La scienziata e ambientalista indiana racconta a Wise Society come il nostro Pianeta può e deve cambiare a partire dalla produzione del cibo. E sottolinea l'importanza del coinvolgimento delle nuove generazioni.
«L’unico sistema alimentare è quello che nutre la terra, il suolo, le farfalle e le api, che nutre i bambini, le comunità locali e che crea benessere, sia per il Pianeta che per le persone e non è quello delle industrie multinazionali», inizia così l’intervista esclusiva di Wise Society con Vandana Shiva, la scienziata e ambientalista di passaggio a Milano durante la mostra Vetrine di Libertà organizzato dalla Libreria delle Donne di Milano.
Con Vandana Shiva ci siamo sofermati a parlare di inquinamento, cibo, cambiamento climatico, gas serra, povertà. Tutte cose incatenate inevitabilmente l’una nell’altra. «Dobbiamo riscrivere le regole dell’agricoltura, della produzione, dell’economia. Quando faremo un tipo di agricoltura come quello che promuoviamo in Navdanya in India, non avremo più inquinamento e tutto sarà riciclato. Non avremo più la povertà, gli agricoltori guadagneranno 10 volte di più, non avremo più malattie croniche grazie al cibo più sano e arriverà anche una soluzione al cambiamento climatico. Bisogna ricostruire questo ciclo naturale straordinario, che è stato distrutto».