Wise Society : Doggy bag: chiederla è sempre una buona idea

Doggy bag: chiederla è sempre una buona idea

di Mariella Caruso
25 Novembre 2021

Quando andiamo a ristorante chiedere la doggy bag è sempre una buona idea. E no, questa ottima abitudine non c’entra nulla col possedere un cane o un gatto. Anzi, come potrete immaginare, il significato di doggy bag è strettamente legato al cibo. Scopriamo di più e, soprattutto, se è una pratica in voga anche in Italia.

Doggy Bag

Foto Shutterstock

Cos’è la doggy bag

La doggy bag è essenzialmente il contenitore all’interno del quale il ristoratore mette il cibo avanzato da un cliente durante il pasto, contenitore che poi viene consegnato al cliente stesso in modo che possa portarlo a casa e consumarlo poi in un altro momento.  Chiedere la doggy bag, insomma, significa voler portare via il cibo rimasto nel piatto per poterlo poi consumare a casa. Un’abitudine che, per fortuna, si sta consolidando anche in Italia, Paese in cui ancora nell’estate 2019, secondo un sondaggio di Coldiretti/Ixé sulle abitudini degli italiani, il 37% degli intervistati si vergognava a uscire dal ristorante con la Doggy Bag mentre il 18% lo faceva solo di rado. A questi andavano aggiunti un 14% di intervistati che lo considerava un gesto da maleducati e poveracci.

Spreco di cibo al ristorante

Se mettiamo insieme questo sondaggio alla ricerca realizzata nello stesso periodo dalla catena Metro in collaborazione con Bocconi Green Economy Observatory, scopriamo che ogni ristorante italiano getta via ogni settimana tra i 440 e i 4400 litri di scarti alimentari. C’è davvero poco da stare allegri, soprattutto perché la stessa ricerca evidenziava come molti ristoratori non siano contenti di mettere in risalto la possibilità di portare a casa la Doggy Bag per non fare brutte figure con i propri clienti.

Perché chiedere sempre la doggy bag

Invece portare a casa la Doggy Bag è sempre una buona idea. I motivi sono tanti che vanno da quelli ambientali a quelli economici. Cominciamo da quelli ambientali: portando a casa gli avanzi si ridimensiona il fenomeno dello spreco alimentare, ovvero il cibo che finisce nella spazzatura, il che significa che ci sarà anche meno pattume da smaltire. Non sono da trascurare nemmeno i vantaggi economici: il cibo avanzato è stato già pagato, quindi lo spreco non sarebbe soltanto in termini alimentari, ma anche monetari. Perché ci si dovrebbe quindi vergognare per una buona azione che fa bene anche alle nostre tasche?

Le cose stanno cambiando, anche in Italia

Attualmente in Italia per il ristoratore non è obbligatorio fornire un contenitore idoneo per il trasporto degli avanzi. Può infatti di capitare di portarli via in una semplice vaschetta di alluminio o, addirittura, tra due piatti non riciclabili. Le cose, però, stanno velocemente cambiando, sia per il movimento d’opinione che appoggia la scelta antispreco, sia perché la pandemia ha dato una forte spinta al delivery con il conseguente adeguamento del packaging. A oggi, infatti, è difficile trovare un ristorante, anche stellato, che non abbia sviluppato una soluzione più che idonea al trasporto dei piatti della propria carta. Va da sé che, quindi, tutti i ristoratori possano accogliere la richiesta di una Doggy Bag idonea al trasporto in sicurezza degli alimenti.

L’importante è non vergognarsi

Per fortuna sono sempre di più i ristoranti dove la buona pratica della Doggy Bag è prassi quotidiana. Da clienti, per esempio, dobbiamo imparare a non vergognarci e a richiederla quando, non essendo riusciti a finire la portata, la stessa non ci venga proposta. Anzi è possibile anche fare di più: informarci al momento della prenotazione se è possibile portare a casa quanto avanzato, vino compreso, e dare l’ok alla prenotazione solo se la risposta è affermativa.

Sacchetto Doggy Bag Take Away

Foto Shutterstock

 La doggy bag è obbligatoria?

Come anticipato, in Italia la Doggy Bag non è obbligatoria ma le molte petizioni che si sono avvicendate nel tempo fanno ben sperare per il futuro. Nel 2020 il Festival del Giornalismo Alimentare, organizzato ogni anno a Torino, lanciò una raccolta firme per incentivarne l’obbligo da parte dei ristoratori. Più avanti di noi è invece la Francia, dove tutti i ristoratori sono oggi obbligati dalla legge a fornire ai propri clienti la Doggy Bag con quanto non consumato in loco, da portar vita in contenitori riutilizzabili o riciclabili.

Mariella Caruso

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