Wise Society : Compensazione della Co2: cos’è la carbon offset

Compensazione della Co2: cos’è la carbon offset

di Andrea Ballocchi
27 Giugno 2023

Nella lotta ai cambiamenti climatici un passo importante è rappresentato dalla riduzione delle emissioni. La compensazione CO2 può offrire vantaggi, ma non è una soluzione esente da critiche

La riduzione delle emissioni climalteranti passa anche dalla compensazione della CO2 e dai piani volontari, affrontati da privati e da aziende di intraprendere azioni mirate a questo proposito. La carbon offset vuole rappresentare un passo importante verso la carbon neutrality. Morgan Stanley prevede che il mercato volontario delle compensazioni di carbonio passerà da 2 miliardi di dollari nel 2020 a 250 miliardi di dollari circa entro il 2050. È uno strumento “essenziale per affrontare il cambiamento climatico”, titolava l’Economist.

Compensazione della Co2: un'illustrazione

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

I pareti discordanti sulla compensazione di della C02

Sul tema ci sono anche pareri discordanti: secondo un report del World Economic Forum e da Bain & Co.e riportato dal Wall Street Journal, meno di un quarto delle 137 aziende di livello globale intervistate nel quarto trimestre del 2022 prevede di utilizzare i crediti di carbonio, nonostante oltre il 90% degli intervistati abbia promesso di ridurre a zero le proprie emissioni nette di gas serra entro il 2050.

Fatti recenti hanno messo in dubbio il valore della certificazione dei crediti di carbonio. Anche per questo, è emersa la volontà – come mette in luce Bloomberg – da parte di sempre più governi nazionali di tassare, regolamentare o limitare il commercio di crediti generati all’interno dei propri confini. Essi vogliono conservare una parte maggiore dei benefici dei progetti di riduzione delle emissioni, sia come entrate sia come credito per i propri obiettivi climatici nazionali.

Energie rinnovabili

Foto Shutterstock

Cos’è la compensazione della CO2

Prima di addentrarci oltre, è bene partire da cosa sia la carbon offset e il suo significato: detto anche carbon offsetting, con questo termine si intende qualsiasi attività di compensazione delle emissioni di CO2 (misurata in anidride carbonica equivalente) o di altri gas a effetto serra, prevedendo una riduzione delle emissioni prodotte in altre aree.

Le compensazioni di carbonio sono “diritti” negoziabili o certificati legati ad attività finalizzate a ridurre la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. Acquistando determinati certificati, una persona, una società o un gruppo possono finanziare progetti che combattono il cambiamento climatico. In questo modo, i certificati “compensano” le emissioni dell’acquirente con una pari quantità di riduzioni di anidride carbonica altrove.

I crediti di carbonio

Si arriva così al credito di carbonio (carbon credit), un certificato negoziabile che fornisce al titolare del credito il diritto a “neutralizzare” una tonnellata di anidride carbonica o l’equivalente di un altro gas serra. Le azioni di carbon offset, per definizione, finanziano progetti specifici che riducono le emissioni di CO2 o la “sequestrano”, nel senso che estraggono una parte di CO2 dall’atmosfera e la immagazzinano.

Poiché i gas serra sono diffusi nell’atmosfera terrestre, il clima beneficia delle riduzioni delle emissioni indipendentemente da dove si verificano tali tagli. Se le riduzioni di carbonio sono equivalenti all’impronta di carbonio totale di un’attività, si dice che l’attività è carbon neutral. Le compensazioni di carbonio possono essere acquistate, vendute o scambiate come parte di un mercato del carbonio.

L’uso del termine carbon offset, per riferirsi alle emissioni compensate da diminuzioni in un altro impianto, è stato utilizzato dalla fine degli anni Settanta del XX secolo come parte del Clean Air Act degli Stati Uniti, in cui le nuove emissioni nelle aree ad alto inquinamento erano consentite solo dove si verificavano altre riduzioni compensare gli aumenti. Inoltre, la divulgazione del termine nel primo decennio del 21° secolo ha accompagnato la crescente preoccupazione per l’anidride carbonica come inquinante atmosferico.

