Wise Society : Melatonina, l’ormone alleato del sonno: usi e benefici

Melatonina, l’ormone alleato del sonno: usi e benefici

di Redazione Wise Society
2 Gennaio 2024
SPECIALE : Disturbi del sonno

Questo integratore si assume normalmente dopo un viaggio intercontinentale per riprendere il giusto ritmo del sonno. Ma ha anche tanti altri benefici e pochissimi effetti collaterali. Scopriamoli insieme

La melatonina è il principale ormone regolatore del sonno, prodotto principalmente dall’epifisi, una piccola ghiandola presente nel cervello. La sua secrezione viene regolata dalla luce: infatti la presenza della luce viene trasmessa all’epifisi, appunto, che ne inibisce la produzione, mentre al contrario il buio ne stimola il rilascio. In pratica la melatonina avvisa l’organismo che è notte ed è ora di dormire. Con l’età però la produzione di melatonina diminuisce, contribuendo a problemi come per esempio l’insonnia. Possiamo però agire di conseguenza con cibi ad hoc o integratori specifici.

Rappresentazioe del cervello di notte e di giorno

Foto Shutterstock

I benefici della melatonina

La melatonina si trova in natura anche in alcuni alimenti quali banane, arance, ananas, olio EVO e riso. Tuttavia, oltre ad essere assunta attraverso l’alimentazione, può essere sintetizzata in laboratorio e utilizzata in compresse (ma si trova anche come ingrediente in più nelle bustine di camomilla), per aiutare a combattere alcuni disturbi del sonno e del ritmo circadiano. Altri disturbi per cui la melatonina dimostra di poter portare benefici sono:

  • difficoltà nel prendere sonno, che ha come conseguenza anche un risveglio tardivo: la ricerca scientifica ha dimostrato che l’assunzione di melatonina può ridurre di circa 8-10 minuti il tempo necessario per addormentarsi
  • insonnia, la melatonina può aiutare chi soffre di insonnia, ha quindi difficoltà a rimanere addormentato, migliorando leggermente la qualità del sonno, la durata ed il tempo necessario per prendere sonno. Attenzione però perché non è un sonnifero e quindi non è di nessun aiuto nei casi di insonnia cronica
  • jet lag, la melatonina può migliorare i sintomi del jet lag, ovvero i disturbi del sonno e dell’attenzione causati dalla variazione di fuso orario, per esempio a seguito di un volo intercontinentale, quando il sonno perso può creare anche difficoltà a mantenere vigile l’attenzione
  • disturbi del sonno dovuto ai turni di lavoro, pensiamo per esempio a chi lavora di notte e quindi dorme di giorno: la qualità del sonno in questi casi non è eccellente, ma la melatonina potrebbe migliorare il sonno diurno, anche nella durata
  • disturbi del sonno nei ciechi, può contribuire a ristabilire il ritmo circadiano in quei soggetti che, totalmente privi della vista, non hanno l’ausilio della luce per orientare l’orologio biologico

E se è vero che un buon sonno ristoratore è il miglior trattamento di bellezza, è ormai sdoganata la melatonina come potente antiossidante, con notevoli benefici anti-invecchiamento; ha inoltre funzioni antinfiammatorie, concorre a regolare il metabolismo energetico e aiuta a controllare la pressione arteriosa.

Effetti collaterali

La melatonina è considerata una sostanza sicura se usata per brevi periodi. Attenzione a non abusarne però: non sono stati ancora riscontrati effetti collaterali sull’uso continuato e costante, ma proprio per questo l’abuso è ritenuto controverso, in quanto non si esclude che, per esempio, possa accentuare episodi depressivi in soggetti predisposti. Via libera invece, se viene assunta solo sporadicamente o per brevi periodi.

Gli effetti collaterali sono infatti lievi e rari: potrebbe portare per esempio sonnolenza diurna, senso di confusione (è meglio quindi non mettersi alla guida se si è assunta da poche ore), irritabilità, sonno agitato (che può sfociare a volte in incubi), mal di testa, vertigini, dolore di stomaco, nausea, calo dell’appetito, diarrea, modificazione dei valori della pressione arteriosa.

Inoltre potrebbe dare interazioni con altri farmaci (come sedativi, antidepressivi, anticoagulanti, antidiabetici) perciò se si segue una terapia o si soffre di qualche malattia particolare, occorre chiedere consiglio al medico prima di assumerla (ma questo in generale vale un po’ per tutto). Sconsigliato anche l’uso in concomitanza con alcolici, come pure in gravidanza o durante l’allattamento (è pur sempre un ormone), proprio a causa dell’assenza di studi specifici.

Rappresentazione della melatonina

Foto Shutterstock

La melatonina e i bambini

I bambini che non dormono sono uno dei grandi incubi dei genitori… in tal caso si può somministrare loro la melatonina? Tanti lo fanno, ma in realtà i bambini hanno già grosse quantità di melatonina in circolo e non dovrebbero avere bisogno di integrazioni; anche in questo caso inoltre, non ci sono studi certi per cui l’uso protratto e l’impiego fai da te sono da evitare! Consultare sempre il pediatra prima di prendere iniziative!

Paola Greco

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