Wise Society : La creatività dei giovani agricoltori italiani per adattarsi alla crisi climatica
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La creatività dei giovani agricoltori italiani per adattarsi alla crisi climatica

di Francesca Tozzi
17 Maggio 2012

Coltivazioni di banane sicule, spezie made in Italy per immigrati cinesi, detersivi a base di alloro e ortica: sono solo alcune delle novità presentate il 17 maggio 2012 all'Assemblea dei giovani della Coldiretti

Oltre duemila giovani agricoltori provenienti da tutte le Regioni italiane hannno partecipato all’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa, che si è tenuta a Roma il 17 maggio 2012 presentando alcune idee piuttosto creative ed esperienze curiose e innovative.

Banane

Foto di Giorgio Trovato su Unsplash

Idee per salvare l’agricoltura e adattarsi alla crisi climatica

La crisi e il cambiamento climatico aguzzano l’ingegno: ed ecco quindi chi si è messo a coltivare spezie da vendere alla comunità di immigrati cinesi in città e chi ha realizzato in Italia la prima coltivazione di banane, ora possibile con il surriscaldamento del Paese; o ancora chi ha inventato l’agridetersivo per non inquinare e chi la mozzarella di capra contro le intolleranze sempre più diffuse tra i più piccoli, fino a chi coltiva la manna (un dolcificante naturale) senza aspettare che cada dal cielo. Così hanno trasformato in idee imprenditoriali le paure degli italiani per i cambiamenti climatici, l’immigrazione, la salute e l’ambiente.

Le banane in Sicilia

E così, se in Sicilia il clima ormai tropicale preoccupa quasi tutti per la imminente siccità, c’è chi lo sfrutta a proprio favore e comincia a coltivare banane. A Palermo – spiega la Coldiretti – questo frutto tipicamente tropicale trova davvero un clima adatto per crescere in maestosi caschi. Nella sua azienda, infatti, grazie al microclima e alla posizione soleggiata, Letizia Marcenò, che ha sempre voluto puntare sulla diversificazione aziendale, riesce a produrre le prime banane nostrane. Per ora – afferma la Coldiretti – si tratta di una produzione limitata, ma che diventa ogni anno sempre più interessante anche per l’ottima qualità del frutto.

Gli ortaggi orientali in Piemonte

Non mancano le iniziative per conquistare i tre milioni di immigrati presenti in Italia. Particolarmente innovativo è il successo registrato nell’impenetrabile comunità cinese in Piemonte, a Carmagnola, da un’azienda che si è specializzata in coltivazioni, rigorosamente Made in Italy, di prodotti tipicamente cinesi destinati al consumo fresco e ai ristoranti cinesi della zona. Tra le tante produzioni – continua la Coldiretti – le più richieste sono il cavolo pakchoi, la tiàngua (particolare zucchina tonda) e la jicài (simile all’erba cipollina) molto utilizzata nelle preparazioni a base di maiale, particolarmente gradite ai palati orientali, ma anche gustata alla griglia.

Gli eco-detersivi a base di piante

Tra i giovani della Coldiretti c’è anche chi trasforma la crescente attenzione all’ambiente in attività aziendale, producendo detersivi ecologici in imballaggi biodegradabili. E’ la fortunata esperienza imprenditoriale di Paola Polce che produce, a Ivrea, in Piemonte, detergenti interamente realizzati con le piante, dalle quali vengono estratte tutte le sostanze utili per realizzarli. La gamma è ampissima: si va dal detersivo per lavastoviglie a base di alloro, ortica, limone e rosmarino, con potente forza sgrassante unita alla presenza dell’aceto che garantisce brillantezza sulle stoviglie, al sapone da bucato a base di sambuco e carota, che donano vitalità e morbidezza a tutte le fibre.

Solo qualche esempio a dimostrazione che ai giovani italiani le idee non mancano e che la terra, se ben coltivata, ha ancora molto da dare.

Fonte: Adnkronos

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