Wise Society : Radici commestibili: un concentrato di virtù da portare sempre in tavola

Radici commestibili: un concentrato di virtù da portare sempre in tavola

di Lucia Fino
27 Luglio 2022

Bianche o colorate, dolci o piccanti. Le radici commestibili esistono per tutti i tipi di palato: rappresentano un ingrediente prezioso in una dieta sana e variegata, perché apportano tanti benefici all'organismo. Scopriamo le più famose.

Le radici commestibili sono tante e diverse: una riserva incredibile di sostanze nutritive che l’uomo sfrutta fin dall’antichità. Le radici da mangiare, dalla semplicissima e impareggiabile carota all’esotico daikon, sono fondamentali in una dieta con una buona percentuale di vegetali, l’unica che possa davvero mantenerci in salute e in linea. Le radici, in questo senso, sono una risorsa nascosta, forse meno appariscente ma decisamente importante. Allora che cosa aspettiamo a scoprire tutte le radici da portare in tavola per fare il pieno di vitamine e sali minerali vitalizzanti ma anche di colori e di sapori?

radici commestibili: il sedano rapa

Foto Shutterstock

Radici commestibili: facciamo chiarezza

Ma cosa sono le radici? Si tratta della parte da cui nasce la pianta e che raccoglie i nutrienti dal terreno. Sono ricche di vitamine e minerali e il più delle volte hanno una forma tozza simile a quella dei tuberi: al loro interno la percentuale di acqua (ma un’acqua “viva” ricca di sostanze preziose) è altissima.

Le radici commestibili per loro natura sono facili da coltivare e da raccogliere e per questo sono entrate molto presto nella nostra alimentazione. E anche per consumarle basta poco: la gran parte delle radici edibili si consuma bollita e alcune si prestano a essere usate anche crude, soltanto grattugiate o a pezzetti, anche come condimento.

I benefici delle radici commestibili

La varietà di sapori delle radici edibili nasconde anche proprietà diverse: le radici commestibili hanno anche, infatti, tanti benefici per la salute molto diversi a seconda delle varietà che si mettono nel piatto.

Proprietà antisettiche

Le radici da mangiare piccanti, come il rafano, sono antisettiche, quasi degli antibiotici naturali. Perfette in caso di raffreddore, tosse, cistiti e per rinforzare le difese naturali dell’organismo.

Proprietà depurative

Le radici commestibili amare come la scorzonera sono invece depurative e fortemente disintossicanti, benefiche per fegato e reni. Da usare quando ci sentiamo appesantiti, intossicati o dopo un periodo in cui abbiamo ecceduto con cibi grassi, zucchero, alcolici.

Proprietà anti-age

Le radici commestibili dolci, come le carote, apportano molti antiossidanti fra cui le vitamine A ed E dall’azione anti-age (per favorirne l’assorbimento meglio condirle con un filo d’olio extravergine di oliva). Niente di meglio per un pieno di bellezza e salute per la pelle magari in vista dell’abbronzatura, per conquistare un colore più sano e compatto.

carote colorate

Foto di Gabriel Gurrola / Unsplash

Radici commestibili: un elenco da consultare

Ma quali sono le radici commestibili da mangiare che possiamo cercare e trovare al mercato, nei negozi di ortofrutta e anche in tanti supermercati? Ecco l’elenco delle radici da mangiare da provare. Dalle più consuete e “nostrane” a quelle più sfiziose ed esotiche.