Forestazione urbana: esempio di giardino verticale

Foto Shutterstock

Quali sono le azioni di carbon offset

Fanno parte delle azioni di compensazione della CO2 progetti legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, come impianti fotovoltaici o eolici. Rientrano, inoltre, interventi mirati all’efficienza energetica. Anche la riforestazione e l’agroforestazione sono comprese tra le azioni di carbon offset.

Un esempio di carbon offset in Italia è l’iniziativa Mosaico Verde, nata nel 2018 e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente che ha coinvolto più di cento Comuni e venti Enti Parco in 17 differenti regioni italiane. Nel corso dei suoi primi cinque anni ha consentito di mettere a dimora più di 322mila alberi e di riqualificare più di tre milioni di metri quadrati di aree verdi.

Le compensazioni di carbonio possono essere acquistate e vendute come parte di schemi di conformità, come il protocollo di Kyoto della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) o sistemi volontari come Gold Standard, Verra o Plan Vivo. Un vantaggio della compensazione del carbonio all’interno di tali schemi di conformità è che consente di ottenere riduzioni delle emissioni dove i costi sono inferiori, portando a una maggiore efficienza economica dove le emissioni sono regolamentate.

Impianto eolico

Foto di Dan Meyers su Unsplash

Benefici e criticità della compensazione della CO2

Le compensazioni di CO2 promettono vantaggi interessanti. Immaginiamo un’azienda che intenda fare una transizione da un processo fortemente emissivo a una tecnologia priva di emissioni di carbonio, ma costosa. “Se l’azienda può emettere una compensazione di carbonio per ogni tonnellata di CO2 che la sua nuova tecnologia promette di evitare, la vendita di queste compensazioni può aiutare a finanziare l’investimento”, sottolinea Angelo Gurgel, Research Scientist del MIT Joint Program on the Science and Policy of Global Change.

Questo principio può essere applicato anche a livello nazionale, regionale o settoriale. Paesi o industrie con obiettivi di riduzione delle proprie emissioni possono acquistare compensazioni da altri soggetti in cui la riduzione dei gas serra è più economica.

Tuttavia è bene considerare le sfide e la difficoltà di verificare i benefici ambientali di tali misure. I rischi legati alla credibilità del sistema ci sono, come ha evidenziato l’indagine congiunta svolta dal quotidiano inglese The Guardian e dal tedesco Die Zeit. Essa ha messo in luce che le compensazioni di carbonio delle foreste approvate dal principale certificatore mondiale e utilizzate da colossi mondiali di vari settori erano in gran parte prive di valore, a causa di metodologie di calcolo poco trasparenti.

Una risposta alle criticità

Cosa fare allora? Una risposta l’ha offerta Steven Lutz, Senior Program Officer e Blue Carbon Lead per la fondazione norvegese GRID-Arendal, centro di collaborazione del Programma ONU per l’ambiente. Le critiche alla compensazione del carbonio basata sulla natura “offrono un’eccellente opportunità per un controllo attento della realtà su ciò che sta accadendo nel mercato”. Occorre focalizzarsi sulla possibilità di fare funzionare il mercato in modo specifico per comunità e Paesi, creando un flusso di entrate “capaci di valorizzare la natura e dove le compensazioni di carbonio possano svolgere un ruolo nella sua protezione, se fatte bene”.

Un esempio virtuoso

Azioni locali e svolte in modo attento ci sono: l’italiana Offgridsun sviluppa progetti di carbon offset incentrati sul miglioramento dell’accesso all’acqua potabile e all’energia pulita per le comunità vulnerabili in Africa, riducendo al contempo l’impatto negativo delle emissioni di gas serra sull’ambiente. I progetti vengono realizzati attraverso l’impegno e il supporto delle comunità locali sin dalla fase di progettazione, assicurandosi che l’intervento risponda alle loro esigenze.

Andrea Ballocchi

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