Sempre più italiani si dicono convinti che lo sviluppo tecnologico sia la strada giusta per affrontare gli impatti del cambiamento climatico sul pianeta
L’estate, ogni anno di più, ci mette di fronte agli effetti delle attività umane sul clima. I dati sono sempre più allarmanti: ogni estate si registra un nuovo record di caldo, fino all’anno successivo. Sono necessarie e sempre più stringenti azioni tempestive per ridurre il nostro impatto sull’ambiente. In questo scenario dai contorni sempre più inquietanti, quanto possono essere utili tecnologia e intelligenza artificiale? Tanto, secondo gli italiani, che guardano con fiducia a questi settori per affrontare efficacemente le sfide che ci si presentano davanti e garantire migliori condizioni di vita per il futuro.
È quanto emerso dallo State of Science Index 2023, l’indagine annuale realizzata da 3M che analizza la percezione della scienza a livello mondiale, monitorando i risultati delle tendenze globali di 17 Paesi nel mondo. Questi dati illustrano il modo in cui le persone di tutto il mondo concepiscono l’innovazione futura e come sono influenzate dalle tendenze relative ai diversi settori: ebbene pare proprio che l’Italia, più di tutti gli altri Paesi coinvolti, crede che l’innovazione tecnologica ci salverà!
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State of Science Index 2023: alcuni dati
Tra le varie opzioni, più della metà degli italiani privilegia la possibilità di accedere all’acquisto di pannelli solari a prezzi accessibili, ma puntano molto anche sulla riduzione dei rifiuti, su alternative ecologiche in campo edilizio e su filtraggio dell’aria per ridurre l’inquinamento.
Grande fiducia viene riposta nelle potenzialità dell’intelligenza artificiale: l’81% degli italiani ritiene, infatti, che possa giocare un ruolo determinante per la realizzazione di un futuro più sostenibile e il 70% crede che possa avere un impatto positivo anche sulla vita quotidiana.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
D’altro canto negli ultimi anni si sta lavorando molto per promuovere l’eccellenza nell’AI con relative norme per garantire che i sistemi siano affidabili, sicuri, trasparenti, etici, imparziali: si tratta di norme che seguono un approccio basato sul rischio e stabiliscono obblighi per chi impiega sistemi di AI a seconda del relativo livello di rischio.
Un’intelligenza artificiale affidabile può portare molti benefici, quali migliori cure sanitarie, trasporti più sicuri e puliti, processi di produzione più efficienti ed energia più economica e sostenibile e pare che gli italiani ne siano sempre più convinti!
In cima agli interessi degli italiani, però, troviamo le innovazioni legate al trasporto, sia pubblico che personale: il 95% ritiene affidabile il trasporto pubblico elettrico, il 92% mostra interesse per i sistemi stradali in grado di comunicare con le automobili, mentre il 91% guarda con interesse alle auto a idrogeno e l’88% alle potenzialità dell’intelligenza artificiale per migliorare le abitudini di guida.
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L’impegno di 3M nello sviluppo di soluzioni tecnologiche
Per poter rispondere a queste esigenze, 3M sviluppa sempre nuove soluzioni tecnologiche in grado di valorizzare al massimo le potenzialità della scienza.
“Lo scenario attuale mostra quanto gli italiani guardino con fiducia alla scienza e alla tecnologia per contrastare i cambiamenti climatici. Noi e la comunità scientifica abbiamo il dovere di continuare ad alimentare questa fiducia, continuando a sviluppare nuove soluzioni e innovazioni capaci di fronteggiare le sfide più difficili a livello globale”
ha dichiarato Maurizio Asti, Managing Director 3M in Italia e Sud Est Europa.
3M traduce la scienza in soluzioni presenti nella quotidianità: sfruttando 51 piattaforme tecnologiche, 3M è presente in tante aree di eccellenza, come per esempio salute, automotive, trasporti, elettronica, energia, industria, sicurezza.
L’impegno di 3M a favore del progresso della società è in costante evoluzione. In qualità di sostenitrice RE100 (l’iniziativa globale di energia rinnovabile) l’azienda si è posta infatti tra i suoi obiettivi il passaggio ad un’attività globale che impieghi il 100% di elettricità rinnovabile entro il 2050. Ma anche: un investimento di 1 miliardo di dollari per accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra del 50% entro il 2030; il traguardo della neutralità carbonica entro il 2050; la riduzione dell’uso di acqua del 25% entro il 2030 e della plastica vergine di origine fossile di 125 milioni di libbre entro il 2025.
Paola Greco
