Abbiamo intervistato il Vice president Region Southern Europe di Ricola, brand virtuoso e innovativo che da sempre è attento ai temi della sostenibilità, ambientale e non solo
La protezione della biodiversità è una delle sfide ambientali più cruciali per il futuro dell’essere umano e del pianeta. Un ambito al quale è strettamente legato il core business di Ricola, organizzazione sostenibile fin dalle origini con i suoi prodotti a base di erbe alpine svizzere. Una B Corporation certificata con un rating molto alto che pone al centro del suo agire la massima attenzione all’ambiente e ai suoi abitanti, tra i quali anche le api e gli impollinatori, senza cui le stesse erbe Ricola, base per le oltre 50 tipologie di caramelle e tisane prodotte, non esisterebbero.
Una realtà fondata in Svizzera nel 1930 e rimasta a conduzione familiare – nonostante i suoi prodotti vengano esportati in ben 45 Paesi del mondo – che ha ben chiaro quello che potrebbe e dovrebbe essere il ruolo delle imprese nella società, promotrici di innovazione e cambiamento (anche culturale) lì dove politica e istituzioni non riescono, anche per mancanza di risorse.
Proprio sul ruolo delle aziende e del network virtuoso a cui insieme possono dar vita, Wise Society ha intervistato Luca Morari, Vice President Region Southern Europe di Ricola, che racconta anche qualcuno dei progetti in ambito Esg portati avanti dal brand, che fonda il suo modello di business sempre sul coinvolgimento dei piccoli produttori in un’ottica di salvaguardia dei prodotti e delle tecniche di lavorazione tradizionali e dei paesaggi rurali, continuamente messi a rischio da attività dell’uomo quali gli allevamenti intensivi e le monocolture agricole.
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Intervista e testi: Vincenzo Petraglia
Riprese: Paolo Robaudi
Montaggio: Fabio Restelli
