Un nuovo innovativo brand di bottiglie in acciaio eco-friendly, perfette come accessori moda e amiche di quel mondo plastic free che molti di noi vorrebbero
Gli italiani sono i maggiori consumatori di acqua in bottiglia in Europa e i secondi nel mondo, dopo il Messico. Oltre 14 miliardi di litri annui che movimentano un giro d’affari di 10 miliardi di euro l’anno. Un business inevitabilmente legato alla piaga delle bottiglie in plastica che remano contro il mondo plastic free che molti di noi vorrebbero e che l’ambiente e la Terra reclamano a gran voce, viste le difficoltà nello smaltimento e gli enormi disastri che la plastica produce nei fiumi, nei mari e negli oceani.
Ecco perché negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più, soprattutto fra le persone che hanno maturato una certa coscienza ambientale, l’utilizzo delle borracce, che consentono di ridurre notevolmente il consumo di bottigliette in plastica usa e getta, nocive oltre che per l’ambiente anche per la nostra salute, a causa del rilascio, in certe condizioni, di sostanze che non fanno bene al nostro organismo.
«Quello delle borracce», spiega Enrico Accettola, founder del brand Izmee che ha lanciato prodotti fashion Made in Italy, «è, proprio per questa maggiore consapevolezza green fra le persone, tra i mercati globali più promettenti nel medio-lungo termine e secondo le stime passerà dagli attuali 900 milioni di dollari agli oltre 11 miliardi nei prossimi cinque anni».
Un mercato, dunque, che offre molte opportunità nei diversi segmenti che lo caratterizzano a seconda dei tipi di borracce, dei materiali con cui sono realizzate (non tutti equiparabili e nella cui scelta, da consumatori, è sempre bene prestare molta attenzione) e della fascia di prezzo, quindi di posizionamento.
L’azienda friulana Izmee, dove si preferisce parlare di bottiglie più che di borracce, ha scelto per i suoi prodotti, un brand positioning molto interessante e innovativo, che il suo ideatore, Accettola, imprenditore con alle spalle già diversi lanci di prodotti di successo, ci racconta in quest’intervista, insieme con qualche riflessione più generale sul comparto e sui nuovi trend.
Ci descriva in tre parole le bottiglie-accessorio Izmee.
Direi design italiano, elevati standard qualitativi con forte attenzione all’ambiente, ampia possibilità di personalizzazione.
La qualità dei materiali riveste un ruolo fondamentale nei vostri prodotti…
Sì, le nostre bottiglie sono in acciaio inox, leggero e, insieme col vetro, il materiale più indicato a contenere liquidi, ma rispetto al vetro più resistente e utilizzabile all’infinito, pratico da trasportare e stabile, quindi capace di garantire la massima salubrità possibile. Anche l’innovativo sistema di chiusura è stato appositamente studiato per garantire la massima qualità possibile e i colori utilizzati per le decorazioni hanno ottenuto la certificazione LFGB (quella cioè che garantisce l’appropriatezza dei materiali che vengono in contatto con i generi alimentari, ndr). Il tutto con design cento per cento Made in Italy.
I colori del vostro marchio sono un preciso richiamo alle tematiche ambientali…
Sì, giallo e verde su sfondo nero: sono il sole e la terra che contrastano con il nero dell’inquinamento, del petrolio. Siamo arrivati a un punto critico ormai e le tematiche ambientali non possono più essere differite. Con le nostre bottiglie vogliamo contribuire nel nostro piccolo a un mondo plastic free.
Perché il nome Izmee?
Perché ognuno nella sua bottiglia personalizzabile può rivedere se stesso. Quella che scelgo rappresenta la mia personalità, un po’ come la cover di un cellulare. Dimmi che bottiglia scegli e ti dirò chi sei…
Le vostre bottiglie sono un inno alla bellezza e alla creatività italiane, in special modo nelle limited edition con decorazioni fatte completamente a mano e per le quali avete coinvolto anche diversi giovani talenti…
Sì, gli studenti dell’Accademia di Brera hanno realizzato per noi delle vere e proprie opere d’arte e ogni anno lanceremo una decina di edition marchiate Brera. Poi usciremo anche con opere di designer italiani molto conosciuti.
L’italianità è uno degli ingredienti fondamentali del mondo Izmee. Non è un caso che abbiate scelto di lanciare il brand durante la Settimana della Moda di febbraio a Milano posizionando in modo glamour e super fashion le vostre bottiglie e optando per una precisa politica distributiva.
Il nostro è sì un posizionamento molto alto, ma non per quel che riguarda il prezzo, che si colloca perfettamente, fatta eccezione per le edizioni particolari, nel range del benchmark di mercato. Riguardo la distribuzione, da fine maggio le nostre bottiglie si possono trovare in selezionati negozi di moda, di fianco ad accessori o abiti delle più note griffe, acquistabili quindi direttamente in negozio. Un secondo canale sarà, invece, quello dell’e-commerce. Le nostre bottiglie, come per il fashion, seguono le stagioni e i temi della moda offrendo a boutique e brand partnership con progetti Izmee tailor-made tramite decorazioni, colori e texture ad hoc in grado di soddisfare le richieste dei clienti più esigenti e attenti ad avere oggetti unici, personali e sostenibili.
Fra le vostre partnership ce n’è una anche con la ong Cesvi…
Ci piace molto il loro modo di operare: hanno spese gestionali molto basse e l’80 per cento di tutti i loro proventi viene reinvestito in progetti di sviluppo. Per questo una parte dei ricavi generati dalla vendita di ogni bottiglia è a loro destinata.
Un imprenditore saggio che caratteristiche dovrebbe avere secondo lei?
Se per saggio s’intende qualcuno che è in grado di far tesoro delle proprie esperienze passate e di quanto gli accade intorno, allora un imprenditore saggio è colui che ha la capacità di mettere in pratica nel modo più etico e corretto possibile tutti gli insegnamenti che gli derivano dai propri errori e da quelli che fa il mondo che lo circonda.