Wise Society : Clean cooking per l’ambiente e la lotta alle disparità

Clean cooking per l’ambiente e la lotta alle disparità

di Maria Enza Giannetto
11 Dicembre 2023

Ingredienti freschi e non raffinati e tecniche di cottura alternative. Il clean cooking o cucina pulita è un approccio culinario che promuove la preparazione e il consumo di cibi sani e sostenibili e che, riducendo l'uso di ingredienti e metodi di cottura poco salutari, diventa un vero e proprio strumento di sviluppo sostenibile

Un approccio culinario che promuove la preparazione e il consumo di cibi sani, nutrienti e sostenibili e che, riducendo o addirittura evitando l’uso di ingredienti e metodi di cottura poco salutari (per l’uomo e per il pianeta), diventa un vero e proprio strumento di sviluppo sostenibile. Il Clean Cooking, o cucina pulita, è ormai considerato un sistema per la salvaguardia dell’ambiente e del benessere.

donna che cucina in africa

Foto Shutterstock

Cos’è il clean cooking e come funziona

Il clean cooking – o cucina pulita – si concentra sull’utilizzo di ingredienti freschi, naturali e integrali, preferendo frutta, verdura, cereali integrali, legumi e fonti di proteine magre ed evitando l’uso di additivi chimici, conservanti e aromi artificiali, nonché ingredienti come olii raffinati, zuccheri aggiunti, alimenti processati e cotture ad alte temperature. Inoltre, il clean cooking promuove metodi di cottura più sani, come la cottura a vapore, la grigliatura, la cottura al forno o la preparazione di pietanze fresche e crude.

L’obiettivo principale del clean cooking è quello di favorire uno stile di vita sano, incoraggiando abitudini alimentari consapevoli e sostenibili. Per questo il clean cooking propone diverse alternative che oltre allo stile di vita sano e sostenibile hanno anche un effetto benefico sull’ambiente.

In breve

Le principali soluzioni del clean cooking, che mirano a promuovere una cucina sana, sostenibile e consapevole, sono:

  1. Utilizzo di ingredienti freschi e naturali: preferire alimenti freschi, non processati e ricchi di nutrienti come frutta, verdura, cereali integrali e legumi.
  2. Attenzione alla provenienza degli ingredienti: preferire ingredienti locali, biologici e sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e supportando l’agricoltura responsabile.
  3. Cotture a basse temperature: utilizzare metodi di cottura come la cottura a vapore, la cottura al forno o la grigliatura, che richiedono temperature più basse e limitano la formazione di sostanze tossiche.
  4. Riduzione dell’uso di sostanze artificiali: evitare l’uso di additivi chimici, conservanti e aromi artificiali, preferendo ingredienti naturali per dare sapore ai piatti.
  5. Limitare l’uso di grassi e zuccheri raffinati: ridurre l’uso di oli raffinati e di zuccheri aggiunti e preferire e preferire fonti di grassi sani come olio extravergine d’oliva, olio di cocco o burro di frutta secca o dolcificanti naturali come miele, sciroppo d’acero o frutta fresca per addolcire i piatti.
  6. Pianificazione dei pasti: organizzare i pasti in anticipo, acquistando solo gli ingredienti necessari, per ridurre gli sprechi alimentari e massimizzare la freschezza degli alimenti consumati.
legumi

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Il clean cooking è parte integrante dello sviluppo sostenibile

L’adozione di pratiche di cucina pulita contribuisce a diversi obiettivi di sviluppo sostenibile. Innanzitutto permette il mantenimento di salute e benessere perché promuove un’ambiente domestico più sano riducendo l’inquinamento atmosferico e l’esposizione a fumi tossici.

La cucina pulita è anche alla basa della sostenibilità ambientale visto che riduce i metodi di cottura tradizionali, come la combustione di biomassa, che contribuiscono alla deforestazione e alle emissioni di gas serra. Inoltre, l’utilizzo di soluzioni di clean cooking, come stufe efficienti a biomassa o cucine solari/elettriche, riduce la dipendenza dai combustibili fossili e promuove l’utilizzo di fonti di energia sostenibili e rinnovabili. 

