Wise Society : I paladini delle api, a tutela degli alveari e del Pianeta

I paladini delle api, a tutela degli alveari e del Pianeta

di Maria Enza Giannetto/Nabu
23 Giugno 2018

Sono in aumento le associazioni, gli apicoltori e i progetti che si impegnano per salvaguardare la vita degli insetti impollinatori e la loro funzione per il mantenimento della biodiversità

Collaborative, sagge, instancabili. Delle api, gli studiosi hanno sempre sottolineato quelle caratteristiche che le incoronano modelli perfetti di organizzazione. Insetti impollinatori per eccellenza, le api impollinano circa il 70% di tutte le piante al mondo (in un giorno le abitanti di un alveare possono visitare fino a 225.000 fiori) e, mentre si nutrono del nettare contenuto nei fiori trasportano di pianta in pianta il polline che resta loro attaccato.

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Le api impollinano circa il 70% di tutte le piante al mondo, Foto: Pixabay

Api e tutela ambientale: qual è il nesso?

Ed è proprio nel lavoro instancabile delle api che risiete il motivo per il quale la loro sopravvivenza non ha a che fare solo con la produzione di miele, pappa reale, propoli e cera, ma in modo molto più ampio con la tutela della biodiversità e dell’ambiente.
E se oggi sono sempre più in aumento gli studi che utilizzano la presenza degli alveari e la scomparsa delle api quale indicatore della salubrità ambientale (tra gli ultimi il progetto BEE-Kaeser che ha utilizzato delle arnie-laboratori per misurare la qualità dell’aria in 20 città italiane), la presenza delle api è vitale per la sopravvivenza dell’umanità.

Secondo gli studi di settore, le api nel mondo oggi sono circa 3.600 miliardi, vivono in 60 milioni di alveari e sono accudite da 6,5 milioni di apicoltori. In termini economici, il loro contributo alla produzione agricola mondiale viene stimata in circa duecento miliardi di dollari, ma il loro ruolo nel mantenimento degli equilibri ambientali non ha davvero prezzo. Per questo, vengono presi sempre maggiormente in considerazione progetti e programmi che contribuiscano alla loro sopravvivenza, visto che la loro scomparsa metterebbe seriamente a rischio il futuro del pianeta. E se due mesi fa è arrivata la buona notizia della messa a bando, negli Stati membri dell’Europa, dei neonicotinoidi in campo aperto, la strada è ancora in salita.

Chi si batte per salvare le api

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Le api nel mondo oggi sono circa 3.600 miliardi, vivono in 60 milioni di alveari e sono accudite da 6,5 milioni di apicoltori dei quali in questo libro vengono raccontate alcune storie.

Esistono, comunque, associazioni e veri e propri paladini, che operano in tutto il mondo e nel nostro paese per scongiurare il pericolo della scomparsa delle api. Alcune storie di questi paladini sono state raccolte dalle giornaliste Monica Pelliccia e Adelina Zarlenga nel libro La Rivoluzione delle Api dal sottotitolo Come salvare l’alimentazione e l’agricoltura nel mondo nato da un’inchiesta condotta da un capo all’altro del mondo. Il libro, edito da Nutrimenti, con la prefazione della attivista ambientale Vandana Shiva, racconta le storie di apicoltrici e apicoltori, contadine e agricoltori che lottano per salvare gli impollinatori e dare nuove speranze al futuro di un pianeta compromesso. Storie di donne e di uomini per innescare un cambiamento nella produzione di cibo, che si intrecciano con le rilevanze emerse da studi scientifici e ricerche su un problema decisivo per l’intero ecosistema. Un libro da cui è stato tratto anche il documentario Hunger for bees realizzato da Silvia Luciani e utilizzato anche da Mielizia, storico brand del Consorzio Nazionale Apicoltori, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle api per la salvaguardia del Pianeta. Una sensibilizzazione che può contare, in Italia, anche su un progetto di attivismo che si chiama, appunto Bee Active , sempre di Conapi che punta a far comprendere sempre di più la loro importanza per la vita, il benessere e il futuro di tutti, senza azioni rivoluzionare, ma adottando scelte consapevoli e comportamenti responsabili.

Maria Enza Giannetto

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