Dalle Alpi alla Sicilia, l'Italia è tutta bella, soprattutto se ci si muove a piedi. E allora, per delle vacanze diverse, ecco i cammini più belli dello Stivale.
Camminare è un’attività salutare, ma grazie a questa pratica è possibile anche unire l’utile al dilettevole. Cammini e sentieri sono moltissimi in Italia e i percorsi di trekking offrono la possibilità di scoprire tanti luoghi di straordinaria bellezza. C’è solo l’imbarazzo della scelta: sono davvero tanti i percorsi che si snodano nella Penisola, spaziando da quelli più facili ai più impegnativi, da quelli culturali e spirituali a quelli di puro svago, per famiglie, piccoli gruppi oppure per chi, in solitaria, decide di affrontare un percorso per i più svariati motivi. Oltre che offrire la possibilità di gustare il Belpaese e la sua bellezza in modo lento e contemplativo, camminare in Italia è anche un’opportunità per il turismo e per l’economia. E allora andiamo subito a scoprire i cammini più belli d’Italia!
Sentieri e cammini: i più belli d’Italia
Visto che camminare fa bene, abbiamo pensato di stilare un elenco dei cammini più belli della Penisola. Scegliere tra tutti i percorsi è un’impresa ardua. Ognuno, infatti, ha peculiarità e motivi per essere visitato. Alcuni sono famosissimi: la Via Francigena, che presenteremo, è una delle mete più illustri e la più praticata, con 17.092 credenziali richieste, secondo un sondaggio di Terre di Mezzo. Dietro si piazzano la “Via di Francesco” e “Di qui passò Francesco”, le due vie francescane più famose (7.352), seguiti dalla Via degli Dei (3.800) e dal Cammino di San Benedetto (2.106). L’analisi ha evidenziato anche una crescita significativa di camminatori: nel 2018 sono state 32.338 le credenziali richieste, contro le 23.547 dell’anno prima, con un aumento superiore al 37%. Dalle cifre ai sentieri, passiamo allora a conoscere i sette che secondo noi meritano di essere percorsi.
Sentiero Italia CAI
Con oltre 7mila chilometri, è presentato come uno dei percorsi escursionistici più lunghi al mondo. Il Sentiero Italia del Club Alpino Italiano conta circa 400 tappe che si svolgono da Trieste a Trapani, attraversando anche la Sardegna. Unisce le Alpi agli Appennini, utilizzando anche alcune grandi vie sentieristiche già esistenti: la Grande Traversata delle Alpi in Piemonte (circa mille chilometri); le 44 tappe dell’Alta Via dei Monti Liguri in Liguria (più di 400 km di lunghezza); le 28 tappe della Grande Escursione Appenninica in Toscana e in Emilia Romagna (425 km); il Sentiero del Brigante in Calabria, (9 tappe e 120 km).
Sentiero l’Infinito
Portovenere, con le Cinque Terre, è considerato parte del Patrimonio mondiale Unesco. È da questo suggestivo borgo che parte il Sentiero l’Infinito, che raggiunge Riomaggiore in un percorso di 14 chilometri che permette di ammirare paesaggi mozzafiato, come l’arcipelago costellato da Palmaria, Tino e Tinetto, anche loro nella World Heritage List dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite per la cultura.
Sentiero del Brigante
In Calabria c’è uno dei cammini d’Italia più affascinanti e adatti alle famiglie con bambini: il Sentiero del Brigante. Si tratta di un itinerario per escursionisti lungo in totale 140 chilometri, recuperato dal Gruppo Escursionisti d’Aspromonte alla fine degli anni Ottanta e inserito, tre anni fa, nell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia del Ministero per i beni e le attività culturali.
È suddiviso in nove tappe, con partenza nella località montana di Gambarie, parte del Comune di Santo Stefano in Aspromonte (Reggio Calabria), e finale a Serra San Bruno (Vibo Valentia). Il percorso si inoltra in foreste, attraversa torrenti, paesaggi alpestri, tocca centri abitati e insediamenti rurali. “Lungo il Cammino si susseguono designazioni toponomastiche che richiamano storie di ribelli e briganti”, illustra il sito web.
Via Francigena
Tra i cammini e sentieri d’Italia, questo è senza dubbio il più famoso. Con i suoi 1000 chilometri dal Colle del Gran San Bernardo fino a Roma, divisi in 45 tappe, la Via Francigena è – come detto – la più conosciuta e praticata in Italia. Si può percorrere a piedi, ma c’è anche un itinerario pensato per le bici, che si discosta un poco dal tradizionale. Come recita il sito web ufficiale (molto ricco e ben organizzato) “il percorso ufficiale della Via Francigena è quello più sicuro, facile, privo di difficoltà tecniche, accuratamente studiato per essere percorso da tutti e a tutte le età”.
Cammino di Assisi
San Francesco e Sant’Antonio sono i due santi più importanti d’Italia. Il cammino di Assisi li unisce, idealmente, con un percorso di 285 km, attraversando Emilia-Romagna, Toscana e Umbria, toccando 23 Comuni. Il tragitto inizia infatti nel comune di Dovadola, presso l’Eremo di Montepaolo – prima dimora italiana di Sant’Antonio – e termina ad Assisi, città natale del Patrono d’Italia. L’attuale percorso nasce dall’unione di una serie di piccoli pellegrinaggi preesistenti che raggiungevano i più importanti eremi e monasteri in Italia legati al culto di San Francesco. Costituisce non soltanto un eccezionale percorso di fede, ma anche un sentiero adatto a chi volesse visitare un tratto dell’Italia centrale che ospita un immenso patrimonio artistico e naturale.
Cammino di San Timoteo
San Timoteo è stato il discepolo prediletto da San Paolo. Il Molise conserva le sue spoglie. Così, con l’obiettivo di raggiungere la tomba del santo, è possibile visitare i luoghi più suggestivi del Molise, regione forse meno conosciuta e apprezzata di quanto merita. Lungo 188 km, suddiviso in 18 tappe il Cammino di San Timoteo va da Venafro (Isernia) a Termoli (Campobasso). È possibile percorrerlo a piedi, in bici o a cavallo, ed è sicuramente uno dei cammini più belli d’Italia.
Cammino di Santa Barbara
Tra i cammini e sentieri d’Italia, questo coniuga natura, religione, storia e antropologia: si tratta di un tragitto di 407 km ad anello nel sud della Sardegna, nella provincia di Carbonia-Iglesias. Il Cammino di Santa Barbara – patrona dei minatori – ripercorre la storia estrattiva dell’isola nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, patrimonio Unesco dal 1998. In questo cammino si possono scoprire vecchie mulattiere e le ferrovie che trasportavano i minerali dai giacimenti ai siti di lavorazione, attraversando anche luoghi religiosi dedicati alla Santa, ma anche siti archeologici della civiltà nuragica e i monti e le coste della Sardegna meridionale, la parte meno turistica e più autentica dell’isola. È un sentiero stile “into the wild”: solo un quarto del cammino batte strade asfaltate e centri urbani. Parte da Iglesias, si scala il Monte Agruxiau e si arriva al villaggio minerario di Nebida, incontrando diverse cappelle dedicate a Santa Barbara.
Andrea Ballocchi