Wise Society : Pistacchi, il cibo che nutre mente e corpo

Pistacchi, il cibo che nutre mente e corpo

di Maria Enza Giannetto/Nabu
14 Ottobre 2020

Studi americani sottolineano i benefici della frutta secca californiana. Ecco i consigli della psicoterapeuta Katia Vignoli su come utilizzarli e farsi ispirare per il benessere fisico e dell’anima

Quelli italiani vengono da Bronte e Adrano, alle pendici dell’Etna, e sono tutelati dal marchio DOP “Pistacchio Verde di Bronte“. Che arrivino dall’Italia, dal Medio Oriente o dalla California, i pistacchi sono ormai riconosciuti come un superfood per i suoi tanti benefici sia per il corpo sia per la mente.

I benefici dei pistacchi

Uno studio della Loma Linda University e un’indagine condotta dall’istituto di ricerca Focus Vision negli USA, recentemente, ne hanno ulteriormente messo in evidenza l’aspetto salutistico, sottolineando come uno spuntino a base di pistacchi californiani possa stimolare le capacità intellettuali e aumentare i livelli di concentrazione al lavoro.

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Ricerche internazionali hanno confermato come uno spuntino a base di pistacchi possa stimolare le capacità intellettuali e aumentare i livelli di concentrazione al lavoro, Image by iStock

I due studi sono stati lanciati dall’associazione non profit American Pistachio Growers, che rappresenta oltre 800 coltivatori di pistacchi in California, Arizona e New Mexico. L’indagine della Focus Vision è stata condotta su 1.000 americani con un lavoro sedentario che hanno saltato la prima colazione e che hanno consumato uno snack a base di pistacchi da 42 g tra le 9 e le 11 di mattina.

Circa il 92% dei partecipanti ha affermato che il consumo di pistacchi li ha aiutati a tenere alta la concentrazione e il 90% sostiene che i pistacchi sono uno spuntino decisamente più sano rispetto a quelli più comuni.

Lo studio della Loma Linda University ha invece misurato le frequenze cerebrali dopo il consumo di frutta secca di vario genere, rilevando che i pistacchi hanno prodotto la miglior risposta a livello di gamma di frequenze cerebrali. In particolare, pistacchi stimolerebbero quelle che migliorano il processo cognitivo, e che favoriscono la conservazione delle informazioni, l’apprendimento e la percezione.

Pistacchio, frutta secca per tenera alta la concentrazione

«Tra i frutti secchi – dice Katia Vignoli, psicoterapeuta e giornalista – il pistacchio è uno dei più versatili e più appetibili. Ottimo come ricarica quando ci si sente a corto di forza e ideale per sostenere la concentrazione dopo una prolungata attività intellettuale.  Il pistacchio vanta anche una forte valenza simbolica: è un seme e rimanda quindi alla rinascita, l’atto di sgusciarlo custodisce la magia del segreto, la pienezza della vita si rispecchia nella sua ricchezza di nutrienti».

Il pistacchio si rivela dunque uno snack capace di nutrire mente e corpo senza rinunciare ad un gusto fragrante e appagante che influisce positivamente anche sul tono dell’umore e fa bene all’anima.

pistacchi e pesto di pistacchi

Secondo Katia Vignoli “I pistacchi, oltre alle loro qualità nutrizionali, hanno anche una forte valenza simbolica: sono semi che rimandano alla rinascita e l’atto di sgusciarli custodisce la magia del segreto, la pienezza della vita si rispecchia nella loro ricchezza di nutrienti”, image by iStock

Nutrire mente e corpo: i consigli di Katia Vignoli

Ecco, quindi, in sintesi, alcuni consigli di Katia Vignoli per nutrire mente e corpo prendendo spunto dal pistacchio.

  1. Vivi e mangia in modo pieno! La “pienezza” nutre corpo e anima. La compresenza dei vari nutrienti del pistacchio (sostanze grasse, sostanze proteiche, vitamine del gruppo B, fosforo, clorofilla…) rimandano al bisogno di una vita appagante sotto più aspetti. Mangia di tutto e non fissarti su certi cibi a discapito di altri. La varietà crea sazietà molto più della quantità!
  2. Ama le piccole cose. Nel piccolo sta il grande! Quanta ricchezza in un pistacchio! Constatarlo attraverso il seme, rimanda all’importanza delle piccole cose. Riduci le porzioni e non rinunciare ai cibi che ti piacciono. Anche un boccone può appagare, se è un boccone di felicità.
  3. Custodisci segreti con te stesso! Il guscio insegna la magia del segreto. Impegnati a proteggere i tuoi segreti. Un tempo c’erano cibi che si mangiavano solo in certe occasioni, ricette che non si svelavano, ripieni a sorpresa… Riporta questo incanto sulla tua tavola e la magia è garantita.
  4. Ricerca la giusta compagnia.semi oleosi sono facili da condividere, questo però non comporta nessun obbligo di attingere allo stesso piatto. Nel tuo approccio al cibo, offrilo a qualcuno con cui senti una vicinanza emotiva. Fare la differenza è importante: ti restituisce il senso più alto della condivisione, che nutre l’anima quando è corrisposta e la impoverisce quando invece è solo automatica.
  5. Sii spontaneo! Mangiare è un atto naturale. Un tempo ci nutrivamo solo dei frutti della terra e concedersi la  spontaneità, assecondare il flusso delle cose, è una risorsa infinita. Allenarsi alla naturalezza rende semplici le cose che sembrano difficili. Impegnati a mangiare solo quando ne hai davvero necessità. Ti accorgerai che, senza nessuna costrizione, troverai la giusta misura col cibo.
  6. Stupisciti e usa la creatività! La versatilità moltiplica le risorse. Crema di pistacchio spalmata sul pane tostato a colazione, un pugno di pistacchi nel sugo della pasta o sbriciolati su un trancio di pesce. La versatilità moltiplica le funzioni e con esse le risorse. Riconoscere la versatilità di un cibo in cucina fa la differenza: mescolare frutta e verdura o utilizzare un ingrediente per un piatto che di norma non lo prevede, può sortire risultati inaspettati.
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