Andar per boschi o per i prati di campagna per raccogliere quello che la natura offre spontaneamente. In estate sono tantissime le erbe capaci di arricchire i nostri piatti: ecco le più famose e gustose
Scoprire erbe e fiori da mangiare. Andare alla ricerca dei piccoli frutti che si nascondono nel sottobosco, diversi da quelli tutti uguali a cui siamo abituati. L’estate è il periodo ideale per il foraging, l’arte di trasformare in piatti deliziosi quelle che potrebbero apparire a prima vista solo erbacce o al massimo graziosi fiorellini di campo.
Foraging in estate: cosa raccogliere
Volete una scusa per una gita in campagna fra sole e natura che sboccia? Programmate una mattina di foraging, non lontano da voi o magari anche in montagna. Farete il pieno di benessere sperimentando, allo stesso tempo, sapori insoliti e delicati una volta tornati a casa. E allora ecco le erbe e i fiori che potrete raccogliere in tranquillità durante i mesi più caldi dell’anno.
Camomilla
Tutti la conosciamo per i suoi capolini gialli e per la sua fama di dolce calmante che ci fa compagnia fin dall’infanzia. Questa pianta ha però anche altre qualità. L’infuso di camomilla spontanea si può usare per preparare risotti raffinati e leggeri, per arricchire torte e plumcake e perfino per una salsina con lime, olio, miele e pepe che si presta a condire insalate, piatti di pesce e carne.
Tarassaco
Un altro fiore che tinge di un giallo intenso i nostri campi da Nord a Sud in estate. Il tarassaco è spesso considerato soprattutto un’erba medicinale per le sue spiccate qualità detox però è ottima anche in cucina, bollita e ripassata in padella con un po’ di aglio. Il suo sapore amarognolo lo rende ideale come contorno o da solo.
Borragine
La borragine con le sue foglie vellutate, coperte da una leggera peluria e i suoi fiori blu-viola è un’altra pianta umile che si può trasformare in ingrediente raffinato. Bollito e mescolato con la ricotta fresca è un’alternativa ai soliti spinaci nei ravioli ma la potete provare anche nelle sfoglie salate o nelle frittate, sempre bollita, oppure saltata per condire primi veg di pasta.
Piantaggine
La piantaggine è un pianta perenne che si può notare ai bordi dei prati. Le sue foglie più tenere si possono usare, passate in padella e tritate con olio, noci e pecorino, per condire come pesto alternativo fettuccine di farro o di grano saraceno.
Ortica
L’ortica è una pianta infestante, che a volte guardiamo con un po’ di timore perché irritante se viene a contatto con la pelle. Eppure se le raccogliamo con cura, le sue foglie sono un ingrediente prezioso, ricco di qualità salutari. Una volta bollita l’ortica non è più urticante e si può usare nei risotti, nelle zuppe e nelle frittate.
More di rovo
Dolcissime, le more selvatiche crescono in estate fino a settembre proprio nel cuore dei rovi più inaccessibili. Un piccolo frutto con tante vitamine e antiossidanti. Provatelo per preparare marmellate e confetture da gustare da sole, sulla panna cotta o il gelato o come farcitura di ottime crepes.
Aglio orsino
La versione “wild” dell’aglio con il suo bulbo carnoso, le sue foglie allungate e i fiori bianchi è la base per preparare una salsina aromatica molto versatile e per un pesto delizioso, meno forte di quello all’aglio tradizionale. Le foglie giovani dell’aglio orsino si possono utilizzare per dare sapore alle insalate.
Regole per un foraging sicuro
La raccolta delle erbe e dei fiori spontanei che è la versione moderna dell’antica “alimurgia”, l’alimentazione frugale dei contadini, è molto divertente. Però bisogna sempre rispettare alcune regole.
- Il foraging, soprattutto se non si conoscono bene le piante selvatiche, andrebbe praticato sempre in compagnia di esperti che possano suggerire quali scegliere: in questo modo si evita di raccogliere piante non commestibili o addirittura pericolose.
- I luoghi vanno rispettati: bisogna seguire le regole di ingresso e le piante devono essere raccolte tagliandole non strappandole alla radice.
- Un foraging sostenibile raccoglie solo quello che serve: mai sprecare, prendendo troppo e rischiando poi di buttarne una parte.
- Attenzione al posto dove si sceglie di fare foraging: meglio preferire prati e campi poco non inquinati, lontani da strade trafficate e centri urbani.
Esperienze di foraging estivo
Molto divertente e sorprendente può essere l’esperienza di un corso di foraging sul campo, con guide esperte che fanno di una semplice uscita all’aria aperta un vero e proprio laboratorio didattico. Sono tante le associazioni che le organizzano in Italia. In estate fare foraging è ancora più piacevole perché le temperature miti e il fiorire spontaneo della natura lo rendono più facile anche per i principianti. Trovate un po’ di info su questi siti:
Lucia Fino