Il founder di Rete Clima ci spiega come anche le aziende siano chiamate a svolgere un importante percorso all'interno del mondo della sostenibilità, per decarbonizzarsi e combattere la crisi climatica
La dimensione della crisi climatica è tale che le istituzioni da sole non sono in grado di risolverla. Da qui il ruolo delle imprese sempre più importante nella transizione verso un’economia sostenibile: si tratta di un percorso complesso che richiede profondi cambiamenti non solo nella gestione di processi e prodotti, ma anche nella modalità di stringere alleanze con associazioni e istituzioni. Ne abbiamo parlato con il dottor Paolo Viganò, fondatore dell’Ente no profit Rete Clima, che abbiamo avuto il piacere di incontrare alla 10° edizione del “Salone della CSR e dell’innovazione sociale” a Milano.
Il lavoro di Rete Clima per lo sviluppo sostenibile
Rete Clima è una impresa sociale che accompagna le aziende in percorsi di sostenibilità e di decarbonizzazione, per integrare la gestione del “climate change” nel modello di business aziendale. Promuove la sostenibilità nelle Organizzazioni e sul territorio locale, supporta e coinvolge le aziende, i cittadini e le P.A. in azioni orientate allo sviluppo sostenibile, con una particolare sensibilità verso il riscaldamento climatico. Un sostegno concreto per aiutare i propri interlocutori a sviluppare progetti di economia circolare.
Dalla compensazione alla forestazione urbana
In particolare, Rete Clima sviluppa progetti di compensazione dell’emissione di anidride carbonica e di nuova forestazione urbana per rinaturalizzare il territorio e contrastare il cambiamento climatico globale, coinvolgendo concretamente anche gli stakeholder delle Organizzazioni dentro le attività forestali e di sostenibilità aziendale.
L’autunno 2022, in particolare, ha visto Rete Clima impegnata su più fronti: dal primo ottobre a fine novembre, infatti, sono state ben 20 le forestazioni effettuate su suolo nazionale e 4 le riforestazioni, con il coinvolgimento di circa 30 aziende.
Tra questi, “Bosco Ferrari”, per esempio, è il progetto portato avanti con Ferrari che prevede 30 ettari di nuova forestazione in provincia di Modena; o ancora: le riforestazioni al Parco delle Madonie e al Parco del Vesuvio per Conad, entrambe promosse in zone devastate da incendi.
La campagna Foresta Italia
Iniziative, questa, che fanno parte della Campagna nazionale Foresta Italia, che prevede la piantagione e la cura post-impianto per tre anni di alberi sul territorio italiano; queste attività di rinaturalizzazione territoriale generano molti benefici ambientali e sociali, migliorando la salute e la sensibilità delle persone coinvolte. L’iniziativa prevede la piantagione di piante autoctone, coltivate nei vivai locali e certificate, accompagnate da passaporto fitosanitario che ne garantisce il controllo, la tracciabilità e l’assenza di malattie, la cui diffusione potrebbe causare gravi danni economici e ambientali.
La Campagna Foresta Italia, promossa da Rete Clima in partnership con Coldiretti e PEFC Italia, ha ricevuto il patrocinio morale del MiTE (Ministero della Transizione Ecologica) e del Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) per il suo alto valore ambientale.
Intervista: Paola Greco
Riprese: Fabio Restelli