Passare una giornata in un'azienda agricola e scoprire come arrivano sulle nostre tavole verdure, uova, bistecche e pollo. Il progetto Fattorie didattiche, pensato per le scuole materne ed elementari, ha sempre più successo
Una lezione sull’aia, nella stalla o nell’orto. Per vedere (magari per la prima volta) pecore, mucche e piante di pomodori. Per toccare con mano il percorso di gran parte degli alimenti, dalla terra alla tavola. Succede in Lombardia e in tutte le altre regioni d’Italia che hanno promosso il progetto Fattorie didattiche. «Da sempre le aziende agricole aprono le porte alle scuole», racconta Maria Teresa Besana, referente dell’attività di educazione alimentare Regione Lombardia. «La novità degli ultimi anni è la partecipazione dei bambini alle varie attività». All’interno della fattoria i piccoli imparano a fare il pane, a organizzare un orto, dal terreno alla concimazione, dal recupero dei semi alla raccolta delle verdure, imparano a riconoscere le erbe aromatiche, visitano la stalla e fanno il formaggio. O ancora: provano a orientarsi nel bosco, a decifrare le tracce degli animali».
Nel circuito Fattorie didattiche vengono inserite solo aziende che corrispondono a specifici criteri di qualità. Gli agricoltori devono partecipare a corsi di formazione che li aiutino a dialogare con i bambini; per ogni azienda è stabilito un numero massimo di persone da accogliere, il contadino dovrebbe seguire i ragazzini anche fuori dalla fattoria, con qualche incontro anche in aula. Infine, l’azienda deve seguire pratiche di coltivazione e allevamento sostenibili”.
«La visita in fattoria è un’esperienza che i bambini amano molto», afferma Besana. «Qualcuno per la prima volta può guardare e toccare gli animali, maneggiare i semi e la terra, passeggiare in assoluta libertà per i campi, raccogliere le uova direttamente dal pollaio. Anche per gli agricoltori condurre i bambini in questo percorso quasi magico è una grande soddisfazione». Per info, si può cliccare sul sito delle Fattorie didattiche della Lombardia (www.buonalombardia.it).