Lo dice una classifica stilata dall'Università di Copenaghen dove l'Italia non è neppure menzionata. Spiccano invece la stessa capitale danese, Amsterdam e Utrecht, incalzate da Siviglia. Merito non solo dei km di piste ciclabili a disposizione della collettività ma anche di tutta una serie di politiche virtuose messe in atto dalle amministrazioni locali
In Italia le piste ciclabili non mancano. Basti pensare all’Area 24 che, partendo da San Remo, si snoda per oltre 20 km lungo il tracciato costiero della vecchia ferrovia, offrendo lo splendido panorama e il clima temperato del ponente ligure. Per chi al mare preferisce la montagna ci sono le proposte del Trentino Alto-Adige, la più famosa delle quali è forse quella che collega San Candido all’Austria con un percorso in mezzo ai boschi suggestivo e ricco di discese.
Ma queste sono piste per ciclisti in vacanza. In ambito urbano e quotidiano le cose si complicano e, più che la maglia rosa, rischiamo di portare a casa la maglia nera. Nella classifica mondiale stilata dall’Università di Copenaghen dedicata alle 80 città dove l’uso della bici viene maggiormente valorizzato e incentivato, l’Italia nemmeno compare. Il primo posto se lo contendono Amsterdam e Copenaghen. E non c’è da stupirsi. La prima è la città delle biciclette per antonomasia. La seconda si è aggiudicata il premio European Green Capital edizione 2014 proprio grazie alle politiche virtuose in materia di trasporto pubblico e mobilità ciclabile. Nella capitale danese più di un terzo dei cittadini va al lavoro in bicicletta, cosa che anche molti milanesi e romani vorrebbero fare senza per questo rischiare la vita. E l’obiettivo ambizioso è portare la percentuale degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola in bicicletta dall’attuale 35% al 50% nel 2015, rendendo la città “Carbon neutral” entro il 2025. Al terzo posto della classifica si piazza Utrecht, cittadina dalla vocazione artistica situata nei Paesi Bassi.
Se il podio se lo aggiudica il Nord Europa e il nostro Paese latita, c’è comunque qualcuno a rappresentare il Sud: è la città andalusa di Siviglia che in un solo anno ha costruito 80 chilometri di piste ciclabili e guadagna per questo il quarto posto. Al quinto si piazza la francese Bordeaux con 200 chilometri di piste in città e poi Berlino dove ormai il 25% della popolazione usa soltanto la bicicletta per spostarsi in città e gli investimenti per le ciclabili dell’amministrazione locale sfiorano i tre milioni di euro l’anno. Non bastano le belle chiacchiere e i km di pista ciclabile per essere bike-friendly. Non a caso le posizioni in classifica sono state decise valutando altri criteri quali le politiche di promozione e le agevolazioni fiscali, le politiche per il traffico, i parcheggi per le bici e la protezione dai furti, il servizio urbano di bike sharing.