Wise Society : Il pane all’acqua di mare arriva nei supermercati

Il pane all’acqua di mare arriva nei supermercati

di Fabio Di Todaro
16 Aprile 2019

Preparato senza l’aggiunta di sale, insaporito dall'acqua di mare, ricco di minerali essenziali come magnesio, iodio, potassio, ferro e calcio, è ideale per chi deve seguire una dieta povera di sale

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I supermercati Sole365 di Napoli sono i primi ad aver messo in commercio il pane all’acqua di mare, Pagina Facebook Sole365

Finora proposto soltanto da alcuni panifici della zona vesuviana, è approdato nella grande distribuzione il pane all’acqua di mare. Preparato senza l’aggiunta di sale, è insaporito perché lavorato con l’acqua marina, messa a disposizione da Steralmar: azienda da anni impegnata nel mettere l’acqua di mare a disposizione dell’industria alimentare. Il prodotto, per il momento, è in vendita soltanto nei supermercati della provincia di Napoli (catena Sole 365). Ma se l’esperimento dovesse andare a buon fine, l’idea di diffondersi nella Regione (prima) e nel resto d’Italia (poi) esiste.

UN ANTIDOTO (IN PIÙ) PER EVITARE L’IPERTENSIONE – I vantaggi rispetto al pane comune sono numerosi. La drastica riduzione del sodio lo rende ideale per chi deve seguire una dieta povera di sale, ma interessante per tutti è la presenza di minerali essenziali: magnesio, iodio, potassio, ferro e calcio. In questo modo il pane, tradizionalmente il cibo più basilare, può fornire una preziosa integrazione all’alimentazione quotidiana, andando incontro al tempo stesso a una platea di consumatori sempre più attenta alla salute. «Gli studi compiuti attestano le qualità del pane prodotto con l’acqua di mare, che è naturalmente ricco di elementi essenziali per la salute, oltre a essere un ottimo antiossidante – afferma Maria Grazia Volpe, ricercatore dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Cnr di Avellino, che ha collaborato alla realizzazione del prodotto -. Il suo consumo è indicato per chi deve seguire una dieta povera di sodio e consente di arricchire la dieta di componenti fondamentali». Il Ministero della Salute raccomanda di non superare la soglia del 1,3 per cento di sodio nel pane, che è la principale fonte di sale nella nostra alimentazione. E il sale, come i nutrizionisti si sforzano di ripetere ormai da tempo, è il primo fattore di rischio dietetico per l’ipertensione che, a sua volta, aumenta le probabilità di andare incontro a un infarto o a un ictus. Il pane all’acqua di mare contiene appena l’un per cento di sodio: da qui l’interesse suscitato anche da parte della Società Italiana di Nutrizione Umana, da tempo impegnata in una campagna per la riduzione dei consumi di sale da parte della popolazione italiana.

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L’acqua utilizzata per fare il pane all’acqua di mare viene depurata microbiologicamente e resa pura per il consumo alimentare tramite un processo di decantazione, filtrazione, depurazione e sterilizzazione con raggi ultravioletti dall’azienda Steralmar di Bisceglie,  D Image-by-Couleur/Pixabay

L’ACQUA DI MARE PER USO ALIMENTARE – Pensata come sostituto del sale comune, l’acqua di mare viene depurata microbiologicamente e resa pura per il consumo alimentare. A brevettare questo insolito ingrediente, l’azienda Steralmar di Bisceglie, da tempo impegnata in un intenso lavoro di ricerca per consentire l’impiego dell’acqua di mare in cucina. Decantazione, filtrazione, depurazione e sterilizzazione con raggi ultravioletti: sono questi i processi a cui l’acqua di mare viene sottoposta ogni volta al fine di eliminare microrganismi ed elementi dannosi e mantenere intatti sali minerali come magnesio, calcio, potassio, fluoro e iodio. L’idea di preparare l’impasto del pane con l’acqua di mare è inoltre d’aiuto per ridurre l’uso dell’acqua potabile. Il costo? Due euro al chilo, pochi centesimi in più rispetto al prezzo medio di un qualsiasi altro pane.

Twitter @fabioditodaro

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