Il nuovo "Plan vélo" approvato dal sindaco Hidalgo con uno stanziamento di 150 milioni di euro prevede di triplicare l'uso della bicicletta entro il 2020
Sembra essere una partita a due, una sorta di derby della Manica tra chi delle due capitali investe di più in piste ciclabili e mobilità dolce.
Infatti, dopo che Londra per volere del suo vulcanico ed eclettico sindaco Boris Johnson, ha deciso di investire oltre un miliardo di euro per rivoltare la viabilità della città come un calzino per dare spazio a due autostrade ciclabili separate dal resto del traffico che si incrociano al centro di Londra (una da nord a sud da King Cross a Elephant and Castle e l’altra da est a ovest da Barking a Acton che daranno vita alla pista ciclabile più lunga d’Europa) pronta è arrivata la risposta dall’altra parte della Manica.
Pochi giorni fa, la giunta del sindaco Anne Hidalgo, ha approvato un piano del valore di 150 milioni di euro che ha l’obiettivo di far moltiplicare per tre entro il 2020 gli spostamenti dei parigini in bicicletta (ora fermi al 5%) da casa al lavoro e viceversa. In base al nuovo progetto i chilometri di piste ciclabili passeranno dai 700 di oggi ai 1400 con piste dedicate che uniranno le varie parti della città e altre che correranno lungo tutta la Senna. Verrà inoltre potenziato il servizio di bike sharing grazie a investimenti di 7 milioni di euro per creare 10.000 nuovi stalli alcuni dei quali (a Montparnasse e alla Gare de Lyon) antifurto e dove la propria bici potrà essere parcheggiata giorno e notte alla modica cifra di 5 euro al mese.
Ma a Parigi così come sta avvenendo anche a Milano, si punterà sulle “zone 30” arterie in cui alle autovetture non sarà concesso superare i 30 chilometri orari. Nei trenta milioni stanziati per questa voce vengono inclusi anche la trasformazione a doppio senso ciclabile di alcune arterie importanti il cui limite di velocità resta fissato a 50 chilometri.
Tutte misure per far diventare la Ville Lumière la capitale mondiale delle due ruote. Londra permettendo….