Wise Society : Borracce che fanno bene alla salute: istruzioni per l’uso

Borracce che fanno bene alla salute: istruzioni per l’uso

di Vincenzo Petraglia
15 Marzo 2021

Ce ne sono di ogni tipo: in vetro, acciaio, alluminio. Di design o economiche. Non tutte sono uguali. Vediamo quali sono le migliori per noi e per un mondo plastic free

Per molti rappresenta una scelta etica, per altri solo una moda, per altri ancora entrambe le cose e, infatti, ce ne sono alcune che sono vere e proprie opere d’arte. Ma una cosa è certa, l’uso delle borracce in alluminio (e non) è un fenomeno in continua crescita, non solo quando si è all’aperto, ma anche a casa o in ufficio, frutto anche di una maggiore sensibilità e attenzione alle tematiche ambientali.

Quello della plastica è, infatti, un grosso problema per il pianeta legato non solo alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti, e al trasporto di acqua in bottiglia, ma anche al conseguente disastro ecologico che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti nei nostri mari, come dimostrano sia le gigantesche isole di plastica galleggianti, sia la problematica, tutt’altro che trascurabile per la salute pubblica, delle microplastiche, che dal mare, tramite i pesci, entrano nella nostra catena alimentare.

Per noi italiani poi, essendo i primi in Europa per consumo di acqua minerale imbottigliata e al secondo posto a livello mondiale soltanto dietro al Messico, è un problema che ci riguarda molto da vicino e di cui non possiamo assolutamente non curarci.

Borracce in alluminio (e non): perché eliminare le bottiglie di plastica dalla nostra vita

Ecco perché la scelta di eliminare dalla nostra vita le bottiglie di plastica usa e getta, che peraltro possono essere dannose alla nostra salute (rilasciando in certe condizioni, per esempio quando sono esposte al sole o quando contengono liquidi acidi o troppo caldi, sostanze pericolose per il nostro organismo), sostituendole con una buona borraccia, può rappresentare un piccolo gesto, semplice e poco dispendioso, assai utile per un mondo finalmente plastic free, e quindi, almeno in parte, più sostenibile.

Non tutte le borracce sono uguali però, molto dipende dai materiali con cui sono fatte, che possono, proprio come le bottiglie, rilasciare, in certe situazioni, sostanze dannose per la nostra salute, per cui se è vero che esse possono essere valide alternative ecologiche alle bottiglie usa e getta, è anche vero che bisogna prestare molta attenzione nello sceglierle.

Borracce: guida alla scelta e ai materiali

Le soluzioni a nostra disposizione sono parecchie, ce ne sono di ogni tipo: di vetro, acciaio, plastica, alluminio, personalizzabili e di design, termiche (capaci cioè di mantenere calde le bevande d’inverno e fresche d’estate grazie all‘intercapedine tra una doppia parete) e dai prezzi più disparati, che dipendono anche dal materiale con cui sono fatte. Vediamo allora quali sono le differenze e quali scegliere per salvaguardare il nostro organismo e dare allo stesso tempo una mano al pianeta.

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I materiali con cui oggi sono prodotte le borracce sono molteplici, ma nello sceglierle è bene fare sempre molta attenzione, perché non tutte le borracce sono uguali. | Foto ©123rf.com

Borracce in vetro

Il vetro è il materiale più inerte dal punto di vista chimico (azzera, infatti, i rischi di contaminazione da parte delle sostanze organiche), per cui sarebbe il più adatto per le borracce, se non fosse che è piuttosto pesante e diventa molto fragile in caso di urti. Per questi motivi viene poco utilizzato per la fabbricazione delle borracce e, quando lo si fa, viene solitamente utilizzato il vetro borosilicato, particolarmente adatto a sopportare gli sbalzi termici e utilizzabile per qualsiasi tipo di bevanda.

Borracce in acciaio inossidabile

L’acciaio inossidabile rimane al momento il materiale chimicamente migliore per realizzare una borraccia. Si tratta, infatti, di una lega ferrosa molto resistente e soprattutto inossidabile.

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Le borracce stanno entrando sempre più nelle nostre vite, usate sia all’aperto, che a casa o in ufficio. A beneficiarne innanzitutto la nostra salute e quella del pianeta | Foto: KOBU Agency / Unsplash

Può contenere, quindi, tranquillamente bevande anche molto acide, senza il rischio che possano corroderlo. Essendo inossidabile, non necessita di alcun rivestimento interno o di vernici che si potrebbero danneggiare a causa di urti o usurare col trascorrere del tempo.

Un altro vantaggio è rappresentato dal fatto che le borracce in acciaio non trattengono gli odori e i sapori dei liquidi e sono meno soggette alla proliferazione di muffe e batteri. A patto che siano sempre adeguatamente lavate (possono essere in genere – sempre meglio controllare sulla confezione, perché dipende anche se presentano decorazioni e stampe – lavate in lavastoviglie senza problemi).

Le sue caratteristiche gli consentono di contenere qualsiasi tipo di bevanda: acqua, drink energetici, succhi di frutta e quant’altro. L’unico, relativo, svantaggio è rappresentato dal peso, essendo in genere più pesanti rispetto a quelle in plastica, anche se le aziende produttrici stanno impiegando risorse ed energie per alleggerirle riducendo lo spessore delle pareti.

