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Inflammaging: cos’è e come si combatte per vivere bene e a lungo

di Mariella Caruso
6 Luglio 2022

Si tratta di uno stato infiammatorio cronico a bassa intensità che ha ripercussioni su tutto l'organismo. Contrastarlo significa invecchiare meglio e combattere molte patologie

Fino agli anni 2000 nessuno aveva sentito parlare di inflammaging. Questo non vuol dire che non esistesse, ma soltanto che fino a quel momento non era ancora stato studiato il nesso tra infiammazione e invecchiamento. A introdurre il concetto, in origine chiamato Inflamm-Aging è stato, proprio nel 2000, Claudio Franceschi, oggi professore emerito dell’Università di Bologna e direttore del Centro Nazionale Italiano per le Ricerche dell’anziano dello stesso ateneo. Lo ha fatto, unendo i termini inflammation (infiammazione) e aging (invecchiamento), in un articolo intitolato Inflamm-aging: an evolutionary perspective on immunosenescence che è diventato il capostipite di tutte le ricerche che hanno aperto nuove prospettive sull’invecchiamento.

Inflammaging: disturbi alla pelle

Foto Shutterstock

Cos’è l’inflammaging

 L’inflammaging è quello stato infiammatorio cronico a bassa intensità e senza sintomi che influenza l’invecchiamento. Si tratta di tutta una serie di processi, legati anche a errati comportamenti e stili di vita, che portano l’organismo a un’infiammazione cronica e quindi a un invecchiamento più veloce. L’inflammaging è quindi un tipo di infiammazione che non ha sintomi visibili, ma effetti sistemici su tutto l’organismo. Effetti sistemici che vengono considerati, da alcuni ricercatori, responsabili della comparsa di malattie cronico degenerative, cardiovascolari, cerebrali ed epatiche.

Le cause dell’inflammaging

Come già detto l’inflammaging è uno stato infiammatorio cronico a bassa intensità, ma cosa influisce sulla sua comparsa? Le cause possono essere diverse, se alcune di queste si possono ricondurre alla genetica, molte altre sono legate a fattori interni e esterni all’organismo tra cui i cattivi stili di vita adottati.

In termini pratici a influenzare l’inflammaging possono essere le diete ipercaloriche, il fumo, l’alcol, la sedentarietà, gli sbalzi ormonali, le cure farmacologiche e lo stress cronico. Anche l’ambiente in cui si vive può provocare infiammazione cronica. Attenzione, quindi, al troppo caldo o troppo freddo, al vento, ai raggi UV, agli agenti inquinanti e chimici. Non bisogna dimenticare lo stress ossidativo, causa di molti processi infiammatori che derivano dall’accumulo di molecole alterate e senescenti che rilasciano nel sangue sostanze pro-infiammatorie tra cui le citochine.

I sintomi

Individuare l’inflammaging non è facile perché si tratta di una patologia pressocché asintomatica. sintomi dell’inflammaging possono essere vari, ma non sono mai specifici. Tra i campanelli d’allarme ci sono:

  • malessere diffuso,
  • indolenzimento generalizzato,
  • stanchezza cronica,
  • insonnia,
  • difficoltà di concentrazione e ad addormentarsi,
  • problematiche gastrointestinali ed epatiche.

Invecchiamento precoce della pelle

Anche l’invecchiamento precoce della pelle può essere legato all’inflammaging. I processi infiammatori, infatti, producono radicali liberi che agiscono su due dei componenti più importanti della pelle: il collagene e l’elastina. La diminuzione delle proteine che le compongono non permette alla pelle di trattenere acqua e di rinnovarsi. I più importanti segnali dei processi di invecchiamento della pelle sono le rughe, la disidratazione, gli arrossimenti, la comparsa di macchie.

Inflammaging

Foto Shutterstock

 L’inflammaging test

Essendo una patologia asintomatica l’inflammaging non è facilmente diagnosticabile. Non esiste un test specifico per stabilire se è in corso nel proprio corpo un’infiammazione cronica. È possibile, però, tenere sotto controllo alcune la concentrazione di alcune molecole che indicano la presenza di infiammazioni senza stabilire dove queste siano in atto. Tra le molecole da monitorare c’è la proterina C-Reattiva (PCR) e diverse citochine. Esistono laboratori e istituti privati specializzati nei processi di invecchiamento che hanno messo a punto dei test che misurano diversi parametri proprio per il monitoraggio dell’inflammaging.

Come affrontare l’inflammaging

Il primo modo di affrontare l’inflammaging è cambiare i propri stili di vita passando ai comportamenti virtuosi, a partire dall’alimentazione. Per evitare che i meccanismi infiammatori diventino cronici è necessario tenere abitudini salutari.

Dieta equilibrata

Si può partire dalla riduzione di zuccheri, alcool, carne rossa, insaccati, e dare al proprio corpo la giusta quantità di Omega-3 e Omega-6, grassi polinsaturi che si trovano in alcuni cibi.

Nutraceutica

Un altro aiuto può arrivare dalla nutraceutica. Ci sono molto dei nutraceutici utilizzati nella lotta all’invecchiamento. Di questa categoria fanno parte, per esempio, la curcumina che è un antiossidante naturale, la bromelina estratta dalla polpa e dal gambo dell’ananas, e l’EpiGalloCatechina-3-Gallato (EGCG), la principale citochina del tè verde.

Mariella Caruso

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