Wise Society : Cosa succede se si contrae il Coronavirus in gravidanza?

Cosa succede se si contrae il Coronavirus in gravidanza?

di Fabio Di Todaro
25 Febbraio 2020

Non ci sono ancora evidenze sulla trasmissione verticale da mamma a feto. Alla moglie del paziente 1 all'ottavo mese per precauzione si sta valutando se eseguire il parto cesareo.

Marina (nome di fantasia), la moglie del «paziente 1» colpito dal Coronavirus, è incinta all’ottavo mese. I medici che la tengono in cura in questi giorni stanno valutando la possibilità di intervenire con un parto cesareo per porre fine alla gravidanza prima del termine. Una precauzione opportuna, anche se è bene essere subito chiari: non si segnalano al momento casi di trasmissione «verticale» (dalla gestante al feto) del CoVid-19. «Certezze assolute non ce ne sono. Ma è un’ipotesi al momento da escludere, considerando che in letteratura non si segnalano casi di questo tipo e che virus respiratori simili non vengono trasmessi dalla mamma al feto», afferma Carlo Signorelli, ordinario di igiene e sanità pubblica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Un messaggio rassicurante, che giunge al termine di giornate complicate e caratterizzate dalla forte preoccupazione sociale per l’epidemia provocata dal nuovo Coronavirus.

Foto: iStock

Coronavirus: cosa accade ai feti e alle donne incinte

La recente epidemia è poco conosciuta, essendo causata da un virus che finora non aveva mai infettato l’uomo. Motivo per cui i dati raccolti nella popolazione – e a maggior ragione in gravidanza – sono esigui per trarre conclusioni definitive. Le informazioni più aggiornate al riguardo giungono da uno studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista «The Lancet» ha considerato nove gestanti colpite dal Coronavirus nel terzo trimestre di gravidanza, con l’obiettivo di verificare lo stato di salute dei neonati di donne colpite dal Coronavirus. Tutte le donne avevano sintomi quali la febbre, la tosse e, in alcuni casi, dolori articolari. I neonati sono nati vivi e senza nessun caso di asfissia neonatale. Sostanzialmente, in buona salute. «Non c’è nessuna evidenza di passaggio del virus attraverso la placenta, verso il feto», ha spiegato Salvo Di Grazia, ginecologo all’ospedale di Vittorio Veneto e fondatore del blog Medbunker, su «Dottoremaeveroche», il sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e dei Chirurghi (Fnomceo). «Le complicanze osservate? Un caso di rottura prematura delle membrane e uno di sofferenza fetale. Negli esami di controllo, in alcuni casi, sono stati evidenziati indici di infiammazione elevati e aumento degli enzimi epatici, oltre ai segni polmonari dell’infezione da Coronavirus».

Influenza in gravidanza: meglio vaccinarsi

Restano da approfondire le complicazioni materne e gli eventuali danni per infezioni contratte nel primo trimestre di gravidanza, «ma al momento si può ragionevolmente dedurre che questa infezione non causi particolari danni ai feti di donne in gravidanza al terzo trimestre», aggiunge l’esperto. Evidenze preliminari, che invitano comunque all’estrema cautela. Sappiamo, infatti, che le malattie di tipo influenzale che colpiscono le donne in stato interessante hanno una gravità maggiore anche per l’elevata serietà dei sintomi e delle complicanze di tipo respiratorio. «In epidemie passate, proprio le donne in gravidanza rappresentavano una categoria ad alto rischio per le complicazioni, tra cui i decessi», ha aggiunto Di Grazia. Da qui l’importanza di rammentare il ruolo di prevenzione svolto dalla vaccinazione antinfluenzale nelle donne in gravidanza. L’antidoto è offerto gratuitamente, se si è in dolce attesa. L’indicazione è quella di effettuare la profilassi in qualsiasi trimestre, nel periodo compreso tra ottobre e febbraio.

Twitter @fabioditodaro

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