Wise Society : La prevenzione dermatologica, cosa fare e cosa evitare

La prevenzione dermatologica, cosa fare e cosa evitare

di Ilaria Lucchetti
19 Giugno 2012

Patrimonio genetico, stile di vita e interventi moderati sono la chiave giusta. Alla larga, invece, da scelte drastiche

La pelle è un organo del corpo e come tale va trattato e protetto, con accorgimenti e attenzioni.

Anche per contrastare le rughe e individuare le giuste strategie per modularne l‘invecchiamento.

A fare il punto qualche giorno, nel corso di un incontro a Milano, il dottore Maurizio Cavallini, coordinatore del servizio di Dermatochirurgia e Medicina estetica del CDI, il Centro Diagnostico Italiano.

«Oltre a seguire un corretto regime alimentare, a riposare un numero di ore sufficiente e a limitare l’esposizione al sole – osserva Cavallini – esistono delle possibilità mediche. Anche se va detto chiaramente che nessuno si può sottrarre al processo d’invecchiamento. A fare la differenza sono lo stile di vita e i geni, il patrimonio genetico che abbiamo ereditato»

Ma, se su quest’ultimo non si può intervenire, gli altri fattori, invece, sono una libera scelta.

Ecco, allora, qualche “dritta”:

– iniziare a prendersi cura di sé da giovani;

– essere costanti nelle cure che si seguono;

– se si opta per interventi medici, rivolgersi solo e unicamente a studi autorizzati che facciano uso di prodotti certificati; pretendere asepsi e pulizia; verificare la provenienza dei prodotti, facendo attenzione che non arrivino – ad esempio – dalla Cina con il marchio CE taroccato (minuscolo invece che maiuscolo);

– preferire le sostanze naturali;

– dire “no” agli stravolgimenti che, oltretutto, espongono al dileggio di amici e conoscenti.

Quindi in che modo procedere? «La pelle può essere aiutata sia dall‘interno, con complessi che veicolino le vitamine A, C ed E, gli aminoacidi e le proteine – aggiunge l’esperto – che dall‘esterno. Con peeling, laser, microaghi per l’introduzione di acido jaluronico o con manipoli appoggiati sulle pelle senza aghi per veicolare i prodotti»

In particolare l’acido jaluronico, conclude Maurizio Cavallini – ha cambiato la storia dell’estetica degli ultimi quindici anni perché è una molecola naturale presente nel nostro corpo che, con il tempo si perde, e può aiutare a ritrovare volume e a riempire le rugosità. «Occhio, invece, al botulino che se somministrato in quantità eccessive può portare alla paralisi della zona. E, in linea di massima, regolarsi in base al buon gusto»

 

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