Wise Society : Dalla nutraceutica ai nutraceutici: cosa sono e quali sono i benefici?

Dalla nutraceutica ai nutraceutici: cosa sono e quali sono i benefici?

di Mariella Caruso
24 Febbraio 2022

Il termine unisce le parole "nutrizione" e "farmaceutica": questa scienza va a indagare biologicamente i nutrienti del cibo, scoprendo il modo in cui apportano benefici al nostro organismo. Tanti dei cosiddetti "integratori" che acquistiamo sono, in realtà, nutraceutici

Quando nel 1989 il fondatore della FIM – The Foundation for Innovation in Medicine, Stephen L. DeFelice, pronunciò per la prima volta il termine Nutraceutica spiegando che entro i 20 anni successivi questa scienza avrebbe provocato una rivoluzione tale da far crescere un «nuovo mercato internazionale potente le cui dimensioni sarebbero state vicine a quelle del mercato farmaceutico etico», non furono in molti ad accreditare la visione dello scienziato cui, però, il tempo ha dato ragione. Secondo le elaborazioni dell’Area Studi Mediobanca dei dati Federsalus (l’Associazione nazionale che raggruppa produttori e distributori di prodotti salutistici) e Assosalute, il mercato mondiale dei nutraceutici in senso stretto vale 152,1 miliardi di cui 3,8 rappresentano la quota italiana con una crescita del + 2,9% sul 2019.

Nutraceutica: pillole di nutraceutici

Foto Shutterstock

Cos’è la nutraceutica?

Ma qual è il significato di nutraceutica? Il termine, coniato da Stephen L. DeFelice che lo usò per la prima volta in una pubblicazione del 1989, nasce dall’unione delle parole “nutrizione” e “farmaceutica”. Da allora è utilizzato per indicare la scienza che studia i singoli componenti degli alimenti che hanno dei benefici per la salute. Oggi, sul tema, esiste anche un corso triennale di Laurea in Scienze Nutraceutiche istituito all’Università di Napoli.

Già i nostri progenitori avevano compreso che mangiare alcuni tipi di alimenti aveva delle conseguenze sul corpo. “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo” è una frase attribuita a Ippocrate, il padre della medicina scientifica che già 400 anni prima della nascita di Cristo aveva già compreso il legame tra l’alimentazione e il benessere. Oggi i nutrienti del cibo che hanno il potere di apportare benefici al nostro organismo vengono studiati biologicamente, chimicamente e attraverso la Nutraceutica è  appunto possibile conoscere come agiscono nel nostro corpo.

Nutraceutica

Foto Shutterstock

Dalla nutraceutica ai nutraceutici

Sempre lo stesso DeFelice, nel 1989, aveva definito i nutraceutici «alimenti (o parte di essi) in grado di apportare benefici medici o sanitari, inclusa la prevenzione e/o trattamento di malattie». Oggi nella categorie dei nutraceutici non vengono più inseriti gli alimenti, ma soltanto i componenti degli stessi che contribuiscono alla salute, al benessere e possono aiutare nella prevenzione di alcune malattie.

I nutraceutici nella legislazione italiana

La legislazione italiana, così come la legislazione europea e internazionale, non fa alcun riferimento ai nutraceutici, che vengono considerati nell’ampia categoria degli integratori alimentari e impropriamente considerati come alimenti.

Tuttavia sono più simili a una preparazione farmaceutica perché mirano a prevenire e curare malattie, promuovendo il benessere umano, al contrario dell’integratore alimentare la cui funzione è quella di supportare la dieta quotidiana attraverso l’assunzione di sostanze nutritive. Nonostante questo, ad oggi, i prodotti nutraceutici sono commercializzati come integratori alimentari, e regolamentati dal Decreto legislativo 2004 n.169. Nel nostro Paese basta una segnalazione agli uffici ministeriali competenti e attendere il periodo previsto del silenzio-assenso per la loro immissione in commercio.

Nutraceutica: la vitamina c

Foto Shutterstock

I migliori nutraceutici

Ecco quali sono i nutraceutici ai quali è stata riconosciuta un’importanza tale considerarli, al di là della validazione legislazione, prodotti di uso quotidiano.

  1. Probiotici: si tratta batteri e lieviti che svolgono azione difensiva, metabolica e digestiva lavorando accanto al microbiota intestinale,
  2. Prebiotici: aiutano la proliferazione della flora batterica intestinale.
  3. Omega 3 e gli Omega 6: sono i acidi grassi polinsaturi essenziali che, quindi, non vengono sintetizzati dal nostro organismo e devono essere assunti attraverso il cibo o i nutraceutici.
  4. Acido folico: anche questo è un nutraceutico ed è essenziale per le donne in gravidanza per prevenire la spina bifida nel feto
  5. Carnitina: è un amminoacido dal quale sono partiti gli studi di DeFelice
  6. Bioflavonoidi, che hanno proprietà antiossidanti
  7. Carotenoidi
  8. Creatina
  9. Acido ascorbico, che è la Vitamina C
  10. Licopene
  11. Malto destrine
  12. Sali minerali come calcio, magnesio, fluoro, sodio e zinco.

Differenza tra nutraceutici e alimenti funzionali

Non bisogna confondere i nutraceutici con gli alimenti funzionali. Questi ultimi, infatti, sono “semplicemente” alimenti che, naturalmente ricchi di molecole e nutrienti che apportano benefici, aiutano il nostro benessere se inseriti in una dieta equilibrata e ben pianificata. 

Mariella Caruso

© Riproduzione riservata
Vedi di più su Be healthy
Vedi di più su Longevity Forum
Continua a leggere questo articolo: