Wise Society : «Il benessere fisico e mentale? Un obiettivo possibile con stili di vita sani e un’integrazione mirata»
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«Il benessere fisico e mentale? Un obiettivo possibile con stili di vita sani e un’integrazione mirata»

di Lucia Fino
5 Ottobre 2023
SPECIALE : I segreti della longevità

Stress, inquinamento e contaminazione da pesticidi hanno seri effetti sul corpo, che possono essere arginati con una corretta integrazione. Approfondiamo l'argomento con il dottor Massimo Spattini

Forti, vitali, sereni e resilienti. Capaci di affrontare lo stress di tutti i giorni e dare il meglio di noi sul lavoro, in famiglia, nello studio. Così ci vorremo, ma non è sempre facile, soprattutto in un periodo così impegnativo per tutti. Ci possono però aiutare a raggiungere questo obiettivo integratori naturali che “riattivino” dall’interno le risorse del nostro corpo. Per farci spiegare come abbiamo incontrato il dottor Massimo Spattini, medico, Specialista in Medicina dello Sport e Scienza dell’Alimentazione e della Dietetica, vicepresidente AMIA-(Associazione Medici Italiani Antiaging), autore del libro Alimentazione e Integrazione per gli ormoni e la mente (ed. LSWR).

massimo spattini

Dottor Massimo Spattini

Quando abbiamo bisogno degli integratori per stare meglio?

«Facciamo una premessa: in un mondo ideale, non sfruttato, intatto, gli integratori non servirebbero. Oggi però anche chi cerca di seguire uno stile di vita sano, mangiando bene e muovendosi spesso non riesce a compensare del tutto l’influsso dell’ambiente esterno, che è inquinato e che sottopone il corpo a tensioni e stress quotidiani e prolungati. L’integrazione serve a sopperire ad alcune carenze che diventano inevitabili: le classiche “tabelle” non bastano più a fissare quanta necessità ha l’organismo di una determinata sostanza perché in realtà le esigenze sono aumentate. Gli integratori mirati servono, fra l’altro, anche a mantenere l’equilibrio degli ormoni, fondamentali per il nostro benessere e che, per essere sintetizzati, hanno bisogno di diversi micronutrienti».

Quali sono i fattori che più interferiscono con gli ormoni?

«Gli inquinanti ambientali creano problemi al sistema ormonale: è una realtà di cui purtroppo ci renderemo sempre più conto. Alcune sostanze dannose per l’equilibrio ormonale, gli interferenti endocrini, passano attraverso gli alimenti: è il caso dei pesticidi. Altri arrivano, come i metalli pesanti, oltre che dal cibo e dai terreni anche dalle stoviglie. Poi ci sono i ftalati e il bisfenolo; ad essere alterati sono soprattutto i livelli degli ormoni tiroidei e quelli sessuali: lo dimostrano diversi studi. Lo possiamo constatare nei giovani. Nei ragazzi maschi c’è un abbassamento del testosterone che determina un aumento del grasso e un minore sviluppo della muscolatura. Nelle ragazze, invece, accade il contrario: il livello degli estrogeni aumenta. La conseguenza? Viene compromessa l’attività della tiroide. Possiamo limitare i danni di questi fattori ambientali mangiando bio o scegliendo luoghi poco inquinati per fare movimento: è importante ma non sempre basta».

La nostra vita sempre più tecnologica ha un impatto?

«Sì, soprattutto perché la luce blu dei device elettronici fa diminuire la melatonina e altera gli equilibri sonno-veglia. Dobbiamo ricordare che l’evoluzione richiede migliaia di anni: la nostra tecnologia è avanzatissima, si trasforma continuamente, ma noi rimaniamo ancora quelli di secoli fa: il nostro corpo non cambia in modo altrettanto veloce!».

luce blu

Foto Shutterstock

La nostra salute in cosa risente maggiormente e come possiamo agire?

«Dobbiamo pensare alle alterazioni ormonali e alla carenza di nutrienti come a un’altra pandemia. Meno appariscente di quella virale ma altrettanto diffusa e pericolosa. Tutto questo crea nel nostro corpo processi infiammatori che accelerano l’invecchiamento e favoriscono l’insorgere di malattie metaboliche, cardiovascolari e degenerative come il Parkinson. Possiamo intervenire integrando, per esempio, proprio la melatonina che è un potente antiossidante. Nelle donne in menopausa, quando il livello degli estrogeni cala bruscamente, sono molto utili i fitoestrogeni, ricavati dalle piante. E così via. Anche un’alimentazione “su misura” e adatta al proprio tipo fisico e alla propria età per quantità, composizione dei pasti e timing nella giornata è fondamentale e va di pari passo con l’integrazione. L’obiettivo è combattere alla base questi danni, spesso silenziosi, invisibili, ma costanti e pericolosi».

Siamo sempre più stressati…Che possiamo fare?

«Per fronteggiare lo stress cronico (che ha degli effetti sul sistema nervoso da non trascurare) sono utili molte sostanze naturali. Per prime ci sono le vitamine del gruppo B, la vitamina C e un minerale dall’azione rilassante come il magnesio. Ma non dimentichiamoci degli adattogeni che consentono di sopportare con più energia e resistenza le tensioni psicofisiche prolungate. Fra questi ci sono la Rhodiola rosea che aumenta le performance fisiche e mentali, il fungo Reishi che abbassa la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, il Cordyceps, un altro fungo che migliora il rapporto cortisolo/testosterone a vantaggio del testosterone. Il Ginseng, forse il più celebre adattogeno, modula il cortisolo in modo diverso a seconda delle esigenze, combatte la stanchezza e influenza, in meglio, anche la vita sessuale. La teanina del Tè verde favorisce il rilassamento senza però stordire o dare sonnolenza, stimolando la produzione del neurotrasmettitore GABA nel cervello. Poi c’è l’Ashwagandha, una pianta in grado di supportare il sistema immunitario e fra le spezie la curcuma che ha spiccate proprietà antinfiammatorie. E per finire l’acido lipoico, un vero antiossidante universale, utile anche nella prevenzione del diabete. Il consiglio è quello di un’integrazione personalizzata che aiuti a sfruttarne tutte le potenzialità».

Ashwagandha

Foto Shutterstock

Lucia Fino

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