Wise Society : Le energie rinnovabili, spiegate

Le energie rinnovabili, spiegate

di Andrea Ballocchi
13 Dicembre 2023

Fotovoltaico, eolico, idroelettrico e le altre fonti energetiche rinnovabili stanno crescendo, contribuendo a ridurre le emissioni e a non superare il fatidico obiettivo dei 1,5 °C. Ecco cosa c’è da sapere su di loro

Le energie rinnovabili svolgono un ruolo fondamentale nella transizione energetica. La diffusione delle energie rinnovabili per la produzione di elettricità e di riscaldamento per l’edilizia, l’industria e i trasporti è uno dei principali fattori che consentono di mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 1,5°C. Le bioenergie rappresentano oggi la più grande fonte di energia rinnovabile a livello globale, con una quota di utilizzo globale superiore al 50% nel 2022.
Il fotovoltaico è la fonte di energia rinnovabile a più forte crescita: più di 1 miliardo di dollari al giorno viene speso per lo sviluppo dell’energia solare. Ma, nel complesso, nell’anno in corso – secondo quanto riporta la IEA nel World Energy Outlook 2023 – saranno aggiunti più di 500 GW di capacità di generazione da energia rinnovabile: questo segna “un nuovo record”.

Energie rinnovabili: fotovoltaico ed ecolico

Foto Shutterstock

Energie rinnovabili: cosa sono e quali sono

Ma cosa si intende per energie rinnovabili? Con rinnovabile s’intende l’energia derivata da fonti naturali che si generano e rigenerano a un ritmo superiore a quello consumato. Tra le fonti rinnovabili più rappresentative troviamo:

L’Agenzia internazionale dell’energia ricorda che la diffusione delle energie rinnovabili nei settori dell’energia, del calore e dei trasporti è uno dei principali fattori che consentono di mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 1,5°C. “Nello scenario Net Zero Emission entro il 2050, le rinnovabili consentono di decarbonizzare quasi completamente la produzione di elettricità”, riporta.

Il fotovoltaico sta “aprendo la strada alla transizione verso l’energia pulita”, scrive ancora nel WET 2023 la IEA. Ma fotovoltaico ed eolico, pur essendo rinnovabili, sono vincolate da variabilità e intermittenza: la loro produzione, cioè, può variare o interrompersi durante la giornata. Idroelettrico e bioenergie, invece, sono rinnovabili programmabili. Le bioenergie (ricavate dal materiale organico che costituisce le piante, noto come biomassa) moderne comprendono soluzioni tecnologiche come: biocarburanti liquidi prodotti dalla bagassa e da altre piante; bioraffinerie; biogas prodotto attraverso la digestione anaerobica dei residui; sistemi di riscaldamento a pellet di legno.

Turbine eoliche

Foto di Tyler Casey su Unsplash

Rinnovabili e fossili: differenze sostanziali tra le fonti energetiche

La principale differenza tra le rinnovabili e petrolio, gas e carbone riguarda la loro natura e reperibilità: stiamo parlando di energie rinnovabili e non rinnovabili. A differenza di fotovoltaico, eolico & C. carbone, petrolio e gas sono risorse non rinnovabili che impiegano centinaia di milioni di anni per formarsi.

Una sempre maggiore produzione energetica da fonti rinnovabili è richiesta per motivi ecologici: L’energia “pulita” e rinnovabile crea emissioni molto inferiori rispetto alla combustione di combustibili fossili. La transizione dai combustibili fossili, che attualmente rappresentano la parte del leone delle emissioni, alle energie rinnovabili è fondamentale per affrontare la crisi climatica.

Nel 2022 la produzione, il trasporto e la lavorazione di petrolio e gas hanno prodotto in Europa 5,1 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente, ovvero poco meno del 15% delle emissioni globali di gas serra del settore energetico, ricorda il Parlamento Europeo. Circa la metà di queste emissioni provenivano dal flaring e dal metano rilasciato durante le operazioni riguardanti petrolio e gas.

Quando i combustibili fossili vengono bruciati, rilasciano nell’aria grandi quantità di anidride carbonica, il principale tra i gas serra. Essi intrappolano il calore in atmosfera, causando il riscaldamento globale. Non solo: petrolio, carbone e gas, durante la combustione, rilasciano nell’atmosfera ossidi di azoto, che contribuiscono alla formazione di smog e piogge acide. L’impiego dei fossili per produrre energia ha comportato – e comporta tuttora – un costo enorme per l’umanità e l’ambiente, dall’inquinamento dell’aria e dell’acqua al global warming.

Pannelli solari

Foto di American Public Power Association su Unsplash

Verso un futuro energetico rinnovabile

Nessuno può negare il contributo delle energie fossili: hanno rappresentato tuttora un motore fondamentale del progresso tecnologico, sociale, economico e di sviluppo e continuano a svolgere un ruolo dominante nei sistemi energetici globali. Ma, come scritto, comportano anche diversi impatti negativi che non si possono più accettare, soprattutto perché oggi le fonti rinnovabili esistono, sul mercato ci sono soluzioni consolidate e che possono essere prodotte a costi sempre più bassi.

I costi riguardanti le principali tecnologie energetiche “pulite” – fotovoltaico, eolico, pompe di calore e batterie – sono diminuiti di quasi l’80% su una base media ponderata di implementazione tra il 2010 e il 2022, riporta IEA.

Inoltre, gli investimenti in “energia verde” sono aumentati. Nel 2022 si è stabilito un primo, significativo record: gli stanziamenti per le rinnovabili sono stati superiori a quelle per i fossili. Come riportato da Bloomberg a inizio anno, i finanziamenti per le energie rinnovabili e altre iniziative responsabili dal punto di vista ambientale hanno raggiunto nel 2022 circa 580 miliardi di dollari, mentre le industrie del petrolio, del gas e del carbone si sono rivolte a finanziatori e sottoscrittori per circa 530 miliardi di dollari.

Seppure non vada visto come una vittoria, in quanto vanno considerati molti fattori che hanno portato a quel dato, è comunque un segnale lusinghiero, soprattutto se si pensa che nel 2015, anno dell’Accordo di Parigi, gli investimenti sulle rinnovabili erano decisamente inferiori a quelli dei fossili.

Si aggiunga che IEA registra un incremento del 40% degli investimenti dal 2020 su fotovoltaico, eolico & C. Anche se i fossili sono ancora predominanti, ci sono buoni motivi per sperare: lo scorso inverno in Europa le rinnovabili hanno superato i combustibili fossili nella generazione di elettricità.

Andrea Ballocchi

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