Riempiono le nostre città di colori e profumi, e aiutano anche gli insetti impollinatori a trovare il giusto nutrimento. Insomma, prepararle a casa e usarle nei pressi di casa è quasi doveroso!
Cosa fare per salvare le api? Gettare bombe… di fiori! Bombe di semi piantabili, granate di vita da cui germoglieranno i fiori e le piantine più amati dalle api e dagli insetti impollinatori. È questa una delle idee divertenti e utili, spesso rilanciata in occasione della Giornata mondiale delle api, ma valida in ogni momento dell’anno. Scopriamo allora cosa sono le bombe di semi e, soprattutto, come farle a casa con pochi e semplici strumenti. E’ un’attività così divertente che si può realizzare anche con l’aiuto dei bambini, che ameranno sporcarsi le mani con la terra.

Foto di Jonathan Kemper / Unsplash
Che cosa sono le bombe di semi
Gli insetti impollinatori stanno scomparendo e per salvarli – oltre a mettere in campo alcune semplici ma importanti azioni per proteggere le api – la strada fondamentale è quella mantenere e ricreare un ambiente ospitale per loro.
Come? Una delle strade è quella di favorire la biodiversità della campagne e dei prati e portando fiori e piante amati dalle api dove non ci sono (e soprattutto nelle città).
E per farlo in modo facile, divertente e colorato (magari proprio in compagnia dei bambini di casa) ci sono proprio le Seedles, bombe di semi piantabili da lanciare ovunque in città per far crescere piante adatte alla vita degli insetti. Si tratta, appunto, di palline realizzate con un mix di semi, argilla e compost da cui possono nascere i fiori di cui le api si ciberanno. Si possono lasciare in un aiuola in città, in un prato nel parco cittadino o piantare sul balcone di casa. Potrai portare queste palle di semi sempre con te e utilizzarle nel momento più opportuno, soprattutto quando sta per arrivare la primavera.
Ma non pensare che queste vere e proprie bombe di fiori siano un’idea recente. Le cosiddette seed bombs, per dirla all’inglese, sono una pratica antica. Nell’antico Egitto, dopo le inondazione primaverili del Nilo, venivano lanciate bombe di semi e la tecnica era usata anche in Giappone dove con lo “tsuchi dango” o “gnocco di terra ” si ripopolava di vegetazione un’area senza verde. Fu poi il botanico e filosofo giapponese Masanobu Fukuoka a riprenderle tra le sue tecniche di agricoltura naturale.
Un’idea che non poteva non piacere anche ai nostri giorni, e non è un caso che sia stata stata apprezzata anche da ambientalisti e amanti della natura che, a vario titolo, comprendono l’importanza degli insetti. Si possono allora usare come “armi” del guerrilla gardening, ovvero un attacco a “colpi” di fiori alle aree grigie della città con l’obiettivo di far nascere fiori, portando biodiversità nelle aree urbane degradate o abbandonate a se stesse.

Foto di Jonathan Kemper / Unsplash
Bombe di semi fai da te, anche con i bambini
Ovviamente oggi si trovano in commercio bombe di semi già pronte all’uso e ricche di tutti quei semi di fiori che piacciono tanto alle api. Volete però mettere il divertimento e la soddisfazione di prepararle da sé? E allora sorge spontanea la domanda: bombe di semi, come farle? E’ molto semplice e il processo comincia dal procurarsi dei semplici ingredienti, prepararle e individuare qualche area della città da riempire di fiori selvatici. Le bombe di semi fai da te sono un’attività perfetta da fare con i bambini: oltre a farli divertire con la terra, è un ottimo modo per aiutarli a comprendere l’importanza della natura e – soprattutto – degli insetti impollinatori.
Ingredienti
- terriccio biologico o compost senza torba
- argilla in polvere
- semi di fiori di campo
- acqua
Le quantità sono 5 parti di argilla, 1 di semi e 2 di terriccio – compost.
Procedimento
- In una ciotola capiente versate il terriccio e l’argilla e mescolare con un cucchiaio.
- Aggiungere i semi e un cucchiaio di acqua e impastare con le mani. L’impasto deve essere compatto e non troppo liquido.
- Una volta ottenuta la giusta consistenza basta creare le bombe di semi, piccole sfere grandi come una noce
- Lasciarle seccare al sole, magari su un telaio, per qualche giorno.
Nulla vieta di dar vita anche a bombe di semi colorate: è sufficiente aggiungere all’impasto polveri minerali come ossidi, terre, clorofilla. In alternativa, potete usare le paste naturali ovvero la parte fibrosa di scarto dell’estrattore di succo (barbabietola, carota, spinaci e un goccio di limone come antiossidante).
Attenzione: le bombe di semi piantabili andrebbero usate entro un paio di giorni dalla preparazione, prima che iniziano a germinare.
Quali semi usare per le seed bombs
Con le bombe di semi fai da te è necessario prestare attenzione anche ai semi che si scelgono da mettere al loro interno. Bisogna tenere infatti a mente due cose. Innanzitutto è fondamentale proteggere la biodiversità prediligendo semi di varietà autoctone per evitare di immettere nell’ambiente specie aliene o invasive. Ecco perché bisognerebbe informarsi a priori cercando di capire qual è la flora tipica del posto in cui si vive, quali sono solitamente i fiori selvatici della zona e quali le varietà locali.
Fra queste, poi, è fondamentale optare per i fiori più amati dalle api: gli insetti saranno attirati più facilmente e proprio nelle piante potranno trovare tutto il nutrimento necessario alla loro sopravvivenza. Qui di seguito trovi un elenco di fiori con cui fare le bombe di semi, scelti proprio tra le specie più apprezzate dalle api.
Tra i fiori più amati dalle api ci sono:
- Facelia
- Calendula
- Veccia
- Lupinella
- Trifoglio incarnato
- Trifoglio alessandrino
- Trifoglio resupinato
- Erba medica
- Coriandolo
- Cumino
- Finocchio annuale
- Pastinaca
- Aneto
- Borragine
- Rosmarino
- Timo
- Lavanda
- Sulla
- Girasole
- Malva
- Tagete
- Grano saraceno
- Meliloto officinale
Procurarsi i semi di queste piante non è difficile: è sufficiente recarsi in un negozio specializzato in giardinaggio, comprando anche tutto il necessario (che abbiamo elencato poco sopra) per realizzare le bombe di semi fai da te. Sarà un’attività bellissima, i bambini la ameranno e… le api anche!
Maria Enza Giannetto