Wise Society : EuroVelo, tutto sulla rete cicloturistica d’Europa

EuroVelo, tutto sulla rete cicloturistica d’Europa

di Andrea Ballocchi
6 Settembre 2023

La rete cicloturistica più estesa al mondo ha 25 anni. In futuro, se completata, l’infrastruttura percorrerà tutta Europa lungo più di 93mila km, con grande beneficio per la mobilità sostenibile

EuroVelo ha compiuto 25 anni. La rete cicloturistica più estesa al mondo, la regina delle ciclabili in Europa, permette di girare in bicicletta per tutta Europa (Italia compresa), potendo scegliere tra diversi itinerari, alcuni dei quali si incrociano. Questa rete itinerari ciclistici di lunga percorrenza, che collegano e uniscono l’intero continente toccando 42 nazioni, si sviluppa lungo più di 93mila km previsti (56mila dei quali sono già percorribili in bici).  Oltre all’infrastruttura fisica, è bene ricordare che anche quella virtuale attira molto interesse: con oltre 5,3 milioni di visitatori e un incremento medio del 20% ogni anno, il sito ufficiale della rete cicloturistica è una delle principali piattaforme web di cicloturismo per pianificare le proprie vacanze in bicicletta in Europa.

Segnaletica Eurovelo

Foto Shutterstock

Cos’è EuroVelo 

EuroVelo è una rete composta da 17 piste ciclabili a lunga percorrenza che attraversano e collegano l’Europa. È stata progettata da ECF, che possiede il marchio EuroVelo e ne coordina lo sviluppo a livello europeo. ECF è l’acronimo della European Cyclists’ Federation, federazione che comprende le organizzazioni ciclistiche nazionali (organizzazioni che promuovono la bicicletta per la mobilità urbana) in tutta Europa.

Obiettivi

Gli obiettivi dell’iniziativa EuroVelo sono di garantire la realizzazione e lo sviluppo di piste ciclabili “di livello europeo di altissima qualità in tutti i paesi d’Europa, portando le migliori pratiche europee oltre i confini e armonizzando gli standard”. Inoltre, intende comunicare l’esistenza di questi percorsi ai decisori e ai potenziali utenti, promuoverne e commercializzarne l’uso e fornire un importante punto di riferimento per informazioni sull’uso della bicicletta in Europa. La finalità del progetto è, come si legge nel sito web ufficiale, di:

“incoraggiare un gran numero di cittadini europei a provare la bicicletta, e quindi promuovere il passaggio a viaggi sani e sostenibili, per viaggi giornalieri e come cicloturismo”.

La stessa ECF ricorda che lo sviluppo e il funzionamento delle rotte EuroVelo sono curati da governi nazionali, regionali e locali, fornitori di servizi commerciali e Ong.

Nascita della rete

Prima ancora della rete e delle mappe EuroVelo, è bene ricordare alcune delle tappe importanti che hanno caratterizzato la nascita della rete. La prima è databile al 1993, con l’apertura della rete nazionale danese di piste ciclabili, “una delle ispirazioni per EuroVelo”. Seguirono le prime riunioni e discussioni riguardanti l’idea di istituire una rete europea di piste ciclabili.

Jens Erik Larsen, ingegnere civile e membro dell’associazione Foreningen Frie Fugle (specializzata in consulenza ecologia, ambiente, ciclismo, architettura e pianificazione del traffico), inizia a lavorare su una proposta. Fugle è uno dei fondatori del movimento di pensiero che nel corso degli anni successivi preparerà un prima mappa con le proposte di 12 piste ciclabili europee. Nel 1997 Viene presentata una domanda alla Commissione Europea per il finanziamento del progetto EuroVelo. Nello stesso anno il progetto EuroVelo viene ufficialmente “lanciato” a Logroño, in Spagna. Da lì si concretizzeranno le varie ciclovie che diventeranno parte integrante della rete oggi conosciuta e apprezzata da milioni di cicloturisti.

Parte di eurovelo 13, in Austria

Eurovelo 13, Austria – Foto Shutterstock

Il valore del cicloturismo

Perché investire in cicloturismo? Oltre agli indubitabili benefici di promuovere l’unico vero mezzo che rappresenta la mobilità sostenibile, vi è un importante motivo economico. Il cicloturismo ha un valore di oltre 44 miliardi di euro annui, ricorda la stessa ECF.

È una cifra superiore a quella dell’industria europea delle navi da crociera. Uno studio commissionato dal Parlamento europeo a ECF ha permesso di valutare l’impatto economico di EuroVelo, se sviluppata come rete europea di trasporto e turismo. Si stima che 60 milioni di viaggi genereranno un totale di sette miliardi di euro di entrate dirette attribuibili alla mappa delle piste ciclabili d’Europa più significative e attraenti.

Nel frattempo cresce il numero di presenze lungo gli itinerari EuroVelo. Secondo l’ultimo monitoraggio, pubblicato lo scorso maggio, il ciclismo è cresciuto fortemente lungo l’infrastruttura europea nel 2022 rispetto al 2019, sia nei fine settimana che nei giorni feriali. L’aumento dell’utilizzo della rete europea di piste ciclabili è stato del +11%.

