La pratica plurimillenaria dello yoga ha comprovati effetti benefici su corpo e mente. Conosciamo meglio alcune sue pratiche, più indicate per alcuni e perché
Lo yoga è salutare e favorisce il benessere e la longevità. Svariate ricerche scientifiche lo hanno messo in luce e i principali servizi sanitari governativi, tra cui quello del Regno Unito e degli Stati Uniti, raccomandano la pratica per favorire la salute. Definire lo yoga è complesso: si potrebbe dire che è un’antichissima forma di esercizio che si concentra su forza, flessibilità e respirazione per aumentare il benessere fisico e mentale. Ma è assai di più: la parola yoga significa unione profonda di corpo, mente e spirito. Nato 5000 anni fa, ha dimostrato di far bene a tutti e, se praticato in modo attento, non ha controindicazioni. Si conoscono diversi tipi di yoga. Quale è il più indicato per ognuno di noi?
Esistono davvero diversi tipi di yoga?
«È un errore classificare lo yoga e incasellarlo in specifiche categorie perché in esse rientrano tutte le pratiche yoga», spiega Michela Garavaglia Dharani, insegnante e praticante yoga da oltre 30 anni.
È vero: esistono tipi di yoga diversi. Alcuni esempi: lo Hata Yoga (“yoga dello sforzo”), più “fisico” è il più conosciuto in Occidente e particolarmente apprezzato. Chi pratica yoga per fini spirituali lo conoscerà come yoga hishtadeva, ovvero lo yoga della religione; chi è più legato alle pratiche devozionali lo chiamerà Bhakti yoga (“yoga della devozione”)… In base a chi lo pratica, a seconda della sua natura e al percorso che sta affrontando, approfondisce una via, denominata karma-marga.
«Lo yoga in realtà è una ricerca spirituale, è una disciplina molto rigorosa, ma che aiuta a comprendere le nostre potenzialità e limiti. Tutti possono percorrere questa via, ma la sua natura profonda e il suo intento è spirituale. È attraverso la ricerca su ognuno di noi che ci si interseca poi con gli altri e si conosce e si sperimenta l’Amore universale che tutto pervade», prosegue Garavaglia Dharani.
Lo yoga non è quindi solo una lezione pratica, è molto di più: è avere un profondo rispetto per se stessi e gli altri, permette di imparare ad ascoltarsi e ad ascoltare ogni momento, a sentirsi appagati da quello che si ha, a percepire che tutto è uno e tutto è nell’uno, in questa interconnessione profonda con l’amore universale. Poi per arrivarci, si lavora sul corpo oltre che sullo spirito, attraverso posizioni differenti.
I “tipi” di yoga
Lo yoga va bene per tutti, indipendentemente dall’età e dalla condizione fisica. È davvero così? «Certo, anche se alcune pratiche sono più adatte per alcuni individui piuttosto che per altri.
Vinyasa yoga
Un esempio: il Vinyasa yoga è più indicato per persone più mature d’età, perché questo è lo yoga dell’adattamento. Si presta maggiore attenzione alla consapevolezza del corpo, le posizioni sono meno statiche, comprende più sequenze e movimenti dolci, fa attenzione al respiro, è più legata al corpo, non si arriva quasi mai alla meditazione. Se vogliamo, è una pratica tipicamente posturale, antalgica. Si lavora all’equilibrio delle catene muscolari, delle articolazioni riallineamento colonna vertebrale».
È una pratica più consigliata a chi ha particolari problemi di salute o per chi non ha una grande elasticità del corpo, anche dovuto alla età.
Hatha yoga
Hatha yoga si presta per chi cerca una pratica più intensa, a livello fisico (hata significa sforzo, ma è anche la combinazione tra Ha “sole”, che connota l’energia maschile, e Tha luna, quella femminile) anche se va al di là dell’intento corporale. È anche una pratica che favorisce l’equilibrio della propria energia maschile e femminile, che poi si ricongiunge al kundalini.
Kundalini yoga
Kundalini yoga agisce e lavora a livello energetico, perché kundalini è una potente energia a carattere fortemente sessuale, posta alla base della colonna vertebrale, a livello del primo chakra. La pratica è l’ideale per far risalire questa energia creativa fino a raggiungere tutti gli altri chakra. È adatto a tutti.
Yin yoga
Yin yoga è una pratica molto lenta, adatta a praticanti più esperti, che hanno sviluppato una maggiore consapevolezza e possono essere più facilitate a mantenere una stessa posizione per 3-5 minuti. «Occorre sviluppare una certa preparazione del corpo e della mente, per questo è considerata una pratica avanzata», sottolinea l’insegnante.
Yoga della risata
Lo Yoga della risata fa bene a tutti, anche se è particolarmente adatto per chi ha poca energia fisica e mentale: ridere fa bene anche a livello fisico perché riattiva i tessuti, la respirazione. È indicato alle persone apatiche, che hanno bisogno di ritrovare energia.
Kriya yoga
Kriya yoga è spesso indicato come “yoga della purificazione”: è molto pratico, composto da una serie di esercizi psicofisici sviluppati dallo yogi Paramahansa Yogananda, che lo portò a conoscenza dell’Occidente all’inizio del XX secolo e adottato per preparare il corpo alla meditazione. «Questa forma di yoga aiuta a purificare gli organi interni, massaggiandoli, con respirazioni molto intense e disintossicanti. È più adatta a chi già è un “praticante evoluto”.
Raja yoga
Infine, citiamo Raja yoga, lo “yoga regale”. «Esso opera sullo stimolo del livello energetico più sottile – spiega Michela Garavaglia – Lavora sulle nostre potenzialità ed è lo yoga della mente, della concentrazione, non semplice ma praticabile un po’ da tutti». Ha a che fare con lo stimolo della concentrazione che, se prolungata, diventa meditazione e, successivamente, permette di giungere all’ultimo stadio del Raja yoga: l’illuminazione.
Andrea Ballocchi