Wise Society : A Barcellona i mercati comunali diventano a chilometro zero

A Barcellona i mercati comunali diventano a chilometro zero

di Redazione Wise Society
30 Novembre 2015

Un progetto del comune prevede incrementare l'offerta di prodotti locali in 25 dei 39 mercati rionali

La sindaca di Barcellona Ada Colau eletta a maggio del 2015, lo aveva promesso partecipando lo scorso 15 di ottobre al Milan Urban Food Policy Pact, il grande patto che riunisce 110 città del mondo impegnate a difendere un sistema alimentare delle aree urbane più equo e sostenibile.

Detto fatto, tornata nella capitale catalana ha messo all’ordine del giorno l’approvazione di un provvedimento in base al quale il Comune di Barcellona si impegna nei prossimi tre anni e mezzo, a trasformare 25 dei 39 mercati municipali in centri di offerta di prodotti a chilometro zero (o comunque provenienti da un raggio di 150 chilometri di distanza da Barcellona) ed ecologici.

Il piano è tuttavia già cominciato con un progetto pilota nel Mercat de la Llibertat situato nel caratteristico quartiere di Gràcia dove i 36 espositori offrono già ai loro clienti prodotti ecologici provenienti da canali di prossimità. Nell’immediato futuro sui prodotti in vendita al Mercat de la Llibertat e in altri 13 marcati rionali, i clienti troveranno etichette verdi certificate dalla Unione Europea che avviseranno i clienti che in quel mercato si vendono prodotti a chilometro 0.

«Nella nostra città ci sono 39 mercati rionali che rappresentano la principale fonte di rifornimento di prodotti freschi e locali per moltissima gente. Con sessanta milioni di visite all’anno, questi mercati si sono convertiti in centri economici importanti che generano coesione sociale e territoriale nella città», ha commentato Ada Colau.

Ma non è tutto: il governo cittadino punta a realizzare un Piano di consumo responsabile 2016/2020 che tra le altre cose prevede il rafforzamento di politiche educative per diffondere buone pratiche di consumo sostenibile e l’elaborazione di misure volte a evitare lo spreco alimentare.

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