I motivi per cui si percorre non sono solo legati al turismo, ma anche allo svago o per esigenze di mobilità. Quali sono state le più frequentate? In termini di crescita, il tasso più elevato lo ha sperimentato la Ciclovia del Rodano – EuroVelo 17 –  (+35%), seguita dalla Ciclovia del Mediterraneo (Eurovelo 8, +21%) e la Via Romea Francigena (Eurovelo 5, +16%). Questo è un bel segnale che mostra come EuroVelo in Italia stia prendendo sempre più piede, a conferma che anche nel nostro Paese c’è una sensibilità diffusa sul tema bici e ciclovie.

Eurovelo 1 in Portogallo

Parte di Eurovelo 1, in Portogallo – Foto Shutterstock

Alla scoperta di Eurovelo e di alcune sue ciclovie

Andiamo a scoprire alcune delle rotte, composte da strade e piste ciclabili in Europa che fanno parte di questa rete. Ricordiamo che per tutte le indicazioni aggiuntive e le tracce gpx si può consultare il suto web ufficiale di Eurovelo.

Strada del litorale Atlantico 

Parte da Capo Nord e termina a Lisbona la Atlantic Coast Route (EuroVelo 1). Si snoda lungo il confine occidentale dell’Europa, dalla Scandinavia al Portogallo meridionale e occidentale. Lungo questa rotta è possibile scoprire 14 siti Unesco. Tocca i fiordi della Norvegia, la costa irlandese, le scogliere della Bretagna e le spiagge del Portogallo, per un totale di 11mila km. 

Strada delle Capitali 

La Capital Route, ovvero l’EuroVelo 2, è una pista ciclabile che tocca Dublino, Londra, Berlino, Varsavia, Minsk e Mosca nel suo percorso di 5mila km. Si sviluppa da Galway, in Irlanda, fino alla capitale russa, passando anche da quella del Regno Unito, Germania, Polonia, Bielorussia e Russia. Permette di scoprire città storiche, ma anche scoprire paesaggi naturali come la foresta di Białowieża tra Polonia e Bielorussia o il Parco Nazionale di Snowdonia nel Regno Unito.

Via dei pellegrini 

La Pilgrim Route (EuroVelo 3) è caratterizzata dall’alto tasso artistico-culturale delle località che è possibile scoprire percorrendo i circa 5.600 km che uniscono Trondheim (Norvegia) a Cabo Fisterra (Spagna), considerato per molti secoli la fine del mondo conosciuto. Oltre a poter percorrere una parte di una delle vie di pellegrinaggio più importanti d’Europa, lungo il percorso lungo è possibile scoprire anche alcuni degli edifici religiosi più imponenti del continente, tra cui le cattedrali di Colonia, Aquisgrana e di Santiago di Compostela. Si può anche passare e scoprire città come Amburgo, Liegi e Parigi. 

Itinerario dell’Europa Centrale

Pedalare per 5.100 km attraverso l’Europa da ovest a est è il tratto caratteristico della EuroVelo 4, la Central Europe Route, che unisce Roscoff (Francia) a Kiev (Ucraina), permettendo di percorrere e scoprire la regione belga delle Fiandre occidentali, la costa settentrionale della Francia e la Foresta Boema, tra le tante amenità.

Via Romea Francigena

La prima delle tre vie che si sviluppano in Italia è la EuroVelo 5 che collega Londra a Brindisi. Si svolge in 3200 km lungo i quali è possibile viaggiare in Regno Unito, Francia, Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Italia, scoprendo i vigneti dell’Alsazia, l’entroterra della Toscana e la Via Appia.  

Atlantico–Mar Nero 

Va dall’Atlantico al Mar Nero l’EuroVelo 6, detta anche “strada dei fiumi” in quanto segue o incontra sei fiumi europei, tra cui i tre più lunghi d’Europa: Loira, Reno e Danubio. La Atlantico–Mar Nero è una delle rotte EuroVelo più popolari che, lungo i suoi 4700 km, permette di visitare 11 siti Unesco, alcuni dei castelli più belli del mondo, infrastrutture di prim’ordine e una topografia pianeggiante che ne fanno un percorso fattibile e piacevole per ogni cicloturista. 

Ciclovia del Sole

È lunga poco più di 7400 km la EuroVelo7, una delle più lunghe della rete ECF. La Ciclovia del Sole è la seconda via che passa in Italia, unendo Capo Nord a La Valletta (Malta), attraversando da nord a sud l’Europa e la nostra Penisola. Oltre al Belpaese e a Malta, passa in Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria, costituendo una delle infrastrutture ciclabili più interessanti e varie per i cicloturisti dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.

Ciclovia del Mediterraneo

Il terzo itinerario che passa dall’Italia è EuroVelo 8, conosciuta come Ciclovia del Mediterraneo. Si sviluppa lungo più di 7mila km dal sud della Spagna a Cipro costeggiando il mare, entra in Italia a Ventimiglia, sale a Torino e attraversa la Pianura Padana in direzione Trieste, ricorda Fiab. Unisce Cadice a Cipro, permette di viaggiare per lo più lungo strade che costeggiano il mare.

Andrea Ballocchi

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