco Bmp, MSC Crociere, Cisco, Banca Mediolanum, Flowe, Gruppo Unipol, Essity, Cortilia, Guna, IFCO Systems, Gruppo Celli, Wala, Ecoplasteam, Too Good to Go, Orange Fiber, Class – Creativity Lifestyle Sustainable Synergies, Banca Etica, Gruppo Andriani, Rubinia Gioielli, Fiemme Tremila.
Tutte realtà impegnate in ambiti molto diversi, ma accomunate dalla missione di creare organizzazioni più responsabili per un futuro più sostenibile.
Vincenzo Petraglia
