Secondo una ricerca dell'Università olandese di Groningen, infatti, masticarla per 10 minuti aiuta a rimuovere 100 milioni di batteri e a prevenire la carie
In Italia arrivò alla fine della seconda guerra mondiale grazie agli alleati americani che donavano alla popolazione questa merce sconosciuta con la quale si cercava di alleviare la fame. Ma il chewing gum ha origini ben più lontane essendo nato ufficialmente nel 1871 grazie alla introduzione sul mercato da parte dell’industriale statunitense Thomas Adams dei Chiclets, confetti, inizialmente insapori che lo stesso Adams cominciò ad aromatizzare con menta e altre essenze. Un successo rappresentato oggi dal consumo mondiale che secondo i dati è di circa 25.000 tonnellate.
Ma la gomma da masticare o cicca può essere utile per l’igiene orale. Lo conferma uno studio dell’Università di Groningen, nei Paesi Bassi appena pubblicato sulla rivista Plos One, secondo il quale masticare una gomma per 10 minuti rimuoverebbe dalla bocca ben 100 milioni di batteri contribuendo notevolmente a prevenire la carie. In pratica avrebbe lo stesso effetto dell’utilizzo del filo interdentale.
I ricercatori olandesi hanno realizzato lo studio chiedendo a un gruppo di volontari di masticare due diversi tipi di chewing gum per periodi di tempo che andavano da 30 secondi a 10 minuti analizzando successivamente la gomma masticata tramite una scansione elettronica al microscopio.
Ma meglio con o senza zucchero? Il consiglio dei ricercatori è quello di masticare chewing gum senza zucchero dato che lo zucchero alimenta i batteri e di non farlo per più di 10 minuti perchè i batteri intrappolati potrebbero essere nuovamente rilasciati nella bocca.
Ora gli scienziati sperano di utilizzare le informazioni raccolte per mettere a punto una specifica gomma da masticare in grado di assorbire i batteri.
