Wise Society : Come tutelare la salute dei bambini durante i viaggi d’estate

Come tutelare la salute dei bambini durante i viaggi d’estate

di Fabio Di Todaro
29 Luglio 2019

Le società italiane dei pediatri e degli infettivologi hanno elaborato una guida ad hoc rivolta ai genitori su cosa mettere in valigia, come prevenire le malattie dei più piccoli e come curarli

L’estate è alle porte e, con il suo arrivo, cresce la voglia di vacanze. Sono milioni le famiglie italiane che hanno già programmato, o si apprestano a farlo «last minute», le vacanze estive. Ma prima di partire, soprattutto verso mete lontane, è bene essere informati: soprattutto se oltre alle valigie a fare compagnia ci saranno dei bambini. La loro suscettibilità nei confronti delle malattie è identica a quella degli adulti. Quando un figlio s’ammala, però, la sintomatologia è spesso più accentuata rispetto a quanto si verifica negli adulti. Da qui l’idea condivisa dalla Società italiana di infettivologia Pediatrica (Sitip) e dalla Società Italiana di Pediatria (Sip) che nei giorni scorsi, in apertura del congresso nazionale dei pediatri, ha presentato  una guida ad hoc rivolta ai genitori (scaricabile sul sito www.sip.it).

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Prima di partire, soprattutto verso mete lontane, è bene essere informati: soprattutto se oltre alle valigie a fare compagnia ci saranno dei bambini, Image by iSTock

FOCUS SULLE MALATTIE INFETTIVE – Il documento è rivolto tanto alle famiglie che viaggiano per turismo quanto ai migranti che approfittano dell’estate per tornare nei loro Paesi d’origine. «Sono proprio loro i bambini più a rischio di contrarre una o più infezioni durante le vacanze – afferma Luisa Galli, direttore dell’unità di malattie infettive all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e presidente della Sitip -. Talora hanno meno di un anno di età e trascorrono periodi prolungati in Paesi in cui sono presenti malattie quali la malaria, la febbre gialla, il tifo e la diarrea del viaggiatore». A ciò occorre aggiungere che meno di uno di questi bambini su tre viene sottoposto a una consulenza medica prima del viaggio. Ma quali sono le malattie che vengono più comunemente contratte dai più piccoli durante un viaggio internazionale? «In cima alla lista c’è la diarrea: a seguire le malattie dermatologiche, quelle febbrili e respiratorie – dichiara Alberto Villani, responsabile del reparto di pediatria generale e malattie infettive dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma e presidente della Sip -. Ci sono poi alcune malattie prevenibili con le vaccinazioni: in particolare le infezioni da salmonella e da virus dell’epatite A. Più in generale, a seconda del Paese da visitare (per informazioni consultare http://www.viaggiaresicuri.it/salute-in-viaggio.html o rivolgersi ai centri specializzati in medicina dei viaggi presenti in tutte le Asl), è opportuno vaccinarsi contro  febbre gialla, tifo, tubercolosi,  colera,  poliomielite, i diversi  meningococchi, i virus della rabbia e dell’encefalite giapponese».

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Mal d’auto, jet-lag, sonno irregolare: queste ed altre disturbi dei bambini (e degli adulti) possono rendere la vacanza più difficile, image by iStock

MEZZI DI TRASPORTO E VACANZE AD ALTA QUOTA – I bambini possono viaggiare in auto (sempre sul seggiolino, anche all’estero) o in aereo: purché non siano reduci da infezioni acute o interventi chirurgici. Quando si va verso una meta lontana, occorre considerare il disagio legato al jet-lag. «I disturbi possono essere gli stessi che riguardano gli adulti: alterazioni del ritmo sonno-veglia, disturbi dell’attenzione, malessere generale – prosegue Galli, che ha coordinato la stesura della guida -. Per porre rimedio, il consiglio è quello di regolare le ore del sonno e dei pasti già nei due giorni che precedono la partenza: anticipando o posticipando di un paio d’ore l’addormentamento a seconda che si viaggi verso oriente o verso le Americhe». Un altro capitolo di discussione riguarda la montagna, meta scelta da molti genitori coi bambini piccoli. Ma anche in alta quota ci sono delle precauzioni da rispettare. «Il mal di montagna acuto si manifesta quando si arriva in poco tempo a quote superiori ai 2500 metri – aggiunge Villani -.  I sintomi sono aspecifici: irritabilità, nausea, vomito. Non serve alcuna profilassi coi farmaci, il consiglio è quello di salire in maniera graduale». Quanto al mare, occorre considerare il pericolo dell’annegamento, che rappresenta la seconda causa di morte tra i piccoli viaggiatori. Recarsi in spiagge attrezzate, fare il bagno a riva e mai né troppo presto né dopo il tramonto (i predatori si avvicinano alla riva): ecco i consigli per chi sta pianificando le vacanze al caldo. Che si vada al mare o in montagna, occorre comunque proteggere i bambini dal sole: se hanno meno di sei mesi devono essere tenuti all’ombra e coperti con vestiti, occhiali da sole e cappelli, se più grandi occorre comunque proteggerli con le creme solari.

COSA METTERE IN VALIGIA – Prima di partire è il caso di preoccuparsi anche dei farmaci da mettere in valigia: disinfettanti, antidolorifici, pomate al cortisone, almeno un antibiotico (ad ampio spettro), farmaci per frenare la nausea e il vomito, creme solari, antimalarici e prodotti antizanzare. Mentre per la prevenzione della diarrea del viaggiatore, basta seguire alcune raccomandazioni, soprattutto all’estero: bere soltanto acqua minerale, evitare l’uso di ghiaccio nelle bevande, consumare soltanto latte pastorizzato, evitare il consumo di alimenti crudi (carne, uova, pesce e verdura).

Twitter @fabioditodaro

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