Uno studio rileva miglioramenti nella forma fisica e nella salute di chi usa sia la bicicletta elettrica che quella tradizionale.
Bici elettrica e bicicletta tradizionale sono ormai due modi di concepire la mobilità sostenibile. I puristi storcono ancora il naso all’idea di utilizzare un mezzo provvisto da una batteria, ma la duttilità di impiego di una bicicletta a pedalata assistita è varia e soprattutto permette a chi, per vari motivi, non usa le due ruote di poter salire (o risalire) in sella. Pensiamo alle persone anziane o chi vive in zone montane o caratterizzate da forti dislivelli: qui l’e-bike apre spazi e possibilità davvero ampie. Il mercato intanto le sta premiando: gli ultimi dati Ancma Confindustria mostrano una forte crescita di bici elettriche: nel 2017 si è registrato un +19% rispetto al 2016, con 148.000 unità vendute.
Una ricerca scientifica condotta da un team dell’Università di Basilea dimostra che il ruolo dell’e-bike nella promozione della salute e della buona forma fisica è paragonabile a quello di una bicicletta convenzionale, Foto: Pixabay
L’e-bike fa bene alla salute
Una cosa, comunque è certa: entrambe le tipologie di bicicletta fanno bene alla salute. Lo dimostrano i risultati di una ricerca scientifica condotta da un team dell’Università di Basilea. Essi hanno infatti dimostrato che il ruolo dell’e-bike nella promozione della salute e della buona forma fisica è paragonabile a quello di una bicicletta convenzionale. Ne traggono particolare vantaggio dall’uso della bici a pedalata assistita e persone in sovrappeso e non allenate.
Lo studio dell’Università di Basilea
Il punto di partenza per lo studio pilota è stata la campagna Bike to Work, attiva da dieci anni in Svizzera e volta a promuovere l’uso della bici o delle e-bike.
Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Sport, Esercizio e Salute dell’Università di Basilea ha esaminato l’intensità di allenamento sulle e-bike, confrontandol con quella delle bici convenzionali. La conclusione cui sono arrivati è che l’allenamento con una e-bike non è in alcun modo meno efficace, tutt’altro: evidenzia benefici per la salute paragonabili al ciclismo tradizionale.
Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che, anche dopo un periodo di allenamento relativamente breve di quattro settimane, sono stati raggiunti miglioramenti a livello cardiorespiratorio. Come campione di studio, il team svizzero ha reclutato circa 30 volontari, in sovrappeso e non allenati. Come criterio di base per valutare l’idoneità cardiorespiratoria è stata presa ad esame la capacità di assorbimento di ossigeno (VO2).
I partecipanti hanno poi percorso una distanza di almeno 6 chilometri almeno tre giorni alla settimana. Metà dei volontari su bici tradizionali, l’altra in sella a e-bike.
Tra i benefici della e-bike per la salute: pressione sanguigna, metabolismo dei grassi e benessere mentale generale. Foto Karnten/Flickr
I benefici dell’e-bike sulla salute
Dopo un mese, i partecipanti hanno ripreso il test di salute ed è apparso evidente che entrambi i gruppi si erano sviluppati in modo relativamente soddisfacente nella loro forma fisica, in termini di VO2. Inoltre, il cuore ha funzionato in modo più efficiente dopo l’allenamento di quattro settimane.
Altra lancia da spezzare per le bici “alla spina”: si è notato che i partecipanti del gruppo e-bike viaggiavano a una velocità media più elevata e facevano registrare miglioramenti giornalieri più significativi.
Secondo Arno Schmidt-Trucksaess, professore di medicina sportiva presso l’Università di Basilea, il fattore e-bike può aumentare la motivazione e aiutare i soggetti in sovrappeso e quelli più anziani a mantenere regolarmente l’allenamento. Lo stesso docente ha spiegato che chi utilizza bici a pedalata assistita gode di benefici in maniera permanente, non solo in termini di forma fisica, ma anche per la salute: pressione sanguigna, metabolismo dei grassi e benessere mentale generale. Nel complesso, suggerisce che lo studio fornisce un’importante indicazione del potenziale di prevenzione delle e-bike.
