Si chiama Rosita ed è la prima mucca capace di produrre un latte simile a quello materno, un latte potenziato per proteggere i neonati da virus e batteri. Nel suo Dna sono stati inseriti due geni umani
Non aspettavamo altro che una mucca per “allattare” i nostri bambini. Si chiama Rosita, è argentina, ed è la prima mucca capace di produrre un latte simile a quello materno. Dopo mesi di tentativi, l’animale, clonato un anno fa da un gruppo di ricercatori argentini dell’Università Nazionale di San Martin (Unsam) e dell’Istituto Nazionale di Tecnologia Agrozootecnica (Inta), è riuscito nell’intento. Lo hanno comunicato i ricercatori stessi spiegando che sono arrivati al risultato inserendo nel Dna della mucca due geni umani che producono la lattoferrina e la lisozima, rispettivamente una proteina che rinforza il sistema immunitario e un antibatterico. L’obiettivo non è sostituire l’allattamento al seno ma aumentare il valore nutrizionale del latte di mucca per offrire ai neonati che non possono accedere al latte materno le protezioni antibatteriche e antivirali di cui hanno bisogno.
E dato che quando si inventa qualcosa di nuovo, arriva la Cina a dire che lei è arrivata per prima, anche in questo caso è arrivato un annuncio da Oriente: gli scienziati della Chinàs Agricultural University di Pechino hanno affermato di avere un’intera mandria di trecento mucche transgeniche che già producono un latte simile a quello umano di cui si stanno testando le caratteristiche. Al di là dei dubbi sul primato, c’è da chiedersi se queste operazioni siano davvero necessarie: perché forzare i meccanismi della natura per produrre una latte vaccino simile a quello materno quando già esistono i latti sostitutivi? E come pensare di proporre gli OGM per l’alimentazione neonatale quando la scienza e le mamme sono orientate sulla via del naturale?
Di mucche soggette a esperimenti di laboratorio, poi, avevamo già parlato nel caso della carne prodotta da cellule staminali di bovino. Se vi interessa potete leggere l’articolo “è in arrivo l’hamburger artificiale“. L’hamburger, frutto di un esperimento dell’Università di Maastricht, arriverà il prossimo autunno… Ma che vi hanno fatto le mucche?