In ottobre sulle nostre tavole ci sarà un olio extravergine italiano in tutto: nella materia prima, nei luoghi di produzione e trasformazione, nella rete di vendita e distribuzione. Merito di un accordo fra Cia, Cno, Legacoop agroalimentare e Coop
L’olio extravergine di oliva è presente sulle tavole di tutti gli italiani, è uno dei simboli del made in Italy agroalimentare, ma sappiamo sempre con che olio stiamo condendo l’insalata, se le olive sono italiane e se la procedura produttiva ha rispettato materia prima e lavoratori? Di solito no, a parte il caso degli oli Dop, che sono legati al territorio dal disciplinare di produzione. I consumatori italiani sono sempre più attenti a questi aspetti e vorrebbero un olio davvero italiano.
Olio tracciabile ma anche etico perché garantirà una più equa ripartizione del valore aggiunto tra i diversi soggetti della filiera produttiva. Il costo delle bottiglie che andranno nei canali di vendita Coop col marchio ”Assieme” sarà infatti in grado di sostenere le imprese coinvolte, cioè di coprire le spese di produzione e quindi di generare un reddito tale da consentire di pagare agli agricoltori il giusto. Un modo per salvaguardare i posti di lavoro, soprattutto al Sud: l’80% dell’olio si produce proprio in Puglia, Calabria e Sicilia.