Le dritte per comprare il pesce più buono e salutare
- Se si acquista pesce allevato, è meglio scegliere quello allevato in Italia e controllare che sia specificato sull’etichetta
- Il pescato porta con sé il rischio delle contaminazioni da sostanze inquinanti presenti in mare. Potendo scegliere, privilegiare il Mediterraneo
- L’accumulo del mercurio e dei metalli pesanti è più frequente nei pesci di grossa taglia per cui non esagerate con il tonno e lo spada; privilegiate piuttosto il pesce azzurro di piccola taglia: sardine, acciughe, sgombri, aguglie, spratti, tutti ricchi di omega3
- Una volta scelto il pesce, la prima cosa da guardare è l’occhio: deve essere bagnato, brillante e convesso; in caso di occhio appiattito o incavato meglio lasciare perdere
- Osservate bene la pelle del pesce: deve essere lucida, brillante, ben tesa e non troppo asciutta
- Le squame devono rimanere ben aderenti al corpo: nel pesce freschissimo c’è quasi un muco traslucido che le ricopre. Passateci un dito sopra in direzione contraria: se si separano, lasciate il pesce sullo scaffale
- La carne deve essere elastica. Premete con un dito la superficie del pesce, anche se è nella pellicola: se si forma una fossetta e poi subito sparisce, il pesce è fresco; più rimane il buco, meno sarà da comprare
- Le branchie del pesce fresco devono essere intatte e rosate, e non devono lasciar colare alcun liquido
- Pinne e coda non sfilacciate e ventre non gonfio sono altri due indici di freschezza e salute
- L’odore non deve essere troppo forte e mai sgradevole né avere sentori di ammoniaca
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