L'estratto di questa pianta ha potenti proprietà antinfiammatorie ed è utilizzato per la preparazione di creme e pomate, ma anche di compresse. Ma se la somministrazione topica è adatta a tutti ed è un vero toccasana, quella sistematica è più controversa.
L’Arnica Montana è una pianta officinale di montagna, dai bei fiori profumati di colore giallo acceso, ricchi di principi attivi, conosciuti e apprezzati ormai da secoli. Dai fiori infatti, attraverso un particolare processo, si ottengono degli estratti con i quali si possono preparare creme, pomate, gel, oli e spray, ma anche compresse, pastiglie, granuli e così via. Questo perché i benefici dell’arnica sono noti ed è spesso usata come rimedio naturale contro le infiammazioni, dolori e tensioni muscolari. Scorpiamo di più su questa incredibile pianta.
Gli usi e i benefici dell’arnica
L’arnica in crema o gel è particolarmente amata dagli sportivi che la utilizzano con regolarità – anche nella variante “forte” o in associazione con l’artiglio del diavolo – per gestire dolori e tensioni muscolari, oppure per riscaldare i muscoli prima dell’attività sportiva.
Ma grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, revulsive, analgesiche e antidolorifiche, l’arnica è un valido rimedio naturale anche per chi non fa sport. Sono infatti moltissimi i benefici dell’arnica
- Aiuta a lenire le contratture
- Favorisce l’assorbimento di confiori ed ecchimosi nel post-operatorio
- Allevia il dolore da contusioni
- E’ utile contro le punture d’insetto
Gli usi
Molte persone usano gel, creme, oli o pomate a base di arnica per placare dolori al tratto cervicale, ai tendini e alle articolazioni; anche molti fisioterapisti si servono dei prodotti all’arnica montana per rendere più efficaci i massaggi distensivi e decontratturanti sui pazienti.
Molto diffuso anche in campo veterinario, il gel all’arnica specifico per cavalli è disponibile in dosaggi superiori di estratti, ed è usato per massaggiare i muscoli e le giunture dei cavalli da corsa.
Le pomate a base di arnica sono inoltre indicate anche per i bambini dai 3 anni in su, che sono particolarmente soggetti a cadute e lividi, ovviamente esistono preparazioni pensate appositamente per i più piccoli.
L’estratto di arnica è presente anche in diversi preparati omeopatici per uso sistemico, sottoforma di compresse, tintura madre, granuli ecc. ed è utilizzata per il trattamento di problemi dell’apparato digerente (in caso di nausea e vomito) o respiratorio (per tosse e laringite), così come pure nella cura dei reumatismi.
Effetti collaterali e controindicazioni
Come per tutti i rimedi naturali, anche l’arnica montana deve essere utilizzata con discernimento, soprattutto nei casi in cui debba essere assunta per via orale.
Se ingerita senza essere stata preventivamente diluita, la tintura madre di arnica può provocare diversi disturbi, come tachicardia, aumento della pressione sanguigna e, nei casi più gravi, collasso cardiocircolatorio e paralisi muscolare, motivo per cui in passato, come tante piante officinali, era utilizzata anche come veleno (non a caso la parola “farmaco” deriva dal greco e vuol dire sia “rimedio, medicina” che “veleno”, proprio perché in base alle dosi somministrate può essere l’uno e l’altro). Molto importante dunque è diluire il preparato prima dell’assunzione, per evitare controindicazioni importanti.
Anche diluita però, è sconsigliata la somministrazione sistemica durante la gravidanza o l’allattamento al seno, in quanto rimane potenzialmente tossica ed inoltre non ci sono abbastanza prove di sicurezza in merito per poter scongiurare con assoluta certezza effetti collaterali. Si raccomanda cautela nell’assunzione anche in concomitanza con anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici perché potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento.
A livello topico, invece, è possibile l’uso anche per le donne in stato interessate o in fase di allattamento: si applica con un massaggio direttamente sulla zona interessata da dolore, rigidità, gonfiore o ematomi.
Gli eventuali eventi avversi sono di lieve entità, a meno che non si abbia un’allergia o una ipersensibilità particolare: si possono manifestare episodi di dermatiti, prurito o rash cutaneo. La cosa davvero importante è che la pelle da trattare non sia lesa, perché l’arnica non deve essere mai utilizzata su graffi e ferite.
In sintesi
I prodotti ad uso cutaneo (come pomate, creme, oli ecc…), anche in gravidanza o in bambini dai 3 anni in su, possono alleviare dai fastidi e dare sollievo senza particolari problemi, mentre i farmaci omeopatici da assumere per via sistemica sono più controversi ed è sempre preferibile chiedere prima un parere medico.
Paola Greco