Wise Society : Tumore al seno e dieta mima-digiuno: una possibile alleata delle cure ormonali

Tumore al seno e dieta mima-digiuno: una possibile alleata delle cure ormonali

di Fabio Di Todaro
31 Luglio 2020

La dieta potrebbe avere un ruolo chiave nel trattamento del tumore al seno. La notizia arriva da uno studio internazionale coordinato da IFOM Milano e dal Policlinico Universitario San Martino di Genova, appena pubblicato sulla rivista «Nature». Il lavoro evidenzia come una dieta ipocalorica a base vegetale (cosiddetta «mima-digiuno») possa potenziare gli effetti delle terapie ormonali: seguite da quasi tre quarti delle donne alle prese con la più frequente neoplasia femminile, con l’intento di evitare la comparsa di recidive. «Il nostro è un risultato preliminare, ragion per cui nessuna donna in terapia deve cambiare autonomamente il proprio regime alimentare – avvertono subito gli autori -. Ma se questi dati trovassero riscontro anche su un campione più ampio di pazienti, allora sì che questa potrebbe diventare una strategia da adottare, sempre sotto stretto controllo medico».

dieta mima digiuno

Foto lightfieldstudios © 123RF.com

Dieta e tumore al seno: c’è una correlazione?

La relazione tra ciò che mangiamo e il rischio di insorgenza di un tumore è oggi consolidata da decine di pubblicazioni scientifiche. Dopo il fumo di sigaretta, la qualità della dieta è considerata il secondo fattore di rischio per lo sviluppo di una malattia oncologica: anche per quel che riguarda il tumore al seno.

Quali indicazioni seguire per porsi al riparo? A riguardo, torna utile rispolverare i consigli forniti dal «World Cancer Research Fund» che, nella terza edizione del suo rapporto sui tumori, ha puntato l’attenzione sulla dieta (oltre che sull’attività fisica) come elemento chiave per la prevenzione. L’organizzazione ha scelto di redigere un decalogo di consigli in chiave preventiva:

  1. Mantenere il peso corporeo nei limiti della normalità
  2. Svolgere attività fisica;
  3. Seguire una dieta ricca in cereali integrali, frutta, verdura e legumi
  4. Limitare il consumo di cibi pronti e trasformati, ricchi di grassi e zuccheri
  5. Limitare il consumo di carni rosse e processate
  6. Non esagerare con le bevande zuccherate
  7. Non bere alcolici
  8. Non usare integratori per prevenire i tumori
  9. Allattare al seno i propri figli
  10. Seguire le stesse raccomandazioni anche dopo una diagnosi di cancro

Nel dossier, gli esperti hanno ricordato come siano almeno 12 i tumori (cavo orale, mammella, esofago, colon-retto, pancreas, colecisti, fegato, rene, ovaio, cervice uterina, endometrio e prostata) che risentono dell’effetto dei chili di troppo. Tutte malattie che, in termini di incidenza, risultano in crescita nei Paesi occidentali.

Cancro al seno e dieta mima digiuno: la scoperta

Sebbene i dati siano preliminari e necessitino di essere confermati in studi clinici più ampi, dall’ultimo lavoro si evince che, come negli esperimenti condotti in cellule in coltura e in topolini con tumore al seno, anche negli esseri umani questo effetto metabolico potrebbe associarsi a una minor progressione del cancro, a un potenziamento dell’efficacia delle terapie e a un recupero della sensibilità al trattamento nei casi in cui si sia instaurata una resistenza ai farmaci.

«La dieta che abbiamo sperimentato, valutandone gli effetti clinici per la prima volta in donne con tumore della mammella anche metastatico in terapia ormonale, è un regime alimentare vegano ipocalorico che induce nel corpo gli effetti metabolici del digiunare», spiega Alessio Nencioni, geriatra e oncologo del Policlinico universitario San Martino di Genova.

Gli fa eco Valter Longo, dell’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano. «Nei topi, la dieta mima digiuno non solo ha rallentato la crescita tumorale, ma ha fatto regredire i tumori anche dopo l’acquisizione di resistenza alle terapie farmacologiche standard».

Valter Longo

La parola mima digiuno è indissolubilmente legata a Valter Longo, che ne ha parlato a lungo nei suoi libri, i cui proventi sono destinati interamente alla ricerca scientifica.

Dieta mima digiuno: è vietato il fai da te 

Quando si parla di mima digiuno, tuttavia, è vietato il fai da te. E’ necessario seguire pedissequamente i cicli di dieta proposta e di rispettare – sotto stretto controllo medico – il protocollo che prevede, comunque, settimane di intervallo per proteggere la salute delle donne e non intaccare l’efficacia delle terapie.

Escluso dunque qualsiasi approccio «fai-da-te», che aumenterebbe il rischio di malnutrizione, una condizione che nei pazienti oncologici può essere molto pericolosa, minando l’esito delle terapie. Le pazienti con tumore della mammella in terapia ormonale hanno seguito i cicli di questa dieta per una media di circa sei mesi, senza mostrare effetti collaterali consistenti, ma soltanto fastidi lievi e transitori come mal di testa e debolezza. La dieta ipocalorica abbinata alle terapie ormonali ha ridotto i livelli di glucosio in circolo ma soprattutto la leptina (l’ormone che regola la sazietà), l’insulina e il fattore di crescita insulino-simile (IGF1), tutte proteine che favoriscono la proliferazione delle cellule di tumore della mammella.

«Le modifiche metaboliche indotte dalla dieta mima-digiuno sono associate a effetti antitumorali positivi, che peraltro vengono mantenuti a lungo nel tempo – riprende Nencioni -. Ciò significa che questo regime di restrizione dietetica potrebbe essere un’arma in più per combattere il tumore della mammella nelle donne in terapia ormonale, senza il rischio di effetti collaterali seri. Abbiamo infatti osservato che il protocollo non compromette lo stato nutrizionale delle pazienti, se fra un ciclo di dieta e l’altro si prescrive un’alimentazione adeguata per evitare la malnutrizione e la perdita di peso».

Twitter @fabioditodaro

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