Sarà presentata anche la prima analisi sulla rivoluzione nelle abitudini degli acquisti alimentari data dai mercati degli agricoltori
All’insegna della sostenibilità alimentare si apre, venerdì 28 settembre, all’arena del Circo Massimo il primo Festival nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione e della cultura.
L’iniziativa, organizzata da Coldiretti e da Campagna Amica, si chiama “Cibi d’Italia” e nel corso dell’intero weekend darà la possibilità a chiunque di entrare in contatto con agricoltori, allevatori e produttori diretti di ogni parte della penisola.
Dai pascoli alle vallate, passando per le malghe e i tavolieri, saranno più di duecento gli stand approntati e aperti alle visite del pubblico, curiosi di scoprire le tradizioni millenarie della nostra cucina. Di sicuro non ci sarà spazio per la noia vista la quantità di laboratori, momenti di intrattenimento, incontri con i sommelier e appuntamenti vari tra garden coaching, agricosmetica e ricette delle nonne. Oltre, naturalmente, agli assaggi dei piatti tipici di tante realtà locali che formano il patrimonio della nostra storia eno-gastronomica, unica al mondo.
Infatti l’evento si propone come punto di riferimento contro l’omologazione culturale che, attraverso la globalizzazione, non ha risparmiato nulla, alimentazione compresa. Oltre a essere un valido snodo d’incontro tra domanda e offerta nel mercato degli acquisti diretti. L’unico, assicurano gli organizzatori, a crescere a due cifre nonostante la crisi.