Wise Society : La Regione Abruzzo ha varato un nuovo piano di mobilità ciclistico

La Regione Abruzzo ha varato un nuovo piano di mobilità ciclistico

di Francesca Tozzi
19 Marzo 2013

La Regione promuoverà la realizzazione di percorsi ciclabili e ciclopedonali per offrire a residenti e turisti la possibilità di una migliore fruizione del territorio. All'insegna della mobilità sostenibile

Promuovere la realizzazione di percorsi ciclabili e ciclopedonali e migliorare la convivenza di pedoni e ciclisti con i cosiddetti utenti motorizzati attraverso politiche di moderazione del traffico: è uno degli obiettivi della Regione Abruzzo che ha appena varato un Piano regionale della mobilità ciclistica che desidera offrire a residenti e turisti la possibilità di una migliore fruizione del territorio attraverso la creazione di una rete ciclabile regionale garantendo lo sviluppo in sicurezza dell’uso della bicicletta sia in ambito urbano che extraurbano.

Il tutto previsto nella nuova legge regionale dal titolo “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica“. Il sistema ciclabile di scala regionale è individuato quale elemento di connessione e integrazione dei sistemi ciclabili provinciali e comunali. Obiettivi strategici per la ciclomobilità extraurbana sono la creazione di circuiti connessi alla mobilità collettiva; la creazione di una rete, interconnessa, protetta e dedicata, di itinerari ciclabili e ciclopedonabili attraverso località di valore ambientale, paesaggistico, culturale e turistico anche con la creazione di una rete di punti di ristoro; la creazione in ambiente rurale e montano di percorsi dedicati e strutture di supporto.

Fa parte del piano la riconversione in percorsi ciclabili e ciclopedonali delle tratte ferroviarie dismesse: la Regione, mediante apposite intese con i proprietari e gestori delle reti ferroviarie, promuoverà infatti il recupero e la conservazione delle stazioni e dei caselli ferroviari insistenti sulla tratta, che, attraverso specifico adeguamento funzionale, possono essere destinati a strutture ricettive e di assistenza o punti di ristoro specializzati per l’ospitalità dei cicloturisti.

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