È l’efficace slogan del progetto europeo che mira a incentivare il consumo di prodotti ortofrutticoli nelle scuole elementari, con tutti i mezzi: distribuzione gratuita di frutta e verdura, orti scolastici, visite in fattorie e aziende agricole. E in più l'aiuto di Raimondo e Negamondo, i personaggi di uno speciale cartone animato
Pere, kiwi, susine, arance, fragole. Ma anche carote, sedani, finocchi, pomodorini. Oltre un milione di chili di frutta e verdure fresche d’eccellenza (Dop, Igp e bio) distribuiti gratuitamente in 302 istituti scolastici primari per un totale di oltre 5 mila classi e quasi 108 mila alunni. È questo l’obiettivo, nel Lazio, di “Frutta nelle Scuole” (info www.fruttanellescuole.gov.it) progetto europeo di educazione alimentare (giunto alla seconda edizione) diffuso a livello nazionale e gestito dal Ministero delle politiche agricole, in collaborazione con i ministeri della Salute e dell’Istruzione, e le associazioni dei produttori. «Si tratta di un’importante campagna nazionale di prevenzione per un consumo adeguato, consapevole e anche saporito dei prodotti tipici della dieta mediterranea», spiega Valeria del Balzo, docente in Scienza dell’Alimentazione all’Università di Roma “La sapienza”. «L’idea importante è quella di far capire, raggiungendo 11 mila scuole elementari di tutta Italia, che lo spuntino a scuola non deve essere per forza un concentrato di grassi e zuccheri semplici, faticoso anche da digerire. Molto meglio un frutto, alimento leggero ma anche ricco di preziosi nutrimenti come vitamine e minerali. Purtroppo i giovanissimi non arrivano a mangiare neanche una mela o un arancio al giorno, ben al di sotto quindi della soglia salutare minima di 350 grammi quotidiani». Proprio per questo la distribuzione di frutta dovrà avvenire al mattino, entro le 10.30 ora dell’intervallo o nel pomeriggio all’ora della merenda. Ma non solo. La campagna prevede anche visite a fattorie didattiche, realizzazione di orti scolastici, giornate a tema legate alla miglior conoscenza dei prodotti del proprio territorio.
Obesità infantile: un’emergenza nazionale
Promuovere e incentivare il consumo di frutta e verdura è di fondamentale importanza in un Paese come il nostro al primo posto (insieme al Portogallo) per diffusione dell’obesità infantile. I dati dell’indagine nazionale “Okkio alla salute 2010”, coordinata dal Ministero parlano chiaro: i bambini sovrappeso sono un milione e centomila circa di cui 400 obesi. «Un problema poco affrontato, ma che raggiunge numeri drammatici», commenta Silvia Migliaccio, medico chirurgo specialista in Scienza della nutrizione umana presso il Dipartimento di Fisiopatologia Medica dell’Università di Roma “La Sapienza”, «basti dire che in Italia la percentuale tra obesità e sovrappeso raggiunge il 30 percento tra i 6 e i 9 anni ed è un problema che riguarda tutta la nazione, anche se con un’incidenza diversa da una regione all’altra», continua Migliaccio. La causa? Sempre la stessa: i piccoli mangiano troppo e male e fanno poca attività fisica. Non a caso i meno colpiti sono i ragazzini valdostani che vivendo in mezzo alle montagne hanno più occasione di praticare sport con continuità.
I benefici della dieta mediterranea
«Dobbiamo intervenire subito, perchè un bambino obeso ha molte probabilità di diventare un adulto obeso e quindi di sviluppare patologie metaboliche da eccesso di grasso: diabete, pressione alta e problemi cardiaci. Ma non solo: dobbiamo anche ricordarci che un bambino obeso ha un’aspettativa di vita inferiore ai propri genitori», aggiunge la specialista. Ecco allora la necessità di correggere in tutti i modi abitudini alimentari nocive favorendo un’alimentazione più equilibrata e sana con un maggior consumo di frutta e verdura, perchè i prodotti vegetali oltre a contenere acqua, zuccheri, vitamine e minerali, sono ricchi anche di fibra e speciali composti organici di origine vegetale (phytochemicals). Queste sostanze sono quelle che danno a frutta e ortaggi i loro colori vivaci e invitanti e sono fondamentali per la salute perchè svolgono un’importante azione protettiva su diversi apparati del nostro organismo. «Sappiamo che l’obesità è più diffusa nei Paesi industrializzati dove prevale uno stile di vita “anglosassone” troppo ricco di grassi e alimenti di provenienza animale che si è diffuso anche da noi negli ultimi anni, spiega ancora Silvia Migliaccio, «invece è assolutamente necessario tornare alla dieta mediterranea (frutta, verdura, carboidrati, olio d’oliva, pesce): lo schema alimentare più corretto per mantenerci sani e longevi a tutte le età». Per valorizzare questo messaggio e far presa sull’attenzione dei ragazzi UNAPROA (l’Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di frutta in guscio) che collabora al progetto, ha messo a punto due speciali iniziative: l’opuscolo I colori del benessere che stimola la fantasia dei più piccoli a scegliere il frutto preferito in base ai colori, caratteristiche e profilo gastronomico, e un cartone animato che racconta in forma di avventura i benefici di questo tipo di dieta, proiettato nelle scuole el Lazio e molte altre regioni italiane.