Wise Society : Un nuovo studio conferma che l’etichetta Nutri-Score funziona

Un nuovo studio conferma che l’etichetta Nutri-Score funziona

di Patrizia Riso
20 Marzo 2024

Il sistema di etichettatura francese può aiutarci a prenderci cura della nostra salute, ma non piace a tutti. Ecco perché.

Oltre 130 studi scientifici promuovono Nutri-Score, il sistema di etichettatura alimentare già adottato da Francia, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo e Spagna e Svizzera. Anche l’ultima ricerca dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, pubblicata all’inizio di febbraio 2024 su Obesity Review conferma un parere positivo da parte della comunità scientifica. Il gruppo di ricercatori e ricercatrici ha valutato gli effetti che i diversi tipi di etichettatura potrebbero avere sulla popolazione europea con i seguenti parametri: malattie evitate, anni in salute guadagnati e aspettativa di vita.

Etichetta nutriscore

Foto Shutterstock

I vantaggi di nutri-score per la salute pubblica

Lo studio ha messo a confronto il sistema nutri-score con altri sistemi simili: le etichette a semaforo britanniche, l’etichetta delle assunzioni di riferimento e il logo Key Hole usato da alcuni Paesi nel Nord-Europa. Se consideriamo gli anni in buona salute guadagnati, vince il Nutri-Score con una media di 22,2 DALY (disability-adjusted life year) in più ogni 100mila persone. Nella tabella seguente vediamo diverse tipologie di etichette utilizzate in Unione Europea, tra cui le 4 considerate dallo studio.

Tipi di etichette alimentari

Fonte: Relazione della commissione al parlamento europeo e al Consiglio sull’uso di forme di espressione e presentazione supplementari della dichiarazione nutrizionale. 20.5.2020
COM(2020) 207

lo studio rielabora dati di altre ricerche e si basa su due studi, ma non sembra avere dubbi: se si applicasse il sistema Nutri-Score in tuta l’Unione Europea, fino al 2050 si eviterebbero quasi 2 milioni di casi di malattie croniche. Il grafico mostra la percentuale di malattie per categoria: MSD cioè malattie infiammatorie croniche intestinali, malattie cardiovascolari, diabete, demenza, cancro.

Grafico con malattie in evidenza

Didascalia: Obesity Reviews, First published: 07 February 2024, DOI: (10.1111/obr.13719)

Cos’è e come funziona il Nutri-score

Ma facciamo un passo indietro capendo, prima di tutto, cos’è e come funziona questa particolare etichettatura degli alimenti confezionati. Dietro Nutri-score c’è un algoritmo, cioè un sistema di calcolo per l’analisi dei dati al quale corrisponde un sistema di etichettatura. In altre parole, Nutri-score è la traduzione grafica del punteggio nutrizionale che viene diviso in 5 classi, cioè A, B, C, D, E associate rispettivamente a 5 colori: verde scuro, verde chiaro, giallo, arancione e rosso. Il calcolo è basato su 100g di prodotto e su due componenti:

  • Negativa: tiene conto degli elementi nutrizionali il cui consumo dovrebbe essere limitato: calorie, acidi grassi saturi, zuccheri semplici, sodio, per 100 g di prodotto.
  • Positiva: tiene conto degli elementi nutrizionali il cui consumo dovrebbe essere maggiore: fibre, proteine, frutta, verdura, legumi, noci e olio di semi di colza, di noci e di oliva.
Nutri-score

Foto Shutterstock

Chi l’ha inventato

Il Nutri-Score è stato proposto da EREN, un gruppo di ricerca pubblica francese sulla nutrizione e si basa sul punteggio nutrizionale sviluppato dalla British Food Standard Agency noto come “punteggio FSA”. Questo punteggio, che va da -15 a 40, permette di valutare la qualità nutrizionale complessiva degli alimenti. Il gruppo di ricerca che ha elaborato Nutri-score è stato guidato dal professor Serge Hercberg che sostiene che adottare un sistema di gradi da A a E sul fronte dei prodotti alimentari consenta un confronto facile sula qualità nutrizionale dei prodotti.

La nutriform battery

Mentre alcuni paesi dell’UE già utilizzano Nutri-score, in Italia è stata proposto il sistema di etichettatura nutrizionale Nutrinform battery, formulato dalla cooperazione tra quattro ministeri. Questa etichettatura facoltativa contiene informazioni aggiuntive rispetto alla classica etichetta nutrizionale sul retro del pacco, che riporta le informazioni nutrizionali obbligatorie. Ognuna delle 5 batterie offre al consumatore l’indicazione sia percentuale che quantitativa della variabile che rappresenta (calorie, zuccheri ecc.) relativamente a una porzione del prodotto da acquistare.

Nutriform battery

Foto Nutriform Battery

Come si può notare, la proposta, dal punto di vista grafico, è meno evidente e di impatto rispetto alla valutazione nutri-score. Inoltre, l’etichetta italiana, come spiegato da Report, non è realizzata da scienziati indipendenti ma da studi finanziati da Federalimentare. Insomma, va bene difendere la salute di chi acquista, ma anche tutelare gli interessi delle aziende produttrici.

Come valutare un prodotto alimentare?

Secondo Coldiretti, Nutri-score è una classificazione fuorviante. «L’equilibrio nutrizionale – precisa la Coldiretti – non va ricercato nel singolo prodotto ma nell’equilibrio tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e per questo non sono accettabili etichette semplicistiche che allarmano o scoraggiano il consumo di uno specifico prodotto. In questo modo si finisce paradossalmente per escludere eccellenze – denuncia Coldiretti – come l’olio extravergine d’oliva alla base della Dieta mediterranea che è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dell’Unesco».

L’associazione di categoria italiana difende il Made in Italy perché molti prodotti nazionali sono a rischio. Pasta, pane e legumi sono valutati con l’etichetta verde ma, salumi e formaggi, compresi Parmigiano e Grana Padano, rischiano “un brutto voto”. Inoltre, quando il sistema di valutazione è stato lanciato, sia le bibite gassate come la Coca Cola zero che il latte, venivano valutate con una C, anche se i due prodotti non sono paragonabili.

Oggi, l’algoritmo di Nutri-score è stato migliorato per evitare casi come questi, ma l’Unione Europea temporeggia. Sembra che, con l’arrivo delle elezioni Europee, la scelta di avere una etichetta fronte pacco obbligatoria e armonizzata sia difficile da imporre, similmente a quanto successo con la riduzione dei pesticidi di Farm to Fork con le proteste del settore agricolo.

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