Borracce in plastica

I principali plus delle borracce in plastica sono la leggerezza, la versatilità e il prezzo, in genere inferiore rispetto a quelle realizzate con altri materiali, come per esempio l’acciaio. Come regola di base è comunque sempre bene diffidare dei prodotti venduti a prezzi troppo bassi, spesso indice di scarsa qualità.

Fra i possibili svantaggi legati all’uso di polimeri, la possibilità che alterino il sapore dell’acqua e delle bevande che contengono, ma ciò dipende molto anche dalla qualità della plastica e dalla temperatura – per esempio troppo elevata – sia delle bevande che dell’ambiente esterno. Le borracce possono essere fabbricate con diverse plastiche, in genere si utilizzano tritan, polipropilene, polietilene, plastiche che riducono il rischio di migrazione di sostanze potenzialmente pericolose. In commercio si trovano però prodotti fatti anche con altri materiali, come per esempio il policarbonato, che è stato bandito per la realizzazione di prodotti come biberon e tazze per bambini, a causa della presenza dell’interferente endocrino Bisfenolo A (BPA).

Molto importante, dunque, qualora si opti per una borraccia in plastica, verificare con quale materiale è realizzata, cosa non sempre possibile se si acquista online, dove non è raro che si parli genericamente di “materiale sintetico”, il che rende impossibile capire con che tipo di polimero è stata fabbricata.

Ovviamente non bisogna demonizzare a priori le borracce in plastica. Se legalmente commercializzate, indipendentemente dal polimero utilizzato, esse devono rispettare le rigide norme comunitarie, che definiscono criteri molto rigidi di fabbricazione, e test di migrazione molto accurati che consentono di tenere sotto controllo i livelli di sostanze indesiderate anche durante utilizzi prolungati nel tempo.

Ciò detto, la plastica è più soggetta, per esempio rispetto all’acciaio inossidabile, a deterioramento a causa del trascorrere del tempo o per usi impropri che se ne fa. Pertanto, in presenza di graffi, tagli o scolorimento della parte interna della borraccia (anch’essa lavabile tranquillamente in lavastoviglie, se non diversamente specificato in etichetta), sempre meglio sostituirla, perché le parti danneggiate potrebbero dar vita a fenomeni di migrazione di sostanze indesiderate.

Borracce in alluminio

Le borracce in alluminio hanno sicuramente nella leggerezza e nel prezzo, in genere contenuto, i loro punti di forza. Tuttavia, non essendo l’alluminio inossidabile, si rende necessaria sempre l’applicazione di un rivestimento all’interno del contenitore, per isolare il metallo dal contatto diretto con le bevande ed evitare così potenziali fenomeni di migrazione (l’alluminio è un metallo tossico per il sistema nervoso e può danneggiare ossa e reni).

Oggi il rivestimento più utilizzato è di natura ceramica, un materiale molto più resistente all’usura e ai danneggiamenti meccanici rispetto a quelli che venivano utilizzati in passato (soprattutto rivestimenti polimerici di natura epossidica, più facilmente deteriorabili a causa di cadute accidentali o usura), meno in grado di preservare le caratteristiche organolettiche delle bevande. Motivo per cui è molto importante, se si decide di acquistare una borraccia in alluminio, verificare il tipo e l’uniformità del rivestimento, anche se si tratta di materiale ceramico: se, infatti, lo strato ceramico interno presenta irregolarità e increspature è probabile che possa favorire la formazione di muffe e batteri. Un’altra verifica da fare in fase di acquisto è quella relativa ai liquidi che può contenere: alcune (e dovrebbe essere sempre indicato in etichetta) non sono, infatti, adatte per i liquidi caldi, grassi, come olio o latte, oppure acidi, come ad esempio succhi di frutta, bevande energetiche o limonate.

Acquistare una borraccia: altri aspetti da tenere in considerazione

Quando si acquista una borraccia bisogna controllare, oltre a quelli dell’involucro in sé, anche i materiali con cui sono fatti gli altri elementi esterni che la compongono e che entrano in contatto con le bevande: per esempio, tappi, guarnizioni, cannuccebeccucci.

bottiglia di plastica in mare

Il problema delle plastiche in mare, una questione non più procrastinabile | Foto: Javardh / Unsplash

Il silicone è il materiale in genere più utilizzato per guarnizioni e cannucce interne, in casi più rari per la fabbricazione dell’intera borraccia. Il maggior pregio è la flessibilità e non è un caso che le borracce in silicone siano “pieghevoli”, capaci peraltro di resistere a temperature anche oltre i 200°C.

Fra gli altri materiali che si utilizzano ci sono anche il bambù, usato da qualche produttore per tappi di borracce di design, che però ha il limite di non poter essere lavato in lavastoviglie, e il PLA, acido polilattico, materiale biodegradabile e compostabile, derivato da barbabietola, mais, canna da zucchero e altri materiali naturali, meno comune e non adatto a certi tipi di bevande e temperature. 

Segno di come la ricerca di nuovi e innovativi materiali sia in continuo movimento e di quanto il settore delle borracce sia in fermento, espressione anche del desiderio, speriamo sempre più condiviso, di un mondo finalmente senza più plastica.

Vincenzo Petraglia

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