Abbiamo incontrato Lorella Cuccarini, ed è stato… “Fantastico”! Una donna eccezionale e carismatica che ha messo la sua popolarità al servizio degli altri e che vive la sua vita all’insegna del benessere, dell’amore per il prossimo e della responsabilità sociale
Durante il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, tenutosi negli spazi dell’Università Bocconi a Milano, abbiamo avuto il piacere di incrociare i microfoni con Lorella Cuccarini, intervenuta come Maestra della Responsabilità per il Premio Areté, ospitato dal Salone: un momento speciale che è stata anche l’occasione per celebrare i 30 anni di Trenta Ore per la Vita. Abbiamo parlato di sostenibilità e di benessere, tematiche che stanno particolarmente a cuore a Lorella Cuccarini, ma anche di concretezza, trasparenza, solidarietà e collaborazione.
Lorella Cuccarini: ancora la più amata dagli italiani
Lorella Cuccarini è una donna solare, coinvolgente, piena di energia che comunica con ogni sguardo e con ogni gesto. Una vita al massimo, ricca di traguardi e di soddisfazioni personali e professionali sotto tutti i punti di vista: una famiglia numerosa e molto unita di cui è giustamente orgogliosa, il lavoro che sognava da bambina, un pubblico che la ama ormai da 40 anni. Lorella Cuccarini dice di sé “sono una donna risolta”, centrata, la versione migliore di sé, e non potremmo essere più d’accordo con lei.
30 Ore per la Vita: 30 anni di progetti realizzati
E questa vita al massimo – nel senso più sano del termine – lei l’ha messa a disposizione, spendendosi in nome dell’impegno sociale, utilizzando la sua fama e la sua popolarità per sostenere in modo attivo iniziative come quella di “Trenta Ore per la Vita” (www.trentaore.org), l’associazione di cui è testimone più che testimonial, nonché prima sostenitrice, che dal 1994 si occupa di raccogliere fondi per progetti solidali a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione, con una particolare attenzione ai bisogni di bambini e adolescenti affetti da gravi patologie e delle loro famiglie.
Gli oltre 800 progetti realizzati sono servizi, apparecchiature, residenze messe a disposizione di chi è in difficoltà. È nato così il progetto “Home”, che ha come obiettivo la realizzazione di case famiglia nelle vicinanze di centri specializzati nella cura delle patologie oncologiche in età pediatrica.
“Home” è un progetto pensato per i piccoli pazienti con i loro genitori che hanno la necessità di passare periodi anche molto lunghi lontano da casa per potersi garantire le cure migliori e, in tutto lo sconvolgimento che può portare in una famiglia la malattia di un figlio, “Home” vuole essere un modo per poter togliere una parte del peso dalle spalle dei genitori che si trovano a vivere questa esperienza terribile, dando loro la possibilità di un alloggio durante le lunghe trasferte per ricevere le migliori terapie. Le case sono nate grazie alla collaborazione di Trenta Ore per la Vita e le associazioni locali attive sul territorio, e ospitano gratuitamente le famiglie che ne fanno richiesta.
Intervista: Paola Greco
Riprese: Fabio Restelli