Wise Society : WWF, ecco il decalogo salva-spiagge con i consigli per i turisti
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WWF, ecco il decalogo salva-spiagge con i consigli per i turisti

di Ilaria Lucchetti
12 Luglio 2012

Pochi gesti, semplici e intuitivi, incidono molto sul rispetto dell'ambiente

foto di Francesco De Benedetto/flickrIl mare e le coste sono un bene comune da proteggere e tutelare, soprattutto d’estate quando i vacanzieri le affollano, a volte con qualche arroganza di troppo.

Per evitare danni permanenti, in modo da preservarle al meglio e il più a lungo possibile, il WWF Italia e altre associazioni ambientaliste – Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, Fondo Ambiente Italiano e LIPU – hanno stilato un elenco di consigli per godersi la villeggiatura nel rispetto dell’eco-sistema:

– lasciate la spiaggia come l’avete trovata senza abbandonare rifiuti o oggetti che avete portato con voi. Alcuni impiegano anni a bio-degradarsi, come i mozziconi di sigaretta (da 1 a 5); i chewing-gum (più di 2); gli accendini di plastica (da 100 a 1.000 anni); bottiglie di plastica (mai completamente);

– barche a motore, aquascooter e altri natanti devono avvicinarsi alla costa a motori spenti, seguendo le distanze fissate dalle Capitanerie di porto. Da evitare anche gli inquinamenti acustici di radio o di stereo;

– i cani possono essere portati soltanto nelle spiagge in cui è consentito il loro accesso e dotati di guinzaglio, ciotola per l’acqua, fazzoletti e sacchetti per eventuali “bisogni”. Fate attenzione che stiano all’ombra, che non facciano il bagno da soli, che non mangino rametti di legno o altri corpi estranei;

– non raccogliete organismi marini, come stelle, cavallucci, meduse o molluschi. Non disturbate insetti e uccelli che si trovano sull’arenile e ricordate che è vietata la pesca con la canna, dalla costa o dalla spiaggia, negli orari dei bagnanti. Così come nei porti. Anche la pesca subacquea è off-limits a meno di 500 metri dalla riva e in cale dove si trovano i turisti;

– rispettate le piante e la flora di terra e di mare: tronchi, rami, foglie e alghe vanno lasciate dove sono perché parte di un delicato equilibrio. Ad esempio, servono a non disperdere la sabbia e a contrastare l’erosione;

– se possibile, scegliete soltanto creme solari che contengano filtri UVA e UVB di origine minerale (come l’ossido di zinco) perché le altre possono danneggiare l’ecosistema marino, in particolare i coralli. Inoltre se fate la doccia in barca o in spiaggia, non adoperate shampoo o bagnoschiuma;

– non raccogliete conchiglie, ciottoli o granuli di quarzo. Appartengono a tutti e sono più belli se lasciati nel loro ambiente di origine;

– praticate quelle attività che consentono di conoscere meglio il mare come, semplicemente, lo snorkeling. Bastano pinne, maschera e boccaglio per entrare in contatto con forme viventi uniche. E, quando siete all’asciutto, approfittatene per esplorare l’arenile e per familiarizzare con flora e fauna costiera;

– non accendete fuochi e non buttate cicche di sigarette in giro. Spesso sono queste disattenzioni a dare origine agli incendi. Se poi doveste assistere allo sviluppo di un rogo, avvertite immediatamente le autorità;

– preferite sempre le coste più protette perché, oltre ad ammirare splendidi fondali, potete contribuire concretamente al successo delle riserve marine. Se dove vi troverete ci saranno delle dune di sabbia, non calpestatele, ma percorrete i sentieri per non minarne la fragilità.

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