Non solo. Il clean cooking è considerato anche come uno strumento per la riduzione delle disparità di genere. Nelle comunità dove la raccolta della legna per la cottura dei pasti è affidata alle donne, l’adozione di soluzioni di clean cooking può, infatti, ridurre il tempo e la fatica necessari per raccogliere il combustibile tradizionale. Ciò permette alle donne di dedicarsi ad altre attività produttive e di sviluppo, favorendo l’empowerment femminile.

Allo stesso tempo, il clean cooking permette la riduzione delle disparità economiche perchè permette di ridurre i costi associati all’uso di combustibili tradizionali, come la legna o il carbone, e può anche creare opportunità di lavoro e sviluppo nell’industria delle energie rinnovabili.

Clean cooking Alliance: cucina pulita per 3 miliardi di persone

Cucinare su fuochi all’aperto o su stufe inefficienti comporta la combustione di combustibili come legno, carbone, carbone e cherosene, che rilasciano emissioni nocive. Molti dei fornelli più moderni sono invece altamente efficienti e possono ridurre il consumo di combustibile del 30-60%, con conseguente riduzione delle emissioni di gas serra. Ecco perché la Clean Cooking Alliance, ogni anno, promuove alternative sostenibili di cucina pulita che possono aiutare soprattutto l’Africa.

Secondo le ricerche, infatti, la riduzione del black carbon, del metano e di altri inquinanti climatici a vita breve non solo avrebbe sostanziali co-benefici sulla salute e sull’inquinamento atmosferico, ma può contribuire in modo significativo, nel breve termine, a limitare il riscaldamento globale, un obiettivo internazionale a lungo termine per evitare gli impatti più pericolosi del cambiamento climatico. Insomma, la mitigazione dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale richiede un’industria inclusiva che renda accessibile la cucina pulita ai tre miliardi di persone che ne sono prive.

Il valore della clean cooking

“Il passaggio a una cucina pulita- sottolineano i membri dell’Alliance – , utilizzando stufe e combustibili moderni, trasforma la vita migliorando la salute, proteggendo il clima e l’ambiente, dando maggiore potere alle donne e aiutando i consumatori a risparmiare tempo e denaro. Cucinare senza fornelli e combustibili puliti rilascia inquinanti tossici nell’ambiente e mette in pericolo la salute e il benessere di miliardi di persone in tutto il mondo”.

Fuochi aperti e stufe inefficienti creano inquinanti domestici che mettono le famiglie che vivono in casa a rischio di diverse malattie gravi e persino di morte. Non solo, questi sistemi contribuiscono al cambiamento climatico, allo scioglimento dei ghiacci e alla deforestazione. Insomma, come sottolinea l’Alliance sul sito dedicato, “Le stufe efficienti sono migliori per l’ambiente perché possono ridurre il consumo di carburante del 30-60%, diminuendo le emissioni dannose per il clima”.

Una soluzione trasversale

La cucina pulita ha un indicatore dedicato nell’ambito dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 7, che richiede “l’accesso a un’energia economica, affidabile, sostenibile e moderna per tutti”. Più in generale, la cucina pulita contribuisce direttamente al raggiungimento di 10 dei 17 SDG.

In pratica il clean cooking può davvero aiutare l’Africa (e non solo) migliorando la salute delle persone, garantendo una cottura più sana e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo lo sviluppo sostenibile delle comunità. Proprio per questo l’evento di punta del settore della cucina pulita, il Clean Cooking Forum, incontro biennale di leader della cucina pulita e dell’energia pulita da tutto il mondo, si tiene da anni proprio in Africa.

Ogni anno, il Clean Cooking Forum, ospitato dalla Clean Cooking Alliance (CCA), esplora argomenti critici come le nuove tecnologie, finanziamenti creativi e opportunità di investimento, interventi di cambiamento comportamentale e strategie per rafforzare l’inclusione delle donne in tutto il valore della cucina pulita.

Maria Enza Giannetto

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