Il vino biologico si dota di una nuova certificazione per dare ai consumatori un'informazione trasparente e la garanzia di un prodotto sicuro. Sono già oltre 50.000 gli ettari di vitigno in Italia che hanno messo al bando fitofarmaci e fertilizzanti chimici di sintesi
Il vino è una grande passione degli italiani oltre che uno dei nostri prodotti agroalimentari di punta all’estero. Se a questo aggiungiamo l’esigenza in crescita nel mercato interno di limitare il più possibile le quantità di additivi e conservanti presenti nella dieta quotidiana, non stupisce l’attenzione che al Vinitaly è stata dedicata ai vini biologici. Nell’ultima edizione della Fiera sono state, infatti, presentate le prime etichette di vino biologico regolarmente certificate con l’eurofoglia – il logo europeo obbligatorio per questo tipo di produzioni – richiamando un interesse, anche commerciale, di notevoli dimensioni. Non più una produzione di nicchia ma un settore che potrebbe diventare un ulteriore traino per il nostro export e uno stimolo al consumo di qualità di quello che, a tutti gli effetti, è da considerarsi un alimento.