  • Carote. Le radici più familiari, e anche fra le più amate e usate in cucina. Sono ricche di vitamina A, preziosa per la vista e la salute della pelle, ma anche vitamina C, ferro, potassio, calcio, fosforo: perfette crude ma deliziose cotte, sempre condite con olio extravergine di oliva per valorizzare le vitamine liposolubili. Le avete mai provate al forno? Piacciono anche ai più piccoli!
  • Sedano rapa. Disintossicante, diuretico e con pochissime calorie, perfetto anche nelle diete. Il suo sapore dolce si presta alle vellutate, alle zuppe e alle creme di verdure: è buonissimo anche sotto forma di chips, al forno per la sua consistenza carnosa, quasi da bistecca veg, e crudo in insalata.
  • Bardana. Ricca di potassio, antibatterica e benefica per il microbiota, la radice di bardana si può mangiare in zuppa o fritta. Passata in padella può essere un condimento insolito per il riso al vapore o bollito insieme a un tocco di piccante.
  • Scorzonera (o asparago d’inverno). Nutriente, con un ottimo contenuto di vitamine (B6, B2, C e A) e rimineralizzante (contiene magnesio, potassio, ferro, fosforo) si consuma bollita e al forno. E vale la pena provarla in purea: leggermente amarognola è un contorno perfetto per i secondi!
  • Rafano. Con il suo sapore piccante si presta a essere usata per gustose salsine o semplicemente grattugiata per insaporire i piatti. È un disinfettante naturale: antisettica, antinfiammatoria e antibiotica.
  • Rape bianche. Antiossidante, combatte i radicali liberi ed è anche depurativa e rimineralizzante. Si usa nelle zuppe e minestre ma vi stupirete se la provate lessata come ripieno nelle torte salate con un po’ di formaggio: buonissima!
  • Ravanelli. Una punta di piccante per questa radice inconfondibile, ottima in insalata, che contiene ferro e vitamine B e C ed è benefica per fegato e reni.
  • Barbabietole rosse. Ricche di sali minerali, di antiossidanti, di Vitamina C e di acido folico sono nutrienti e sazianti. Da mangiare anche tutti i giorni bollite in insalata, sono un ingrediente per originali e colorati risotti.
  • Liquirizia. Depurativa, antistipsi e antisettica la radice della liquerizia è un ingrediente tradizionale da consumare al naturale o sotto forma di caramella o infuso. Attenzione a non esagerare con le quantità perché può diventare lassativa e far rialzare la pressione.
  • Pastinaca: da gustare semplicemente bollita in purea, una fra le migliori radici bianche. Contiene vitamina C e B6 e ha un sapore leggermente acidulo, meno dolce di quello della carota ma più fresco.
  • Daikon. Quasi la versione esotica del ravanello il daikon è ricco di vitamina C e di antiossidanti. Nella cucina giapponese è usato in molti piatti, crudo. Si può però anche cuocere al vapore e saltare in padella: benefico e stuzzicante.
  • Zenzero. Dello zenzero non si finisce di sperimentare le qualità benefiche. Aiuta la digestione, disinfetta, è antivirale. Si consuma grattato anche nei centrifugati di frutta e verdura ed è ottimo come tisana depurativa.
  • Curcuma. La polvere gialla che regala gusto e colore alla cucina orientale si ricava proprio dalla radice. Antinfiammatoria, questa spezia della longevità dà il suo meglio nel golden milk.
Radici commestibili: zenzero

Foto Shutterstock

Radici in cucina: dal dolce al piccante tanti sapori per tutti

Per chi ama la cucina sana e salutare ma anche buona e stuzzicante, le radici edibili sono un passe partout: in cucina non possono mancare! Le radici da mangiare infatti hanno sapori diversissimi, da utilizzare in tanti piatti, come contorno o anche da soli. Come abbiamo visto, ci sono radici dolci come le carote o le rape rosse oppure radici commestibili di sapore piccante come il ravanello o il rafano o ancora amare come quella di scorzonera o di bardana. Preziose in particolare le radici bianche, un concentrato di virtù nutrizionali: la più famosa è quella di soncino.

Come pulirle e mangiarle

Le radici vanno sempre pulite molto bene, eliminando tutta la terra e tagliate nel modo giusto. Difficile? No, basta seguire qualche piccola regola. Le radici si lavano sotto l’acqua corrente fredda, a lungo. Per rimuovere qualche residuo di terra si può usare anche uno spazzolino o la parte liscia di una spugnetta da piatti nuova (da buttare dopo).

Per tagliarle meglio posizionarle su un tagliere. Usare un pelapatate oppure se non lo avete un coltello affilato per raschiare la buccia. Per non farle ossidare via via che le pulite mettete le radici nell’acqua acidulata. Quindi tagliate le radici per il lungo a bastoncini oppure a rondelle avendo sempre cura di eliminare la parte filamentosa, più dura con un coltello.

Lucia Fino

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