Wise Society : Come lottare contro il morbo di Crohn

Come lottare contro il morbo di Crohn

di Fabio Di Todaro
11 Dicembre 2018

La straordinaria storia del nuotatore iridato Simone Sabbioni che ogni giorno combatte con forza e determinazione contro una malattia che colpisce 100.000 italiani

Faccia pulita come quella di migliaia di ragazzi della sua età, fisico da atleta e sorriso convincente. Simone Sabbioni, primatista nazionale sui 100 metri dorso in vasca lunga e primatista nelle tre specialità del dorso in vasca corta, parteciperà ai campionati mondiali di nuoto in vasca corta: in programma ad Hangzoun (Cina), dall’11 al 16 dicembre 2018. La sua presenza è ufficiale: «Da mesi, ormai, mi alleno mattina e pomeriggio tutti i giorni. E, nel 2019, mi aspettano gli italiani assoluti di aprile e i Mondiali di luglio». Tutto ciò nonostante il morbo di Crohn, malattia infiammatoria intestinale che ha scoperto nel 2016: pagando il duro prezzo della rinuncia ai mondiali di Budapest.

Simone Sabbioni, morbo di crohn, nuoto

Qualche anno fa al campione di nuoto Simone Sabbioni vincitore di otto medaglie d’oro, nove d’argento, sette di bronzo tra campionati italiani, europei e mondiali, è stato riscontrato il morbo di Crohn, Foto: profilo Facebook di Simone Sabbioni

LA TESTIMONIANZA DEL DORSISTA – Sabbioni è arrivato a scoprire la malattia  – di cui si stima che in Italia soffrano quasi centomila persone – dopo aver sofferto di episodi diarroici tutti i giorni, per cinque mesi: periodo durante il quale non soltanto ha dovuto compiere rinunce sportive, ma pure ludiche e scolastiche. « Poi, grazie al supporto di mio padre e dello specialista che mi ha seguito, sono arrivato finalmente alla diagnosi – afferma il nuotatore riminese -. Quello per me è stato un momento di gran sollievo, perché aver scoperto quel che avevo mi permetteva di ricominciare a vivere. Per scoprire la terapia adeguata, che non fosse troppa invasiva, ho atteso un altro anno. Poi, a partire dal giugno del 2017, ho iniziato a conciliare sport e malattia». Nonostante tutto ciò, Sabbioniè riuscito a diventare, con sacrificio e dedizione, un campione internazionale. Nel suo palmares si contano già otto medaglie d’oro, nove d’argento, sette di bronzo: tra campionati italiani, europei e mondiali. È per questo che ha scelto di mettere il suo volto a disposizione della campagna promossa dal Gruppo Italiano per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (IG-IBD).

IL SOGNO DI SABBIONI – «Oggi posso fare tutto quello che voglio, il morbo di Crohn non mi limita in nulla – prosegue -. Sicuramente devo prestare maggiore attenzione all’alimentazione: evitando latticini, cibi piccanti, salse e tanto altro. Basta prendere un farmaco mattina e sera e una iniezione una volta al mese per vivere come tutti gli altri».Simone ha le idee chiare e un grande sogno da realizzare. «Voglio avere successo in campo sportivo, soprattutto per me stesso: per testimoniare che ce l’ho fatta che ce la si può fare, nonostante la malattia. Per me ci sono ancora due Olimpiadi in vista: spero di partecipare a entrambe e, perché no, arrivare in finale». Un messaggio che arriva dolce alle orecchie di convive con la stessa malattia, caratterizzata nel suo decorso dall’alternarsi di fasi di riacutizzazione e di remissione che intaccano la superficie intestinale. «A chi è nella stessa situazione, dico di non farsi abbattere. È dai momenti difficili che si diventa persone migliori, più mature. Si tratta soltanto di un inciampo, da cui occorre rialzarsi il prima possibile. Con la giusta preparazione, si può affrontare tutto con tranquillità».

Twitter @fabioditodaro

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