"Open Air Work From Anywhere” è un programma della piattaforma irlandese Campised che offre l’opportunità alle aziende di far vivere, ai propri dipendenti in smart working, l’esperienza unica e salutare di lavorare per un periodo da un campeggio immerso nella natura. Ed è tutto vero!
Dopo la pandemia lo smart working è praticamente esploso e, anche se rispetto agli entusiasmi degli inizi, con la fine dell’emergenza sanitaria il fenomeno si è un po’ ridimensionato e sono tante le aziende che hanno messo dei paletti alla voglia dei dipendenti di lavorare da casa, ce ne sono altrettante che continuano a sostenere il lavoro da remoto.
Qualche dato sullo smart working
I dati parlano chiaro: secondo Statista, lo smart working oggi coinvolge stabilmente il 30% dei dipendenti, mentre, secondo una ricerca di Owl Labs e Global Workplace Analytics, il 74% dei dipendenti preferisce lavorare da remoto. I motivi variano dall’evitare i trasferimenti, alla maggiore flessibilità e al trascorrere più tempo con la propria famiglia. Infine, secondo l’Istituto IBM per il valore aziendale, il 50% delle organizzazioni globali ritiene importante potenziare una forza lavoro da remoto.
Workation: lavorare da un luogo di vacanza
Queste percentuali fanno da eco all’evoluzione di una variante ancora più interessante: la “workation” – inglesismo nato dall’unione tra le parole work e vacation – ovvero il poter lavorare da un luogo di vacanza. Una modalità di smart working che consente di coniugare la vita all’aria aperta con le nuove esigenze lavorative.
E se tanti fuorisede approfittano dell’opportunità per tornare al sud più spesso, sono sempre più i campeggi e villaggi che già puntano sulla workation e si sono predisposti ad ospitare questa particolare tipologia di clientela, attrezzandosi con connessione Wi-Fi stabile e performante anche in mezzo alla natura.
Il programma “Open Air Work From Anywhere” di Campsited
Ma c’è di più: una piattaforma irlandese di booking, ha lanciato “Open Air Work From Anywhere”, un programma che permette ai datori di lavoro di offrire ai propri dipendenti l’opportunità di lavorare da uno splendido campeggio immerso nella natura, rappresentando, d’altro canto, anche una concreta opportunità per le strutture di destagionalizzare gli arrivi.
La piattaforma si chiama Campsited ed è stata fondata nel 2015 con il supporto di Enterprise Ireland, l’agenzia governativa per lo sviluppo e 1° Venture Capital d’Europa: in pochi anni è diventata la piattaforma di booking preferita dagli appassionati di vacanze all’aria aperta con 270 mila strutture prenotabili online in tutto il mondo, Italia compresa.
Campeggi smart nel mondo
Il programma “Open Air Work From Anywhere” permette di scegliere una delle splendide destinazioni naturali selezionate in diversi Paesi per un periodo che va da una a dodici settimane: tutti i campeggi sono dotati di Wi-Fi e di tutti i servizi necessari per lavorare senza intoppi; in più Campsited offre anche pacchetti di dati mobili e-sim che i dipendenti possono utilizzare per ridurre al minimo i costi di roaming dei dati.
I lavoratori dunque possono scegliere tra una casa mobile vicino alla costa francese di Saint Cyprien oppure un lodge sulla Riviera dei Fiori, o ancora possono andare in Spagna sulla Costa Dorada.
Una delle mete più amate dagli stranieri si conferma, ancora una volta, il nostro Belpaese: infatti circa la metà delle prenotazioni attraverso Campsited per le strutture italiane arriva dall’estero, mentre tra gli italiani le più gettonate sono Francia, Croazia e Spagna.
Nella natura non solo in vacanza
Finan O’Donoghue, fondatore e CEO di Campsited, ha commentato: “
Siamo molto orgogliosi del programma Open-Air Work From Anywhere. Concentrandoci sul lavoro flessibile, estendiamo l’esperienza all’aria aperta alle persone che vogliono avvicinarsi alla natura non solo in vacanza. Stiamo lavorando con Rowena Hennigan, leader del pensiero globale e accademica nel lavoro a distanza, per sviluppare ulteriormente il nostro programma a beneficio di tutta la comunità. Senza dimenticare, il vantaggio aggiuntivo per la nostra rete di oltre 270 mila strutture ricettive: un aumento della domanda al di fuori dell’alta stagione”.
Paola Greco